FSC 2014-2020: Riferimenti normativi
- La dotazione iniziale del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per il ciclo di programmazione 2014-2020, pari a complessivi 54.810 milioni di euro, è individuata dall’ articolo 1, comma 6, della legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147) che ne ha anche disposto l’iscrizione in bilancio dell’80 per cento (43.848 milioni di euro), secondo la seguente articolazione annuale: 50 milioni per l’anno 2014, 500 milioni per l’anno 2015 , 1.000 milioni per l’anno 2016; per gli anni successivi la determinazione della quota è demandata alle successive leggi di stabilità e di bilancio, che stabilisce la manovra triennale di finanza pubblica, di cui all’ articolo 11 della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Lo stesso comma 6 dell’articolo 1 ha previsto che le risorse del FSC siano destinati a interventi esclusivamente per lo sviluppo e interventi anche di natura ambientale. La chiave adottata per il riparto delle risorse prevede di assegnarne l’80 per cento alle aree del Mezzogiorno e il 20 per cento a quelle del Centro-Nord.
- La legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n.190) , nel riconfermare la chiave di riparto territoriale delle risorse sopra indicata, ha ridefinito la cornice di programmazione delle risorse FSC 2014-2020, introducendo nuovi elementi di riferimento strategico, di governance e di procedura. In particolare, ha previsto al comma 703 dell’articolo 1, l’impiego della dotazione finanziaria del FSC attraverso Piani operativi rispondenti ad aree tematiche nazionali definiti da una apposita Cabina di regia composta da rappresentanti delle Amministrazioni centrali, regionali e delle Province autonome di Trento e di Bolzano. La borsa per aree tematiche nazionali e la successiva approvazione dei singoli piani operativi è attribuita alla competenza del CIPE che, in attesa dell’individuazione delle aree tematiche e dell’adozione dei piani operativi, può approvare Piani stralcio per la realizzazione di interventi ad immediato avvio avvio dei lavori, destinati a confluire nei piani operativi, in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono.
- Il DPCM del 25 febbraio 2016 ha istituito la Cabina di regia, composta dall’Autorità politica per la coesione (che la presiede), dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzioni di Segretario del CIPE, dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dal Ministro delegato per l’attuazione del programma di Governo, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da un Presidente di Città metropolitana designato dall’ANCI, da tre Presidenti di Regione designati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ( incluso il Presidente della stessa Conferenza), di cui due rappresentanti delle Regioni “meno sviluppato e in transizione” e un rappresentante delle Regioni “più sviluppato”.
- La Cabina di Regia così costituita ha definito le aree tematiche ei rispettivi obiettivi strategici e, su corrispondente proposta dell’Autorità politica per la crescita, il CIPE, con la propria delibera n. 25/2016 , ha ripartito le risorse FSC 2014-2020 disponibili tra le aree tematiche individuate. La delibera tiene conto di tutte le assegnazioni disposte in via legislativa a valere sul FSC 2014-2020 e delle allocazioni già deliberate dal CIPE in favor di Piani stralcio o in applicazione di norme di legge, ai sensi del richiamato comma 703 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2015.
- La delibera n. 25/2016 ha individuato inoltre i principi/criteri di funzionamento e utilizzo delle risorse FSC ripartite per aree tematiche.
- La legge 11 dicembre 2016 n. 232 (Legge di Bilancio 2017) ha stanziato la quota del 20% (10.962 milioni di euro) inizialmente non iscritta in bilancio completando, così, la dotazione di risorse FSC 2014-2020 autorizzata dalla legge di stabilità per il 2014.
- La legge 27 dicembre 2017, n. 205 , recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 ed il bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, ha integrato la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la ulteriore di 5.000 milioni di euro. Con tale finanziamento, la dotazione del Fondo raggiunge i 59.810 milioni di euro.
- Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020 è stato rifinanziato dalla legge n. 145 del 30 dicembre 2018 , recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 ed il bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. L’importo totale del rifinanziamento è pari a 4.000 milioni di euro suddivisi in 5 anni (800 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023). Con conto ulteriore somma, la dotazione complessiva del FSC per il periodo di programmazione 2014-2020 vendita a 63.810 milioni di euro.
- Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020 è stato da ultimo ulteriormente rifinanziato dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019 , recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022. L’importo totale del rifinanziamento è pari a 5.000 milioni di euro distribuiti su 5 anni (dal 2021 al 2025). Con conto ulteriore somma, la dotazione complessiva del FSC per il periodo di programmazione 2014-2020 vendita a 68.810 milioni di euro.
FSC 2014-2020: Elenco delibere CIPE/CIPESS
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La delibera CIPESS n. 48 del 2022 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, la ricognizione degli interventi rientranti nell’ambito di applicazione dell’articolo 56, comma 3, del decreto legge n. 50 del 2022, individuando:
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gli interventi infrastrutturali, privi al 30 giugno 2022 dell’obbligazione giuridicamente vincolante (OGV) di cui al punto 2.3 della delibera CIPESS n. 26 del 2018, aventi valore finanziario superiore a 200 milioni di euro, corredati dei relativi obiettivi iniziali, intermedi e finali;
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gli interventi infrastrutturali, privi al 30 giugno 2022 dell’OGV di cui al punto 2.3 della delibera CIPESS n. 26 del 2018, aventi valore finanziario superiore a 25 milioni di euro e inferiore a 200 milioni di euro, corredati dei relativi obiettivi iniziali, intermedi e finali;
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gli interventi privi di OGV sottoposti a commissariamento governativo;
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gli interventi infrastrutturali privi di OGV inclusi nei Contratti istituzionali di sviluppo.
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Per ciascun intervento di quelli di cui ai punti 1. e 2. sono indicati gli obiettivi iniziali, intermedi e finali.
Ai sensi della normativa sopra citata, risulteranno quindi definanziati gli interventi diversi da quelli di cui sopra per i quali non intervengano:
- proposta di aggiudicazione entro il 31 dicembre 2022, ai sensi dell’articolo 44, comma 7, lett. b) del decreto-legge n. 34 del 2019;
- stipula del contratto entro il 30 giugno 2023 ai sensi dell’articolo 44, comma 7-bis del decreto legge n. 34/2019.
Inoltre, la delibera prevede che, fermo restando quanto previsto dall’articolo 56, comma 2, secondo periodo, del citato decreto-legge n. 50 del 2022, secondo il quale “con una o più delibere da adottare entro novanta giorni dalla scadenza del termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, di cui all’articolo 44, commi 7, lettera b), e 7-bis del predetto decreto-legge n. 34 del 2019 il CIPESS accerta il valore degli interventi definanziati e provvede all’imputazione dell’eventuale fabbisogno residuo a valere sulle risorse disponibili della programmazione 2014-2020, con le richiamate delibere è altresì disposto:
- il consolidamento degli interventi presenti nelle tavole allegate alla delibera, a seguito dell’obbligatorio allineamento, da concludersi entro il 30 giugno 2023, dei dati di monitoraggio contenuti nella Banca dati unitaria (BDU) del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle finanze con le informazioni fornite dalle Amministrazioni;
- l’integrazione degli obiettivi riferiti agli interventi aventi valore finanziario complessivo superiore a 25 milioni di euro, di cui agli Allegati A1 e A2 della delibera;
- la determinazione dei cronoprogrammi procedurali e finanziari degli interventi inseriti nei CIS e a titolarità dei Commissari, di cui agli Allegati B e C;
- l’eventuale aggiornamento delle tavole degli interventi sulla base dei dati di monitoraggio risultanti dalla Banca dati unitaria (BDU).
