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MGO: il Monitoraggio Grandi Opere

Il Monitoraggio finanziario delle Grandi Opere, MGO, di cui all’articolo 39 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 del “Codice degli Appalti”, è una forma di controllo dei flussi finanziari più stringente della “tracciabilità” prevista, in linea generale per le opere pubbliche, dalla legge n. 136/2010 e ss.mm.ii. e mira ad evitare infiltrazioni mafiose o, comunque, della criminalità organizzata nella realizzazione dell’infrastruttura considerata, consentendo di seguire, in via automatica, tutti i movimenti finanziari che intercorrono fra le imprese tramite l’utilizzo del  Codice Unico di Progetto (CUP), che – ai sensi della legge n. 3/2003 – deve contrassegnare ogni progetto di investimento pubblico.

Al Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri – DIPE, in base alla Delibera CIPE n. 15 del 2015, viene affidato il ruolo di gestione e manutenzione della banca dati, con l’impegno di mettere a disposizione le informazioni contenute in detta banca dati, configurata come sito web ad accesso riservato, al Ministero dell’Interno – CCASIIP, alla Direzione investigativa antimafia e — per quanto di competenza —  ai gruppi Interforze costituiti ai sensi del decreto ministeriale 14 marzo 2003, alle stazioni appaltanti, ai contraenti generali o ai concessionari.

Qualunque pubblicazione, cartacea o informatica, faccia riferimento alla collaborazione con il DIPE di soggetti terzi è da considerarsi inattendibile. Il DIPE non ha inoltre validato alcun sistema concepito da altri enti o imprese con la finalità di supportare gli attori del sistema MGO.

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