Le decisioni del CIPESS
Nell’ambito delle attività a tutela della salute, il CIPESS, nel corso del 2023 ha adottato n. 8 delibere.
Con delibera n. 4 dell’8 febbraio 2023 (pubblicata in G.U., serie generale, n. 68 del 21.3.2023), il CIPESS ha approvato il riparto delle disponibilità finanziarie del Servizio sanitario nazionale per l’anno 2022 (FSN 2022). Con tale delibera si è proceduto alla ripartizione di 125,21 miliardi di euro, così destinati: 1) 119,72 miliardi di euro per il finanziamento indistinto dei livelli essenziali di assistenza (LEA); 2) 3.9 miliardi di euro sono stati vincolati in favore delle regioni e delle province autonome per specifiche finalità, di cui la più rilevante riguarda la somma di 1,5 miliardi di euro per l’attuazione di specifici obiettivi individuati nel Piano sanitario nazionale; somma quest’ultima ripartita su base regionale con la successiva delibera CIPESS n. 5 del 2023 3) 60 milioni di euro circa sono stati finalizzati e già ripartiti alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano per il finanziamento degli interventi urgenti, adottati per far fronte all’emergenza sanitaria Covid-19; 4) 974, 3 milioni di euro per il finanziamento delle attività ed oneri degli Istituti zooprofilattici sperimentali e di altri enti; 5) 504 milioni di euro circa sono stati accantonati per la ripartizione delle quote premiali per l’anno 2022. Occorre segnalare, inoltre, che la delibera recepisce l’introduzione nell’ordinamento giuridico della norma che individua, per l’anno 2022, la quota premiale nella misura dello 0,40 per cento del fabbisogno sanitario nazionale standard per il medesimo anno, anziché lo 0,25 per cento.
Rispetto al 2021, il FSN è stato incrementato di circa 3,9 miliardi di euro (+3%). Il maggiore stanziamento rispetto al 2021 ha consentito, tra l’altro, di individuare risorse per la copertura dei maggiori costi connessi all’incremento dei costi di approvvigionamento delle fonti energetiche e per l’emergenza COVID (2,6 Mld), per le campagne vaccinali (200 Mln), per l’incremento del fondo per i farmaci innovativi (100 Mln), per l’indennità accessoria di pronto soccorso (90 Mln), per l’assunzione di personale per l’assistenza territoriale (91 Mln) e per i contratti di formazione specialistica dei medici (194 Mln) – ma anche per il recupero delle liste di attesa (500 Mln), per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) (200 Mln) nonché per il bonus psicologo (25 Mln)
Con delibera n. 5 dell’8 febbraio 2023 (pubblicata in G.U., serie generale, n. 75 del 29.3.2023), il CIPESS ha approvato il riparto tra le regioni delle risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2022. Per l’anno 2022, le linee progettuali connesse a tali obiettivi hanno riguardato la multicronicità, la non autosufficienza, le tecnologie in ambito sanitario, la prevenzione in ambito sanitario e le cure palliative. Con tale delibera si è proceduto al riparto di 1,5 miliardi di euro così distribuiti: 1) euro 819,5 milioni circa sono stati assegnati alle regioni a statuto ordinario ed alla Regione Siciliana 2) euro 680, 5 milioni circa sono stati destinati e/o accantonati per diverse finalità, tra le quali rientrano i 336 milioni di euro per il finanziamento del Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto di medicinali innovativi, nonché i 25,3 milioni di euro, accantonati, ai sensi dell’art. 1, commi 406 bis e 406 ter, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, per la sperimentazione della remunerazione di nuovi servizi erogati dalle farmacie nell’ambito del Servizio sanitario nazionale previsti dall’art. 1 del decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153.
Con delibera n. 19 del 20 luglio 2023 (pubblicata in G.U., serie generale n. 198 del 25.8.2023) il CIPESS ha approvato, a valere sulle risorse del FSN 2022, il riparto, tra le regioni a statuto ordinario e la Regione Siciliana, della somma di 25,3 milioni di euro destinata alla sperimentazione per la remunerazione delle prestazioni e delle funzioni assistenziali previste dall’articolo 1 del decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153, erogate dalle farmacie con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale. Tale finanziamento trova copertura nella somma a tale scopo accantonata dalla sopra citata delibera CIPESS n. 5 dell’8 febbraio 2023.
Con delibera n. 28 del 18 ottobre 2023 (pubblicata in G.U., serie generale, n. 275 del 24.11.2023) il CIPESS ha approvato, per l’anno 2022 ed a valere sul FSN 2022, il riparto, tra le regioni a statuto ordinario e la Regione Siciliana, del contributo di 20 milioni di euro per le attività svolte dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCSS) in favore di cittadini residenti in regioni diverse da quelle di appartenenza ai sensi dell’ articolo 1, comma 496, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
Con la delibera n. 29 del 18 ottobre 2023 (pubblicata in G.U., serie generale n. 275 del 24.11.2023) il CIPESS ha approvato, per l’anno 2022 ed a valere sul FSN 2022, il riparto di 4 milioni di euro, tra le regioni a statuto ordinario e la Regione Siciliana, per l’esenzione delle percentuali di sconto per le farmacie con fatturato annuo inferiore a 150.000 euro, in attuazione dell’articolo 1, commi 551 e 552, della legge n. 145 del 2018. Tale somma era già stata accantonata, a tale scopo, con la precedente citata delibera CIPESS n. 5 del 2023 per supportare le farmacie il cui fatturato annuo, escluso l’Iva e in regime di Servizio sanitario nazionale, non supera i 150mila euro annui.