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La delibera CIPESS n. 47/2022 approva il trasferimento di risorse pari a 200 milioni di euro – finalizzate all’istituzione del Fondo Nazionale per il reddito energetico in conseguenza della riorganizzazione dei Ministeri disposta dall’art. 10 del D.L. n.22/2021 – dal Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, approvata con la delibera CIPESS n. 46/2022, al Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, la cui dotazione finanziaria è incrementata da euro 3.547.203.024,60 a euro 3.747.203.024,60.
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La delibera CIPESS n. 46/2022 approva la riduzione di risorse, per complessivi 200 milioni di euro, della dotazione finanziaria del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che viene ridotta da 5.926,18 milioni di euro a 5.726,18 milioni di euro. Detta riduzione comporta nello specifico il trasferimento di 200 milioni di euro relativi al “Fondo nazionale reddito energetico” al Piano di sviluppo e coesione del MASE (ex MiTE), a sua volta approvato con la delibera CIPESS n. 47/2022 in conseguenza della riorganizzazione dei Ministeri disposta dall’art. 10 del D.L. n.22/2021.
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La delibera CIPESS n. 45/2022 riprogramma il Piano di sviluppo e coesione del Ministero della cultura (MIC), la cui dotazione finanziaria complessiva viene ridotta da 1.690,57 milioni di euro a 1.590,57 milioni di euro. Tale riduzione è operata in applicazione dell’articolo 178, comma 3, del decreto-legge n. 34 del 2020, che prevedeva apposita delibera CIPESS che disponesse la riduzione del suddetto Piano per il finanziamento pari a un importo di 100 milioni di euro del Fondo per il Turismo.
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La delibera CIPESS n. 32/2022 ha disposto l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di circa 1 milione di euro per il finanziamento, nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Dalla Terra dei fuochi al giardino d’Europa”, dell’intervento “Progetto di Videosorveglianza” del comune di Caivano.
- La delibera CIPESS n. 31/2022 ha disposto l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di circa 184 milioni di euro per il finanziamento del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”. L’assegnazione è destinata alla copertura finanziaria di 37 interventi, a priorità alta e meritevoli di immediato finanziamento
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La delibera CIPESS n. 30/2022 ha disposto l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di circa 227 milioni di euro per il finanziamento del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Calabria – Svelare Bellezza”. L’assegnazione è destinata alla copertura finanziaria di 110 interventi, a priorità alta e meritevoli di immediato finanziamento.
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La delibera CIPESS n. 29/2022 ha disposto l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di circa 214 milioni di euro per il finanziamento del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Vesuvio-Pompei-Napoli”. L’assegnazione è destinata alla copertura finanziaria di 31 interventi, a priorità alta e meritevoli di immediato finanziamento, volti a rilanciare i territori.
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La delibera n. 9/2022 dispone che il Piano sviluppo e coesione del Ministero dello sviluppo economico sia ridotto per un valore complessivo di circa 1,2 miliardi di euro relativi al Piano Banda Ultra Larga. Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2021 ha destinato, infatti, il suddetto importo all’attuazione dei progetti in essere della linea di intervento M1C2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo”, linea di investimento 3 reti ultraveloci (banda-ultra larga e 5G) del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) attribuendone la titolarità alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. Il Piano sviluppo e coesione del Ministero dello sviluppo economico, conseguentemente, è passato da complessivi 7.138,68 milioni di euro a 5.926,18 milioni di euro a valere sul Fondo sviluppo e coesione di provenienza contabile 2014-2020.
- La delibera n. 87 del 2021 dispone la proroga – in coerenza con l’analoga scadenza prevista per gli interventi confluiti nei Piani sviluppo e coesione dall’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 – al 31 dicembre 2022 del termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti relativo agli interventi per la sicurezza urbana di Roma (riallocazione di sedi delle forze dell’ordine in immobili pubblici, messi a disposizione prevalentemente dal Comune di Roma) di cui alla delibera CIPE n. 101 del 2015.
- La delibera n. 86 del 2021 individua le modalità unitarie di trasferimento delle risorse confluite nel Piano di sviluppo e coesione ai sensi della delibera n. 2 del 2021, punto c), recante “Fondo sviluppo e coesione – Disposizioni quadro per il Piano Sviluppo e Coesione”, che stabilisce, ai sensi dell’articolo 44, comma 14, del decreto-legge n. 34 del 2019, la disciplina ordinamentale dei PSC, assicurando la fase transitoria dei cicli di programmazione 2000-2006 e 2007-2013 e armonizzando le regole vigenti in un quadro unitario.
Per ogni singolo PSC i trasferimenti sono distinti per “sezione ordinaria” e per “sezione speciale”, facendo riferimento agli importi complessivi assegnati, rispettivamente, alla sezione ordinaria o alla sezione speciale.
Per i progetti finanziati con risorse FSC 2014-2020, resta ferma l’applicabilità dell’articolo 97 del decreto-legge n. 18 del 2020 al verificarsi delle condizioni ivi previste e con esclusivo riferimento agli interventi che, all’atto della delibera CIPESS di adozione del Piano sviluppo e coesione di riferimento, in coerenza con quanto disposto dalla medesima norma, risultassero inclusi nei Patti per lo sviluppo o nei Piani operativi delle Amministrazioni centrali e non ancora assegnatari dell’anticipazione del 20 per cento prevista dalla medesima norma. -
La delibera n. 85 del 2021 ha disposto la rimodulazione delle risorse FSC 2014-2020 assegnate al Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) per l’area di Taranto attraverso il definanziamento dell’intervento “Acquario green di Taranto” di cui alla delibera n. 80 del 2020, per un valore complessivo di 40,58 milioni di euro, e la conseguente destinazione delle corrispondenti risorse in favore dei seguenti interventi inclusi nel medesimo CIS:
- «Progetto di recupero e valorizzazione turistico-culturale dell’Arsenale militare di Taranto» per 2,49 milioni di euro;
- due lotti funzionali del Programma « Green Belt Taranto» per 11,67 milioni di euro;
- nove interventi proposti dai Comuni di Crispiano (cinque), Massafra (due), Montemesola (uno) e Statte (uno), per complessivi 10 milioni di euro destinati alla riqualificazione di beni culturali, edilizia scolastica e potenziamento di impianti sportivi;
- «Messa in sicurezza del deposito ex Cemerad – Ripristino ambientale e riqualificazione dell’area» per 2,20 milioni di euro;
- finanziamento di 14,22 milioni di euro a favore del “Contratto di sviluppo per la industrializzazione dello yard ex Belleli”, che pertanto aumenta la dotazione finanziaria del Piano di sviluppo e coesione del Ministero dello sviluppo economico, approvato con delibera n. 9 del 2021, da 7.124,46 milioni di euro a 7.138,68 milioni di euro.
- La delibera n. 84 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Messina, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, per un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Messina si compone di 167,70 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata, nonché di 167,30 milioni di euro per interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale
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La delibera n. 83 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Catania, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, per un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Catania si compone di 70,40 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata, nonché di 264,60 milioni di euro di risorse per interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
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La delibera n. 82 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Palermo, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, per un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Palermo si compone di 288,10 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 46,90 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
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La delibera n. 81 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Reggio Calabria, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, per un valore complessivo di 136,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore complessivo di 136,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Reggio Calabria si compone di 90,10 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 45,90 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
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La delibera n. 80 del 2021 dispone nell’ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, in coerenza con l’analoga scadenza prevista, per gli interventi confluiti nei Piani sviluppo e coesione dall’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, la proroga al 31 dicembre 2022 del termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti relative agli interventi di cui alla delibera CIPE n. 73 del 2017. Contestualmente viene fissato il termine del 31 marzo 2022 per la sottoscrizione delle convenzioni tra il Capo del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri e i comuni che ricadono nelle regioni del Mezzogiorno, per gli interventi a valere su risorse FSC. I comuni sono tenuti a fornire il CUP degli interventi, laddove previsto dalla normativa vigente, antecedentemente alla sottoscrizione delle convenzioni.
