Pareri NARS ex art. 175, co. 3, d.lgs. n. 36/2023

La norma e i presupposti della sua applicabilità

L’art. 175, co. 3, del d.lgs. n. 36/2023, recante “Programmazione, valutazione preliminare, controllo e monitoraggio”, prevede che gli enti concedenti interessati a sviluppare i progetti in PPP di interesse statale o finanziati con contributo a carico dello Stato, per i quali non sia prevista l’espressione del CIPESS e il cui ammontare dei lavori o dei servizi sia di importo pari o superiore a 50 milioni di euro, richiedano un parere preventivo, non vincolante, al Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità (NARS), inviando contestualmente la documentazione anche al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

Il suddetto parere deve essere chiesto prima della pubblicazione del bando di gara in caso di procedimento a iniziativa pubblica (disciplinato dagli artt. 182 e ss. del d.lgs. n. 36/2023) ovvero prima dell’approvazione del progetto oggetto della proposta privata (disciplinata dall’art. 193 del d.lgs. n. 36/2023).

Il NARS, previa acquisizione delle valutazioni del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato che devono essere espresse entro 25 giorni dalla richiesta di parere dell’Ente Concedente, si pronuncia entro i successivi 20 giorni.

Qualora l'ente concedente intenda discostarsi dal parere reso, è tenuto a darne adeguata motivazione, dando conto delle ragioni della decisione e indicando, in particolare, la modalità di contabilizzazione adottata. Il Presidente del Consiglio dei ministri, dopo la valutazione preliminare, può sottoporre lo schema di contratto ai pareri del Consiglio superiore dei lavori pubblici e del Consiglio di Stato, anche per la valutazione di profili diversi da quello della convenienza.

Come presentare la richiesta di parere

La richiesta di parere deve essere sottoscritta da un organo competente dell’Ente concedente, specificando il motivo della richiesta, con l’indicazione di almeno un referente e i relativi contatti, e deve essere indirizzata a:

  • Nucleo di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità (NARS) - Presidenza del Consiglio dei Ministri
    all’indirizzo PEC: dipe.cipe@pec.governo.it

La richiesta deve dar conto della sussistenza dei presupposti per l’applicabilità della norma, dando evidenza:

  • della riconducibilità dell’operazione di PPP al libro IV del d.lgs. n. 36 del 2023 (art. 174 e seg.);
  • dell’ammontare dei lavori o dei servizi, che deve essere di importo superiore a 50 milioni di euro;
  • che il progetto sia di interesse statale oppure sia finanziato con contribuzione a carico dello Stato.

Inoltre, la richiesta deve essere corredata dai seguenti documenti:

  • progetto di fattibilità tecnico-economica;
  • bozza di convenzione;
  • piano economico-finanziario (PEF), anche in formato excel editabile con visibilità delle formule. In caso di procedura di affidamento in finanza di progetto, ex art. 193 del d.lgs. 36/2023, il PEF deve essere asseverato come previsto dalla legislazione vigente;
  • relazione illustrativa al PEF;
  • matrice dei rischi;
  • specificazione delle caratteristiche del servizio e della relativa gestione;
  • ogni ulteriore documentazione ritenuta utile alla formulazione di un parere.

Laddove sussistano, contemporaneamente, i presupposti per la richiesta del parere obbligatorio ex art. 175, co. 3, del d.lgs. 36/2023 e per la richiesta del parere obbligatorio ex art. 18-bis, c.3, D.L. 36/2022, il parere dovrà essere richiesto ai sensi di tale ultima disciplina che ha carattere speciale.