Il Comitato interministeriale per la transizione ecologia (CITE), è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge cosiddetto “decreto riordino ministeri” (decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri” convertito, con modificazioni, dalla legge dalla legge 22 aprile 2021, n. 55) che ha introdotto l’articolo 57 bis al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia ambientale.
Il Comitato, così come riferisce il Ministro della Transizione ecologica, durante l’audizione sulle linee programmatiche del suddetto Ministero, tenutasi congiuntamente presso le commissioni riunite di Camera dei deputati e Senato della Repubblica, in data 16 marzo 2021, nasce dall’esigenza di “fornire una prima definizione della governance della transizione ecologica, con il compito di coordinare le politiche nazionali per tale transizione e la relativa programmazione”.
Il CITE è presieduto, ai sensi del comma 2 dell’articolo 4 del citato decreto-legge, dal Presidente del Consiglio dei ministri o, in sua vece, dal Ministro della transizione ecologica, ed è composto dai Ministri dell’economia e delle finanze, dello sviluppo economico, della transizione ecologica, delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del lavoro e delle politiche sociali e delle politiche agricole alimentari e forestali. Partecipano, altresì, gli altri Ministri o i loro delegati aventi competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e dei temi posti all’ordine del giorno.
Il CITE approva, (commi 3 e 4 dell’ articolo 4 del decreto-legge citato) il Piano per la transizione ecologica, con il quale individua le azioni, le misure, le fonti di finanziamento, il relativo cronoprogramma, nonché le Amministrazioni competenti all’attuazione delle singole misure in materia di riduzione delle emissioni di gas climalteranti, mobilità sostenibile, contrasto del dissesto idrogeologico e del consumo del suolo, risorse idriche e relative infrastrutture, qualità dell’aria ed economia circolare. Il CITE approva, inoltre, le proposte per la rimodulazione dei sussidi ambientalmente dannosi, redatto dall’apposito Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e favorevoli.
L’ attuazione di tale Piano viene monitorato e aggiornato dal CITE, in funzione degli obiettivi conseguiti e delle priorita’ indicate anche in sede europea, ai sensi del comma 6 dell’articolo 4 del citato decreto-legge.
Inoltre è stato istituito il Comitato tecnico di supporto del CITE, (previsto dal comma 7 dell’articolo 4 del citato decreto-legge) composto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri e da un rappresentante per ciascuno dei Ministeri che compongono il CITE medesimo. E’ previsto, ai sensi del comma 8 dell’articolo 4 del citato decreto-legge, l’adozione di un Regolamento interno del CITE che ne disciplina il funzionamento.
Il Comitato si è insediato il 28 maggio 2021.
Il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) ha il compito di assicurare al CITE il supporto tecnico ed organizzativo.
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