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La delibera n. 79 del 2021, in applicazione dell’articolo 1, comma 178, della legge n. 178 del 2020 e nelle more della definizione dei Piani di sviluppo e coesione per il periodo di programmazione 2021-2027, dispone l’assegnazione in favore di Regioni e Province Autonome dell’importo complessivo di 2.606,81 milioni di euro, di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, di cui 45,01 milioni di euro nell’ambito delle attuali disponibilità FSC 2014-2020 e 2.561,80 milioni di euro nell’ambito delle disponibilità FSC 2021-2027 come di seguito indicato.
Annualità
2014 – 2020
2021 – 2027
Totale
2020 (residui)
45,01
–
45,01
2021
–
–
–
2022
–
1.000,00
1.000,00
2023
–
100,00
100,00
2024
–
800,00
800,00
2025
–
653,00
653,00
2026
–
8,80
8,80
2027
–
–
–
Totale
45,01
2.561,80
2.606,81
La quota parte dell’assegnazione costituita da risorse FSC 2014-2020 per le regioni Calabria e Sicilia è la seguente:
– Calabria 44,38 milioni di euro;
– Sicilia 0,63 milioni di euro.
Le risorse FSC 2014-2020 confluiranno nella specifica sezione speciale dei Piani di sviluppo e coesione (PSC) dei singoli enti assegnatari. Le risorse FSC 2021-2027, ai sensi dell’articolo 1, comma 178, lettera d), della legge n. 178 del 2020, confluiranno nei PSC 2021-2027 in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono.
- La delibera n. 65 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Cagliari, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, avente un valore complessivo di 171,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 171,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Cagliari si compone di 67,40 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 103,60 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera n. 64 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Bologna, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, avente un valore complessivo di 107,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore complessivo di 107,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Bologna si compone di 13,10 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 93,90 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera n. 63 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Firenze, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, avente un valore complessivo di 110,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore di 110,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Firenze si compone di 41,10 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 68,90 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera n. 62 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Bari, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, avente un valore complessivo di 233,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 110,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Bari si compone di 169,40 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 63,60 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera n. 61 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Venezia, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, avente un valore complessivo di 110 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 110,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Venezia si compone di 60,70 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 49,30 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera n. 60 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Genova, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, avente un valore complessivo di 110 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 110,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Genova si compone di 110 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 0,00 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera n. 51 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Napoli, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, avente un valore complessivo di 311 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 331,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Napoli si compone di 247,70 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 63,30 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera n. 50 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Milano, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, avente un valore complessivo di 110 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 110,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Reggio Calabria si compone di 94,50 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 15,50 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera CIPESS n. 59 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, la modifica del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero della cultura (già approvato con la delibera CIPESS n. 7 del 2021) a seguito del trasferimento delle risorse al PSC del Ministero del turismo, per un valore complessivo di 46,84 milioni di euro. Il PSC del Ministero della cultura è ridotto da complessivi 1.737,41 milioni di euro a 1.690,57 milioni di euro, di cui 76,01 di provenienza contabile FSC 2007-2013 e la restante parte di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 442,59 milioni di euro afferenti ad interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, nonché di 802,98 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La sezione ordinaria comprende inoltre risorse per Contratti Istituzionali di sviluppo per complessivi 440 milioni di euro e risorse derivanti da assegnazioni di legge per complessivi 5 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 58 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero del turismo, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 46,84 milioni di euro, di provenienza contabile FSC 2014-2020, afferenti ad interventi che, pur non rientrando tra quelli dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La dotazione finanziaria del PSC del Ministero del turismo deriva dal trasferimento delle risorse, per l’intero importo di 46,84 milioni di euro, dal PSC del Ministero della cultura che è stato corrispondentemente ridotto.
- La delibera CIPESS n. 49 del 2021 ha disposto, a valere sulle risorse FSC 2014-2020, l’assegnazione dell’importo complessivo di 576,618 milioni di euro, di cui 570,618 milioni di euro in favore delle regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Sardegna per il finanziamento di interventi connessi all’emergenza COVID-19 (come di seguito indicato), nonché l’assegnazione di 6,00 milioni di euro in favore della regione Puglia per il “Progetto di recupero aree a verde e relitti stradali in area urbana” nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Taranto.L’assegnazione alle Regioni è ripartita come di seguito indicato:
- Abruzzo 30,735 milioni di euro;
- Basilicata 34,734 milioni di euro;
- Campania 168,098 milioni di euro;
- Puglia 248,510 milioni di euro;
- Sardegna 94,541 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 47 del 2021 ha disposto l’assegnazione di 123,8 milioni di euro quale finanziamento integrativo del progetto “Ampliamento della Stazione Navale in Mar Grande”, a valere, per una quota di 55 milioni di euro, sulle risorse residue del FSC 2014-2020 e, per una quota di 68,8 milioni di euro, sulle risorse del FSC 2021-2027. L’opera è ricompresa nel Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’area di Taranto. Tale assegnazione è correlata a un intervento complessivo più ampio il cui costo è pari a 203 milioni di euro – una prima tranche di finanziamento pari a 79,2 milioni di euro, è stata assegnata con delibera CIPE n. 51 del 28 luglio 2020 – ed è finalizzata a dare copertura finanziaria agli interventi di consolidamento banchina darsena grande, dragaggio, realizzazione dei un nuovo molo, realizzazione di una nuova banchina a terra, prolungamento della galleria di servizi e di implementazione degli impianti, opere di urbanizzazione e sala operativa supporto. Il cronoprogramma delle attività prevede il completamento della progettazione entro il 2022, l’affidamento dei lavori nel 2023 e l’esecuzione degli stessi tra il 2024 e il 2028, con un fabbisogno finanziario a partire dal 2024.