Con delibera n. 33 del 30 novembre 2023 (pubblicata in G.U., serie generale n. 9 del 12.1.2024) il CIPESS ha approvato il riparto, tra le regioni e le province autonome, delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale per l’anno 2023 (FSN 2023) ammontanti a complessivi 128.005,20 milioni di euro, già al netto della somma pari a 864 milioni di euro da destinare al Fondo per il concorso al rimborso alle regioni delle spese sostenute per l’acquisto di farmaci innovativi. Le componenti più rilevanti del riparto hanno riguardato le seguenti: a) 123.810,15 milioni di euro ripartiti ed assegnati per il finanziamento indistinto dei livelli essenziali di assistenza (lea), comprensivi tra l’altro delle spese riguardanti la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo, del finanziamento per i maggiori oneri a carico del Servizio sanitario nazionale conseguenti alla regolarizzazione dei cittadini extracomunitari, del concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto di vaccini, dei maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche e del finanziamento per la copertura del minor gettito derivante dalla soppressione del cosiddetto superticket; b) 2.227,71 milioni di euro vincolati per progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Piano sanitario nazionale (1,5 miliardi di euro oggetto di separato riparto) e altre attività quali, tra le altre, l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari al fine di garantire livelli adeguati di tutela della salute in conseguenza della emergenza sanitaria da COVID-19, il finanziamento delle prestazioni erogate dagli IRCCS, il finanziamento degli oneri derivanti dal completamento del processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), il finanziamento della medicina penitenziaria, il finanziamento delle borse di studio in medicina generale; c) 224,541 milioni di euro finalizzati e già ripartiti alle regioni e province autonome di cui 150,1 milioni di euro ripartiti con decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze in data 23 dicembre 2022 e destinati al finanziamento del nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza sanitaria territoriale; d) 1.098, 45 milioni di euro in gran parte destinati alle università per la remunerazione dei medici in formazione specialistica nonché al finanziamento di altri Enti del servizio sanitario nazionale (es. istituti zooprofilattici sperimentali IZS, CRI, Centro nazionale trapianti; e) 644,346 milioni di euro accantonati per il finanziamento di sistemi premiali per le regioni nella misura dello 0,50 per cento del finanziamento complessivo per l’anno 2023.
Con decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze adottato in data 30 dicembre 2022 si è operata, a decorrere dall’anno 2023, una revisione complessiva dei criteri di riparto, in attuazione dei contenuti dell’articolo 27, comma 7, secondo periodo, del decreto legislativo n. 68 del 2011. In particolare: a) il 98,5 per cento delle risorse disponibili vengono ripartite sulla base dei criteri della popolazione residente e della frequenza dei consumi sanitari per età; b) lo 0,75 per cento in base al tasso di mortalità della popolazione con età inferiore a 75 anni; c) lo 0,75 per cento in base al dato complessivo risultante dagli indicatori utilizzati per definire particolari situazioni territoriali che impattano sui bisogni sanitari (es. incidenza della povertà relativa individuale, livello di bassa scolarizzazione, tasso di disoccupazione della popolazione).
Si tratta, dunque, della prima applicazione del cd. criterio della deprivazione sociale ad un atto di riparto della quota indistinta del Fondo Sanitario nazionale.
Con delibera n. 34 del 30 novembre 2023 (pubblicata in G.U., serie generale n. 9 del 12.1.2024), recante “Fondo sanitario nazionale 2023. Assegnazione alle regioni delle risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale”, il CIPESS ha approvato il riparto per un ammontare complessivo di risorse, pari a complessivi 1.5 miliardi di euro, già inclusi e previsti nell’ambito della citata delibera CIPESS n. 33 del 30 novembre 2023 relativa al riparto delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale per l’anno 2023. Una quota di tale importo, pari a 794,18 milioni di euro, è stata ripartita ed assegnata alle Regioni a statuto ordinario e alla Regione Siciliana per il finanziamento di specifici progetti volti al perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2023, come descritti in precedenza.
La restante quota, pari a 705,82 milioni di euro, è stata destinata e/o accantonata per il finanziamento di specifici programmi e finalità previste dalla normativa vigente. Tra i più rilevanti per importo si citano, a titolo esemplificativo, 336 milioni di euro per il finanziamento del Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto di medicinali innovativi e 150 milioni di euro destinati al finanziamento di una remunerazione aggiuntiva in favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale.