- La delibera CIPESS n. 32 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Siciliana ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 , convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 7.018,93 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 3.840,51 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 952,81 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 2.225,61 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 5.653,13 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 1.365,80 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Siciliana si compone di 4.163,85 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 1.489,28 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per contrasto effetti COVID» pari a 941,98 milioni di euro e «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 423,82 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 31 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Lombardia ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 1.195,27 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 357,78 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 284,33 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 553,16 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 833,27 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 362 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Lombardia si compone di 814,51 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 18,76 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per contrasto effetti COVID» pari a 142,40 milioni di euro e «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 219,60 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 30 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Veneto ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 920,19 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 366,75 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 305,64 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 247,80 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 659,46 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 253,70 milioni di euro, cui si aggiungono 7,03 milioni di euro da programmare, tramite la finalizzazione a specifici interventi, in conseguenza all’intesa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 25 marzo 2021 (Atto rep. n. 25/CSR). In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Veneto si compone di 649,70 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 9,76 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 253,70 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 29 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Lazio ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 1.278,99 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 589,76 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 689,23 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 632,81 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 646,18 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Lazio si compone di 567,78 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 65,03 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per contrasto effetti COVID» pari a 156,28 milioni di euro e «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 489,90 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 28 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione autonoma Valle d’Aosta ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 77,09 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 23,25 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 35,04 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 18,80 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 58,29 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 18,80 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione autonoma Valle d’Aosta si compone di 57,27 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 1,02 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 18,80 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 27 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Umbria ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 541,01 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 276,22 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 166,92 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 97,87 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 440,68 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 98,60 milioni di euro, cui si aggiungono 1,73 milioni di euro da programmare, tramite la finalizzazione a specifici interventi, in conseguenza all’intesa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 25 marzo 2021 (Atto rep. n. 25/CSR). In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Umbria si compone di 437,39 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 3,29 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 98,60 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 26 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 1.350,62 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 504,18 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 535,71 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 310,73 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 1.078,66 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 264,73 milioni di euro, cui si aggiungono 7,23 milioni di euro da programmare, tramite la finalizzazione a specifici interventi, in conseguenza all’intesa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 25 marzo 2021 (Atto rep. n. 25/CSR). In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Toscana si compone di 992,18 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 86,48 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 264,73 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 25 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 1.522,41 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 639,08 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 511 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 372,33 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 1.168,82 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 345,17 milioni di euro, cui si aggiungono 8,42 milioni di euro da programmare, tramite la finalizzazione a specifici interventi, in conseguenza all’intesa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 25 marzo 2021 (Atto rep. n. 25/CSR). In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Piemonte si compone di 1.118,20 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 50,62 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 345,17 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 24 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Marche ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 366,08 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 210,34 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 126,66 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 29,08 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 324,80 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 37,48 milioni di euro, cui si aggiungono 3,80 milioni di euro da programmare, tramite la finalizzazione a specifici interventi, in conseguenza all’intesa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 25 marzo 2021 (Atto rep. n. 25/CSR). In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Marche si compone di 313,20 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 11,60 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 37,48 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 23 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Liguria ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 661,41 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 356,55 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 213,94 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 90,92 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 567,76 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 90,92 milioni di euro, cui si aggiungono 2,73 milioni di euro da programmare, tramite la finalizzazione a specifici interventi, in conseguenza all’intesa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 25 marzo 2021 (Atto rep. n. 25/CSR). In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Liguria si compone di 564 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 3,76 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 90,92 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 22 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 595,12 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 149,80 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 141,22 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 304,10 milioni di euro. Il valore complessivo del PSC dell’Emilia-Romagna comprende anche l’assegnazione di risorse del 2007-2013, pari a 0,80 milioni di euro di contributo aggiuntivo di solidarietà ceduto dalla Regione Molise con legge regionale del 19 ottobre 2012, n. 24, incluso nell’ex programma di «Ricostruzioni per sisma 2012 Emilia-Romagna». Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 331,42 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 250 milioni di euro, cui si aggiungono 13,70 milioni di euro da programmare, tramite la finalizzazione a specifici interventi, in conseguenza all’intesa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 25 marzo 2021 (Atto rep. n. 25/CSR). In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Emilia-Romagna si compone di 311,42 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 20 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 250 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 21 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Abruzzo ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 2.081,71 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 724,16 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 594,15 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 763,40 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 1.863,72 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 217,99 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Abruzzo si compone di 1.519,80 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, di 313,13 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale, nonché di 30,79 milioni di euro oggetto di disciplina speciale per Contratti istituzionali di sviluppo (CIS), afferenti al CIS Abruzzo. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per contrasto effetti COVID» pari a 104,50 milioni di euro e «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 113,49 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 20 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Molise ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 1.744,55 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 570,21 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 742,37 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 431,97 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 1.606,32 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 138,23 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Molise si compone di 1.417,20 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 189,12 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per contrasto effetti COVID» pari a 88,54 milioni di euro e «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 49,69 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 19 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 322,42 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 108,07 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 160,26 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 54,09 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 274,33 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 48,09 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia si compone di 255,60 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 18,73 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 48,09 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 18 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Basilicata ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 2.209,57 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 696,62 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 802,49 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 710,46 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 2.206,80 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 2,77 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Basilicata si compone di 1.559,54 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, di 447,26 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale, nonché di 200 milioni di euro oggetto di disciplina speciale per Contratti istituzionali di sviluppo (CIS), afferenti al CIS Napoli-Bari – quota Basilicata. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per contrasto effetti COVID» pari a 2,77 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 17 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Puglia ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 7.517,08 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 2.526,62 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 2.737,63 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 2.252,83 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 7.268,08 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 249 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Puglia si compone di 5.156,98 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, di 1.597,43 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale, nonché di 513,67 milioni di euro oggetto di disciplina speciale per Contratti istituzionali di sviluppo (CIS), afferenti al CIS Taranto per 320,67 milioni di euro e al CIS Napoli-Bari – quota Puglia per 193 milioni di euro. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 249 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 16 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Campania ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 9.154,94 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 3.274,63 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 2.946,45 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 2.933,86 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 9.000,66 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 154,28 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Campania si compone di 6.407,30 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, di 1.705,36 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale, nonché di 597 milioni di euro oggetto di disciplina speciale per Contratti istituzionali di sviluppo (CIS), afferenti al CIS Napoli-Bari – quota Campania e di risorse derivanti da specifiche assegnazioni di legge, destinate al ciclo integrato dei rifiuti e compensazioni ambientali, pari a 291 milioni di euro. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per contrasto effetti COVID» pari a 154,28 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 15 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione autonoma della Sardegna ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 4.907,62 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 1.457,10 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 1.456,39 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 1.994,13 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 4.577,09 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 330,53 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione autonoma della Sardegna si compone di 2.859,80 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, di 1.165,69 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale, nonché di 551,60 milioni di euro oggetto di disciplina speciale per Contratti istituzionali di sviluppo (CIS), afferenti al CIS Sassari-Olbia – quota Sardegna. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per contrasto effetti COVID» pari a 44,20 milioni di euro e «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 286,33 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 14 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Regione Calabria ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 3.878,16 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 1.814,64 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 848,42 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 1.215,10 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 3.589,86 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 288,30 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Regione Calabria si compone di 2.521,55 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, di 1.028,31 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale, nonché di 40 milioni di euro oggetto di disciplina speciale per Contratti istituzionali di sviluppo (CIS), afferenti al CIS Salerno-Reggio Calabria – quota Calabria. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 288,30 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 13 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Provincia autonomia di Trento ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 120,82 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 21,23 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 48,59 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 51 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 69,82 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 51 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Provincia autonomia di Trento si compone di 60,40 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 9,42 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 51 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 12 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Provincia autonomia di Bolzano ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse del Fondo sviluppo e coesione per un valore complessivo di 169,89 milioni di euro, che, in base alla provenienza contabile, sono attribuite al periodo 2000-2006 per 40,89 milioni di euro, al periodo 2007-2013 per 72,40 milioni di euro e al periodo 2014-2020 per 56,60 milioni di euro. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 129,89 milioni di euro e in due sezioni speciali per un valore complessivo di 40 milioni di euro. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Provincia autonomia di Bolzano si compone di 109,60 milioni di euro afferenti a interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge, nonché di 20,29 milioni di euro afferenti a interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Le sezioni speciali comprendono «risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020» per 40 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 11 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo Sport, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 250 milioni di euro di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 250 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera CIPESS n. 10 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero dell’Università e della ricerca, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 1.033,77 milioni di euro di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 466,55 milioni di euro afferenti ad interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, nonché di 44,25 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. Inoltre, le sezioni speciali comprendono “risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020” per complessivi 522,97 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 9 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 7.124,46 milioni di euro di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 1.857,15 milioni di euro afferenti ad interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, nonché di 4.667,31 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La sezione ordinaria comprende inoltre risorse derivanti da assegnazioni di legge per complessivi 600 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 8 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero dell’istruzione, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 485,85 milioni di euro, di cui 60 di provenienza contabile FSC 2014-2020 e la restante parte di provenienza contabile FSC 2007-2013. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 333,28 milioni di euro afferenti ad interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, nonché di 152,57 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera CIPESS n. 7 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero della cultura, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 1.737,41 milioni di euro, di cui 76,01 di provenienza contabile FSC 2007-2013 e la restante parte di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 442,59 milioni di euro afferenti ad interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, nonché di 849,82 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La sezione ordinaria comprende inoltre risorse per Contratti Istituzionali di sviluppo per complessivi 440 milioni di euro e risorse derivanti da assegnazioni di legge per complessivi 5 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 6 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero della transizione ecologica, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 3.547,2 milioni di euro di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 867,63 milioni di euro afferenti ad interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, nonché di 2.639,57 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La sezione ordinaria comprende inoltre risorse per Contratti Istituzionali di sviluppo per complessivi 40 milioni di euro.
- La delibera CIPESS n. 5 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero della Salute, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 200 milioni di euro di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 200 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera CIPESS n. 4 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 542,6 milioni di euro di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 243,95 milioni di euro afferenti ad interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, nonché di 298,65 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale.
- La delibera CIPESS n. 3 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, il Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) a titolarità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Nel PSC confluiscono risorse per un valore complessivo di 16.920,42 milioni di euro di provenienza contabile FSC 2014-2020. In particolare, la sezione ordinaria del Piano si compone di 1.254,62 milioni di euro afferenti ad interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata alla data di entrata in vigore del citato decreto legge, nonché di 13.306,8 milioni di euro afferenti ad interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La sezione ordinaria comprende inoltre risorse per Contratti Istituzionali di sviluppo per complessivi 2.334 milioni di euro e risorse derivanti da assegnazioni di legge per complessivi 25 milioni di euro.
- La delibera n. 2/2021 – Disposizioni quadro per il Piano di Sviluppo e Coesione – assicura una disciplina quadro di regolamentazione per la definizione, la gestione e il monitoraggio degli interventi finanziati con risorse FSC delle programmazioni 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 che confluiranno nei Piani di Sviluppo e Coesione (PSC), ai sensi dell’articolo 44, comma 14, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertitori, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. La delibera contiene disposizioni di carattere generale sul PSC, ove sono delineati i contenuti, con l’indicazione delle aree tematiche in cui ciascun Piano è articolato in analogia agli obiettivi tematici dell’Accordo di Partenariato, ed è definita la governance, con specifico riferimento tutti ‘Autorità responsabile, al Comitato di Sorveglianza, alle condizioni di modifica e all’adozione del sistema di gestione e controllo. All’interno della delibera sono, poi, presenti disposizioni speciali e di coordinamento nonché una disciplina finale e transitoria. Le disposizioni quadro sono propedeutiche all’attuazione dei PSC, da adottarsi con singole deliberazioni per ciascuna delle amministrazioni titolari degli interventi.
- La delibera CIPE n. 80 del 2020 ha disposto, a valere sulle risorse FSC 2014-2020, l’assegnazione al Contratto istituzionale di sviluppo per l’Area di Taranto di 40,58 milioni di euro per la realizzazione dell’intervento Acquario green di Taranto. Le modalità attuative e di monitoraggio dell’intervento saranno definite nell’ambito del medesimo Contratto istituzionale di sviluppo per l’Area di Taranto.
- La delibera 75 del 2020 ha disposto, a valere sulle risorse FSC 2014-2020, l’assegnazione di un importo complessivo di 10 milioni di euro per il periodo 2021-2025 a favore dell’Istituto italiano per gli studi storici e dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, con sede in Napoli, nella misura di 1 milione di euro annuo per ciascuno dei due Istituti, in continuità con quanto già assegnato dal CIPE con riferimento agli anni dal 2014 al 2020 (delibere CIPE n. 34 del 2014, n. 9 del 2016 e n. 5 del 2017).L’assegnazione è finalizzata a finanziare le attività previste per la realizzazione dei Programmi dei due Istituti, i quali, in conformità alla normativa di riferimento, hanno natura culturale, di alta ricerca e formazione, nonché di diffusione e comunicazione, anche attraverso la valorizzazione e l’informatizzazione del patrimonio bibliotecario e archivistico.
- La delibera CIPE n. 61 del 2020 ha disposto, a valere sulle risorse disponibili del FSC 2014-2020, l’assegnazione di 10,00 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro per l’anno 2021 e 5 milioni di euro per l’anno 2022, a favore dell’Agenzia per la coesione territoriale per il finanziamento di uno specifico asse, nell’ambito del “Piano per la valorizzazione di beni confiscati esemplari nel Mezzogiorno”. Il suddetto asse è destinato al sostegno dell’attività progettuale in favore di enti pubblici impegnati a definire, per i beni in confisca definitiva ubicati nel Mezzogiorno e qualificati come esemplari, progetti di valorizzazione, declinati in: indizione di concorsi di idee; definizione di piani di gestione; elaborazione di progetti definitivi o esecutivi, a partire dai progetti di fattibilità tecnica ed economica e atti propedeutici.
- La delibera CIPE n. 60 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia il 22 settembre 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 38,69 milioni di euro alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 9,40 milioni di euro. In tal modo, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto, ai sensi dell’articolo 241 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34,”, di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 48,09 milioni di euro. La delibera ha inoltre previsto, in applicazione dell’articolo 242, commi 2 e 5, del citato decreto-legge n. 34 del 2020, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione autonoma fino a un importo massimo di 36,60 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione.
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La delibera CIPE n. 59 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Marche il 18 settembre 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 29,08 milioni di euro alla Regione Marche e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 8,4 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto, ai sensi dell’articolo 241 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34, di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 37,50 milioni di euro. La delibera ha inoltre previsto, in applicazione dell’articolo 242, commi 2 e 5, del citato decreto-legge n. 34 del 2020 che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 12,35 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione.
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La delibera CIPE n. 51 del 2020 ha disposto, a valere sulle risorse FSC 2014-2020, l’assegnazione di 79,2 milioni di euro, per la realizzazione del progetto «Ampliamento della Stazione navale in Mar Grande» e, in particolare, per l’ampliamento del Molo Rotundi e la riqualificazione dell’area Chiapparo. Tale assegnazione è correlata a un intervento complessivo più ampio il cui costo è stimabile in circa 203 milioni di euro. L’ampliamento della stazione navale in Mar Grande si colloca all’interno di un’operazione che prevede anche la valorizzazione della stazione Torpediniere situata nel Mar Piccolo. A valle delle operazioni di dismissione dell’ex Stazione Torpediniere da parte della Marina Militare, che andrà a concentrare la sua operatività nella Base Navale in Mar Grande, sarà infatti possibile recuperare a beneficio della città di Taranto le sponde del Mar Piccolo.
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La delibera n. 49 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione autonoma della Valle d’Aosta il 27 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 18,80 milioni di euro alla Regione autonoma della Valle d’Aosta.
In tal modo, la Regione Valle d’Aosta ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 18,80 milioni di euro.
La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020,articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione autonoma fino a un importo massimo di 5,70 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione;
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La delibera n. 48 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Umbria il 21 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 97,87 milioni di euro alla Regione Umbria e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 0,73 milioni di euro.
In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 241 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 98,60 milioni di euro;
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La delibera n. 46 del 2020 ha rideterminato in 1.645,35 milioni di euro la dotazione complessiva di risorse FSC 2014-2020 del Piano operativo «Cultura e turismo» di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, approvato dal CIPE con le delibere n. 3 del 2016, n. 100 del 2017, n. 10 del 2018 e n. 31 del 2018. Ciò in esito a due riduzioni operate in via legislativa:
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la prima riduzione, disposta dall’articolo 1, comma 366, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, era stata già recepita dalla delibera CIPE n. 8 del 2020 (per 75 milioni di euro);
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la seconda riduzione è stata recepita dalla delibera n. 46 del 2020 (50 milioni di euro) in applicazione del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18. In considerazione del nuovo valore complessivo del Piano, la delibera n. 46 del 2020 ne ridetermina anche i profili finanziari annuali;
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La delibera n. 45 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Provincia autonoma di Bolzano il 15 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 38,60 milioni di euro alla Provincia autonoma di Bolzano e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 1,40 milioni di euro.
In tal modo, la Provincia autonoma ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondo SIE FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 40,00 milioni di euro.