Con delibera n. 35 del 30 novembre 2023 (pubblicata in G.U., serie generale n. 10 del 13.1.2024), recante “Fondo Sanitario Nazionale 2023: riparto tra le regioni delle risorse destinate al finanziamento del “Piano nazionale malattie rare 2023-2026”, il CIPESS ha provveduto, limitatamente all’annualità 2023, a ripartire ed assegnare alle Regioni a statuto ordinario e alla Regione Siciliana la somma di 25 milioni di euro, destinata al finanziamento degli interventi previsti dal “Piano nazionale malattie rare (PNMR) 2023-2026” e dal documento per il “Riordino della rete nazionale delle malattie rare”. Detta somma trova copertura nelle risorse a tale scopo accantonate dalla delibera CIPESS n. 34 del 30 novembre 2023, concernente il riparto degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l’anno 2023. L’ulteriore stanziamento di pari importo relativo al 2024 sarà oggetto di riparto successivamente alla sottoposizione al Comitato del FSN 2024. Le Regioni dovranno recepire formalmente il PNMR e il documento di Riordino della rete nazionale delle malattie rare ed entro il 31 gennaio 2024, inoltre, dovranno individuare i centri di eccellenza, di riferimento e di coordinamento sul territorio per le malattie rare, di cui dovranno certificare le relative attività svolte in una specifica relazione riassuntiva, da presentare entro il 31 gennaio 2025.
Il Tavolo interistituzionale in materia di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico
L’articolo 20, comma 1, della legge 11 marzo 1988, n. 67 ha previsto l'esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico al fine di rispondere in maniera sempre più efficace alle necessità di salute della comunità e alle aspettative di operatori e utenti del servizio sanitario nazionale.
Il programma pluriennale ex art. 20 della legge n. 67/1988, articolato in più fasi, ha autorizzato, nel tempo, un investimento che con diversi atti normativi, è stato elevato a complessivi 34 miliardi di euro, suddiviso per linee di finanziamento. Di questi, al 31 dicembre 2022, 24,3 miliardi risultavano destinati ad essere utilizzati mediante accordi di programma (di seguito AdP) tra Ministero della salute, Ministero dell’economia e delle finanze, regioni e province autonome.
A seguito delle osservazioni della Corte dei conti e dell’informativa del Ministro della salute del 14 aprile 2022 resa in merito allo stato di avanzamento del Programma, il CIPESS ha istituito il Tavolo tecnico interistituzionale in materia di edilizia sanitaria, riqualificazione ed ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.
Il Tavolo, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-DiPE, è composto da Ministero della Salute, Ministero dell’economia e delle finanze, AGENAS, Dipartimento per le politiche di coesione, Dipartimento per gli affari regionali, Dipartimento per la trasformazione digitale, dalla Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome e da Cassa depositi e prestiti ed ha dato avvio alle attività il 22 giugno 2022.
All’avvio delle attività il tavolo ha svolto un ciclo di audizioni che ha coinvolto tutte le Regioni e le Province autonome con il fine di effettuare una ricognizione delle problematiche presenti sull’attuazione degli investimenti ed individuare possibili soluzioni percorribili.
Parallelamente alle attività del Tavolo, nel mese di febbraio 2023, la 10ª Commissione permanente del Senato - Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza Sociali ha avviato l’Indagine conoscitiva sulla ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, nel quadro della Missione 6 del PNRR, finalizzata ad approfondire lo stato di attuazione del piano pluriennale di interventi di cui alla legge n. 67 del 1988, individuando eventualmente anche possibili modifiche alla disciplina vigente. A conclusione del ciclo di audizioni effettuate dalla 10ª Commissione, che ha coinvolto Ministero della Salute, MEF-RGS, Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, Corte dei conti e diverse altre istituzioni ed enti. In tale contesto, il 28 giugno 2023 si è svolta anche l’audizione del Coordinamento del Tavolo.
L’indagine conoscitiva si è poi conclusa il 15 febbraio 2024 con l’approvazione all’unanimità del documento conclusivo da parte della Commissione.
Il 20 settembre 2023 si è svolta, altresì, l’audizione del Coordinamento del Tavolo presso la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Ad esito degli approfondimenti effettuati e tenendo nella più ampia considerazione le sollecitazioni ricevute sia in sede di audizione presso la 10ª Commissione permanente del Senato della Repubblica, sia presso la Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, è stato presentato da parte del Tavolo un documento con le prime proposte derivanti dagli approfondimenti condotti dai gruppi di lavoro, nonché con i primi risultati conseguiti, quali:
- l’estensione, a partire dalla fine del mese di luglio 2023, della possibilità di accedere al Fondo rotativo per la progettualità (FRP) di Cassa Depositi e Prestiti anche ad alcuni enti pubblici non territoriali tra cui le ASL e le Aziende ospedaliere;
- la previsione dell’aggiornamento di modalità e procedure per l’attivazione dei programmi di investimento ex articolo 20, recepita e declinata, poi, con l’articolo 1, comma 281, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”.