La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Provincia autonoma fino a un importo massimo di 40,00 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione;
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La delibera n. 44 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Liguria il 13 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 60,92 milioni di euro alla Regione Liguria e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 30,00 milioni di euro.
In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 90,92 milioni di euro.
La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 33,00 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione;
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La delibera n. 43 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Emilia Romagna il 16 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 249,10 milioni di euro alla Regione Emilia Romagna e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 0,90 milioni di euro.
In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 241 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 250,00 milioni di euro;
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La delibera n. 42 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Lombardia il 16 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 345,70 milioni di euro alla Regione Lombardia e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34per un importo di 16,30 milioni di euro.
In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 362,00 milioni di euro.
La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 362,00 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione;
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La delibera n. 41 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Piemonte il 15 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 222,33 milioni di euro alla Regione Piemonte e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34per un importo di 122,84 milioni di euro.
In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 345,17 milioni di euro.
La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 333,61 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione;
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La delibera n. 40 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Toscana il 10 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 250,73 milioni di euro alla Regione Toscana e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 14,00 milioni di euro.
In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 241, – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 264,73 milioni di euro;
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La delibera n. 39 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Veneto il 10 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 247,80 milioni di euro alla Regione Veneto e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34per un importo di 5,90 milioni di euro.
In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 253,70 milioni di euro.
La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 67,00 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione;
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La delibera n. 38 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Lazio il 2 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 585,14 milioni di euro alla Regione Lazio e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 61,04 milioni di euro.
In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 646,18 milioni di euro.
La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione per un importo fino a 333,61 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione;
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La delibera n. 37 del 2020 ha disposto l’assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo di 51,00 milioni di euro alla Provincia Autonoma di Trento, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Provincia Autonoma di Trento il 2 luglio 2020.
Con tale assegnazione, la Provincia autonoma di Trento ha ottenuto compensazione per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020 articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza e in assenza di risorse FSC riprogrammabili ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34.
La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Provincia autonoma per un importo di 22 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione;
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La delibera n. 36 del 2020 ha disposto l’assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo di 728,40 milioni di euro all’Agenzia della coesione territoriale, in attuazione del protocollo d’intesa interministeriale sottoscritto il 10 luglio 2020 tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e i Ministri titolari di Programmi operativi nazionali.
In particolare, con tale assegnazione, non avendo l’Agenzia per la coesione territoriale risorse FSC riprogrammabili ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44, si è provveduto a dare copertura agli interventi del Programma Operativo Nazionale (PON) “Città Metropolitane” 2014-2020 per un importo pari a 283,40 milioni di euro e a quelli del Programma operativo nazionale (PON) “Governance e capacità istituzionale” 2014-2020 per un importo pari a 445,00 milioni euro sostituiti dagli interventi a carattere emergenziale.
La delibera n. 36 del 2020 ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che le risorse assegnate tornino nelle disponibilità del Fondo di Sviluppo e Coesione una volta che saranno disponibili nel programma le risorse rimborsate dall’Unione europea.
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La delibera n. 35 del 2020 ha disposto l’assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo di 65,00 milioni di euro al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in attuazione del protocollo d’intesa interministeriale sottoscritto il 10 luglio 2020 tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e i Ministri titolari di Programmi Operativi Nazionali.
In particolare, con tale assegnazione, non avendo il Ministero del lavoro e delle politiche sociali risorse FSC riprogrammabili ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44, si è provveduto a dare copertura – agli interventi del Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione” 2014-2020 sostituiti dagli interventi a carattere emergenziale.
La delibera n. 35 del 2020 ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che le risorse assegnate tornino nelle disponibilità del Fondo di Sviluppo e Coesione una volta che saranno disponibili nel programma le risorse rimborsate dall’Unione europea.
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La delibera n. 34 del 2020 ha disposto una nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo di 508,77 milioni di euro al Ministero dell’università e della ricerca, in attuazione del protocollo d’intesa interministeriale sottoscritto il 10 luglio 2020 tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e i Ministri titolari di Programmi Operativi Nazionali.
In particolare, con tale assegnazione, preso atto che il Ministero dell’università e della ricerca ha riprogrammato risorse FSC per complessivi 14,20 milioni di euro ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44 si è provveduto a dare copertura agli interventi del Programma Operativo Nazionale (PON) “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 sostituiti dagli interventi a carattere emergenziale.
La delibera n. 34 del 2020 ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che le risorse assegnate tornino nelle disponibilità del Fondo di Sviluppo e Coesione una volta che saranno disponibili nel programma le risorse rimborsate dall’Unione europea.
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La delibera n. 33 del 2020 ha disposto la rimodulazione dei profili finanziari annuali delle assegnazioni FSC 2014-2020 concernenti:
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il Piano Banda ultra larga (BUL), di cui alle delibere n. 65 del 2015, n. 6 del 2016, n. 71 del 2017 e n. 83 del 2018;
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i Piani a carattere territoriale relativi al Mezzogiorno (cosiddetti “Patti per il sud”), di cui alle delibere n. 26 del 2016 e n. 6 del 2020.
In sostanza – ferme restando le dotazioni complessive – è stato disposto lo spostamento in avanti del profilo temporale annuale delle assegnazioni già avvenute.
L’operazione è stata motivata dall’esigenza di rendere coerente il profilo finanziario del FSC 2014-2020 alla tempistica degli interventi di contrasto all’emergenza Covid-19, particolarmente concentrata negli anni 2020 e 2021. L’operazione ha infatti reso disponibili profili di competenza per le annualità 2020 e 2021 – rispettivamente per 1.100,00 milioni di euro e per 1.000,00 milioni di euro – da utilizzare per prossime assegnazioni FSC volte a fronteggiare l’emergenza Covid-19, ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020;
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La delibera n. 32 del 2020 ha disposto la riduzione di risorse FSC 2014-2020 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), in esito alle verifiche previste dall’articolo 44 del decreto-legge n. 34 del 2019relative all’attuazione e all’avanzamento degli interventi. In particolare la delibera:
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ha ridotto di un importo complessivo di 1.082 milioni di euro la dotazione FSC 2014-2020 del Piano operativo “Infrastrutture e trasporti” – di cui alle delibere CIPE n. 54 del 2016, n. 98 del 2017, n. 12 del 2018, n. 28 del 2019, n. 47 del 2019, n. 4 del 2020 – che pertanto passa da un valore complessivo 18.002,416 milioni di euro a un valore complessivo di 16.920,416 milioni di euro;
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ha rimodulato i profili finanziari annuali delle delibere oggetto di riduzione (delibera n. 54 del 2016 e delibera n. 98 del 2017).
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Come indicato al punto 3 della delibera, l’accertamento delle risorse soggette a riduzione, ai sensi del citato decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44, costituisce la base per la successiva definizione del valore del Piano sviluppo e coesione di competenza del MIT e per la riprogrammazione delle risorse FSC che si sono rese disponibili, al fine di assicurare la copertura finanziaria di interventi volti a fronteggiare l’emergenza Covid-19, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020.
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La delibera n. 31 del 2020 ha disposto la riduzione di risorse FSC 2014-2020 di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), in esito alle verifiche previste dall’articolo 44 del decreto-legge n. 34 del 2019relative all’attuazione e all’avanzamento degli interventi. In particolare la delibera:
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ha ridotto di un importo complessivo di 361,19 milioni di euro la dotazione FSC 2014-2020 del Piano operativo “Ambiente” – di cui alle delibere CIPE n. 55 del 2016, n. 99 del 2017, n. 11 del 2018 e n. 13 del 2019 – che pertanto passa da complessivi 3.248,40 milioni di euro a complessivi 2.887,21 milioni di euro;
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ha ridotto, per complessivi 25,00 milioni di euro, l’assegnazione di risorse FSC 2014-2020 disposta in favore del MATTM dalla delibera n. 66 del 2015;
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ha rimodulato i profili finanziari annuali delle delibere oggetto di riduzione.
Come indicato al punto 3 della delibera, l’accertamento delle risorse soggette a riduzione, ai sensi del citato decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44, costituisce la base per la successiva definizione del valore del Piano sviluppo e coesione di competenza del MATTM e per la riprogrammazione delle risorse FSC che si sono rese disponibili, al fine di assicurare la copertura finanziaria di interventi volti a fronteggiare l’emergenza Covid-19, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020.
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La delibera n. 8 del 2020 ha preso atto della riduzione finanziaria del Piano operativo «Cultura e turismo» di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di cui alle precedenti delibere CIPE n. 10 e n. 31 del 2018, disposta – per un importo di 75 milioni di euro – dall’articolo 1, comma 366, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022.
In esito a tale riduzione, il valore del Piano – inizialmente pari a 740 milioni di euro – risulta rideterminato in 665 milioni di euro.
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La delibera n. 7 del 2020 ha disposto l’assegnazione in favore del Piano operativo “Imprese e competitività”, di competenza del Ministero dello sviluppo economico, di una dotazione finanziaria aggiuntiva FSC 2014-2020 pari a 200 milioni di euro, destinata all’istituzione di un fondo da destinare all’istallazione di impianti fotovoltaici ad uso domestico, denominato fondo nazionale reddito energetico.
Con tale assegnazione, il Piano operativo “Imprese e competitività”, approvato dal CIPE con la delibera n. 52 del 2016 e già integrato con le delibere n. 101 del 2017 e n. 14 del 2018, raggiunge una dotazione finanziaria complessiva pari a 2.698,00 milioni di euro.
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La delibera n. 6 del 2020 ha preso atto – in applicazione dell’articolo 1, comma 881, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, come integrato dal comma 881-bis inserito dal comma 3, lettera a) dell’art. 38quater, del decreto-legge n. 34 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 – del concorso alla finanza pubblica a carico della Regione Siciliana per l’anno 2019, per un importo complessivo di 140 milioni di euro. Tale importo è posto a valere sulle risorse FSC 2014-2020 già destinate al Patto regionale approvato dalla delibera CIPE n. 26 del 2016.
Conseguentemente, le risorse FSC 2014-2020 del Patto relativo alla Regione Siciliana – inizialmente pari a complessivi 2.330,4 milioni di euro (2.320,4 milioni di euro a valere sulla delibera CIPE n. 26 del 2016 e 10 milioni di euro a valere sulla delibera CIPE n. 14 del 2019) – risultano rideterminate in 2.190,4 milioni di euro.
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La delibera n. 4 del 2020 ha assegnato risorse FSC 2014- 2020 per 3,4 milioni di euro, quale integrazione finanziaria del Piano operativo infrastrutture FSC 2014-2020 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, approvato con delibera CIPE n. 54 del 2016 e successivamente integrato con delibere n. 98 del 2017, n. 12 del 2018, n. 28 del 2019 e n. 47 del 2019.
L’assegnazione è finalizzata alla realizzazione di un ponte provvisorio e di una viabilità alternativa (inclusa la progettazione del ponte definitivo) necessari per poter eseguire lavori di consolidamento e restauro del Ponte di Buriano (AR).
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La delibera n. 71/2019 ha assegnato l’importo di 1 milione di euro alla Città di Parma, in qualità di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2020
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La delibera n. 64/2019 ha introdotto rilevanti misure volte ad accelerare gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di ripristino e tutela della risorsa ambientale, ricompresi negli strumenti programmatori del FSC 2014-2020 e rientranti nella competenza dei Presidenti di Regione in qualità di Commissari straordinari delegati;
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La delibera n. 50/2019 ha disposto, con riferimento al Piano Operativo “Rafforzamento del Sistema dei Conti Pubblici Territoriali (CPT)” – già approvato per 16,8 milioni di euro con la delibera n. 48/2017 – alcune modifiche volte ad armonizzare la disciplina prevista dalla citata delibera n. 48/2017, in relazione ai meccanismi e alle modalità attuative del Piano stesso;
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La delibera n. 48/2019 ha disposto, nell’ambito della Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati attraverso le politiche di coesione – ed in particolare del Piano per la valorizzazione dei beni confiscati da considerarsi esemplari – una prima assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per l’importo di 15,114 milioni di euro. Tali risorse sono destinate a sostenere gli investimenti relativi alla prima fase del progetto di riqualificazione del complesso denominato “La Balzana”, nel Comune di Santa Maria La Fossa (CE);
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La delibera n. 47/2019 ha assegnato un importo complessivo di 99 milioni di euro quale ulteriore integrazione del Piano Operativo “Infrastrutture”, approvato dalla delibera n. 54/2016 e già integrato dalle delibere n. 98/2017, n. 12/2018 e n. 28/2019 .
L’assegnazione è finalizzata ai seguenti interventi:-
messa in sicurezza del Porto di Palermo (39 milioni di euro);
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messa in sicurezza del Porto di Castellammare di Stabia (35 milioni di euro);
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lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’aeroporto di Reggio Calabria ai sensi dell’articolo 1, commi 131 e 132, legge 30 dicembre 2018, n. 145(25 milioni di euro);
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La delibera n. 45/2019 ha ulteriormente modificato l’articolazione finanziaria del “Piano operativo sport e Periferie” indicata al punto 5 della delibera n. 16/2018 e già modificata dalla delibera n. 10/2019. Resta fermo il valore complessivo del Piano, stabilito in 250 milioni di euro dalla delibera n. 16/2018;
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La delibera n. 29/2019 (ha disposto, a valere sulle risorse del FSC 2014-2020, una nuova assegnazione di 1 milione di euro in favore del Patto per lo sviluppo della Regione Basilicata per il potenziamento del servizio di collegamento ferroviario sulla tratta Bari centrale – Matera sud. Con tale assegnazione, la dotazione finanziaria del Patto per lo sviluppo della Regione Basilicata, come indicato dalla delibera n. 26 del 2016 e successive modificazioni, è rideterminata in 576,20 milioni di euro;
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La delibera n. 28/2019 ha assegnato risorse FSC 2014-2020, per un importo complessivo di 34,60 milioni di euro, quale integrazione finanziaria del Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014-2020 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, approvato con delibera CIPE n. 54/2016 e successivamente integrato con due Addendum (delibera n. 98/2017 e delibera n. 12/ 2018);
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La delibera n. 27/2019 ha assegnato risorse FSC 2014-2020, per un importo complessivo di 220 milioni di euro, per l’attivazione del Contratto istituzionale di sviluppo per la Regione Molise, denominato anche CIS Molise;
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La delibera n. 26/2019 ha assegnato risorse FSC 2014-2020, per un importo complessivo di 280 milioni di euro per l’attivazione del Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Foggia, denominato anche CIS Capitanata;
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La delibera n. 17/2019 ha disposto l’integrazione del Piano stralcio “Ricerca e Innovazione” approvato con la delibera n. 1 del 2016, mediante l’inserimento di due Progetti strategici, da realizzare nei territori delle Regioni Calabria e Sicilia, per un importo complessivo di 25 milioni di euro;
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La delibera n. 15/2019 ha assegnato, nell’ambito dei Patti FSC 2014-2020 per lo sviluppo delle Città metropolitane del Sud, un importo complessivo di 21 milioni di euro in favore del “Piano straordinario Asili nido”, destinato alla realizzazione di asili per l’infanzia nei Comuni capoluogo delle Città metropolitane del Mezzogiorno: Reggio Calabria, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Messina e Palermo. L’assegnazione per ciascuna delle citate Città metropolitane è pari a 3 milioni di euro;
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La delibera n. 14/2019 ha assegnato, nell’ambito dei Patti FSC 2014-2020 per lo sviluppo delle Regioni del Sud, un importo complessivo di 80 milioni di euro per la realizzazione di un “Piano straordinario per la messa in sicurezza delle strade nei piccoli Comuni delle aree interne”. Per tale finalità, a ciascuna Regione del Sud è destinato un importo di 10 milioni di euro;
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La delibera n. 13/2019 ha adottato un nuovo Addendum al Piano operativo “Ambiente” FSC 2014-2020, già approvato con delibera CIPE n. 55 del 2016. L’importo complessivo assegnato in favore di tale Addendum è pari a 450 milioni di euro, destinati per 420 milioni al sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque” e per 30 milioni al finanziamento della progettazione di interventi nel settore idrico;
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La delibera n. 12/2019 ha disposto l’integrazione finanziaria del Piano operativo “Agricoltura”, approvato dalla delibera n. 53 del 2016 e già integrato con le successive delibere n. 13 del 2018 e n. 69 del 2018. L’assegnazione è pari a 100 milioni di euro ed è destinata al Sottopiano 1 “Contratti di filiera e di distretto”, la cui dotazione integrata e aggiornata risulta pari a complessivi 210 milioni di euro;
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La delibera n. 10/2019 ha modificato l’articolazione finanziaria del Piano operativo Sport e Periferie, già approvato con delibera CIPE n. 16 del 2018 e, corrispondentemente, ha rimodulato l’articolazione finanziaria dei “Patti per il Sud” di cui alla delibera CIPE n. 26 del 2016;
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La delibera n. 83/2018 ha approvato il Progetto volto alla realizzazione di una rete nazionale automatica di “radiomonitoring” per l’analisi e al monitoraggio automatico e continuo dell’utilizzo dello spettro radioelettrico assegnando un importo pari a 9 milioni di euro.
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La delibera n. 69/2018 ha approvato il “Piano di emergenza per il contenimento di Xylella fastidiosa” predisposto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo assegnando un importo pari a 30 milioni di euro. Il Piano è da considerarsi una integrazione del Piano operativo “Agricoltura”.
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La delibera n. 61/2018 ha modificato il punto 1 della delibera n.105 del 2017 stabilendo di destinare:
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un importo complessivo fino a 45 milioni di euro per il completamento del progetto Wifi.Italia.it, con particolare attenzione alla copertura dei piccoli comuni e delle zone periferiche delle comunità piccole, medie e grandi, ivi comprese le azioni di comunicazione volte ad informare i cittadini e le comunità locali coinvolte;
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un importo complessivo fino a 5 milioni di euro per azioni di rafforzamento amministrativo volte al popolamento del Sistema Informativo nazionale federato delle infrastrutture – SINFI, di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 33;
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un importo complessivo fino a 45 milioni di euro per progetti di sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, anche in collaborazione con gli enti territoriali, relativi alle tecnologie emergenti, quali Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet delle cose, collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione;
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un importo complessivo di 5 milioni di euro destinato allo sviluppo della fase II del Progetto wifi.italia.it – ampliamento della rete wifi federata nei luoghi dell’arte, della cultura e del turismo.
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La delibera n. 51/2018 ha modificato la delibera n. 10 del 2015 stabilendo che il tasso di cofinanziamento relativo ai programmi finanziati con fondi strutturali europei delle regioni meno sviluppate (territori della Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia) è modulato nel rispetto dei limiti minimi previsti dall’articolo 120 del Regolamento (UE) n. 1303 del 2013.
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La delibera n. 49/2018 assegna 300 milioni di euro al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione FSC 2014-2020. L’utilizzo delle risorse assegnate avverrà nel rispetto del criterio di riparto percentuale dell’80 per cento al Mezzogiorno e del 20 per cento al Centro-Nord. In conformità a quanto previsto dall’articolo 22 del decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119, in fase di conversione in legge, l’assegnazione è imputata all’esercizio finanziario 2018.
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La delibera n. 31/2018 ha preso atto dell’espressione di avviso conforme da parte della Cabina di Regia FSC sui Piani operativi, aggiornati secondo le modifiche già approvate dalle delibere n. 10, n. 11, n. 14, n. 15 e n. 18 del 2018 e della ripartizione finanziaria tra le aree tematiche di interesse dello stesso Fondo approvato con la delibera n. 26/2018.
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La delibera n. 26/2018 ha aggiornato la ripartizione delle risorse secondo il seguente quadro finanziario:
Aree tematiche
Importi
(milioni di euro)1. Infrastrutture
30.810,22
2. Ambiente
8.806,38
3.a Sviluppo economico e produttivo
9.622,18
3.b Agricoltura
538,91
4. Turismo, cultura e valorizzazione risorse naturali
3.327,69
5. Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione
727,36
6. Rafforzamento PA
120,14
7. Risorse non tematizzate, di cui:
252,90 milioni di euro: risorse poste a copertura di tagli di finanza pubblica ovvero non ancora programmate a valere sull’importo complessivo di 1.136,760 milioni di euro riassegnato alle regioni del Mezzogiorno con delibera CIPE n. 21 del 2014;
472,32 milioni di euro: fondo riserva / disponibilità residua FSC 2014-2020.
725,22
Totale
54.678,10
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La delibera n. 21/2018 ha approvato il Programma operativo complementare Per la Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento per un a valore complessivo pari a euro 59.738.237,21 di cui:
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euro 55.800.000,00 a valere sul Fondo di rotazione da utilizzare nelle Regioni più sviluppate;
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euro 3.938.237,21 da utilizzare nelle Regioni interessate dall’Obiettivo “Convergenza” della Programmazione 2007/2013 (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);ripartiti nella seguente modalità:
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Asse 1 – Istruzione: euro 53.568.000,00;
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Asse 2 – Infrastrutture per l’istruzione: euro 3.938.237,21;
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Asse 3 – Assistenza Tecnica: euro 2.232.000,00.
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progetto “NOI Techpark Brunico”, un Parco Tecnologico nel settore automotive con formazione duale universitaria, spazi di ricerca e lavoratori, per 18 milioni di euro, in favore della Provincia Autonoma di Bolzano;
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trasferimento del Polo Universitario di Ingegneria nell’ambito del Parco Scientifico Tecnologico di Erzelli (Genova) e realizzazione dei laboratori, per 30 milioni di euro, in favore della Regione Liguria delibera n. 18/2018 ha assegnato complessivamente 138 milioni di euro per la realizzazione di Poli tecnologici in grado di creare sinergie tra Università, ricerca, innovazione e imprese, situati nei territori della Provincia autonoma di Bolzano, della Regione Liguria e della Regione Piemonte, in particolare per i seguenti interventi prioritari: conformemente alla seguente articolazione annuale finanziaria:
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Beneficiario |
2018 |
2019 |
2020 |
2021 |
2022 |
2023 |
Totale |
Parco tecnologico prov. Auton. Bolzano |
10.000.000,00 |
10.000.000,00 |
20.000.000,00 |
30.000.000,00 |
20.000.000,00 |
90.000.000,00 |
|
Parco scientifico tecnologico Erzelli (Ge) |
5.000.000,00 |
25.000.000,00 |
30.000.000,00 |
||||
Parco Città Salute Comune di Torino |
162.976,52 |
764.010,67 |
9.822.220,69 |
7.250.792.12 |
18.000.000,00 |
||
Totale |
162.976,52 |
15.764.010,67 |
44.822.220,69 |
27.250.792,12 |
30.000.000,00 |
20.000.000,00 |
138.000.000,00 |
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La delibera n. 17/2018 ha assegnato l’importo di 1 milione di euro alla Città di Palermo, in qualità di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2018.
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La delibera n. 16/2018ha approvato il Piano operativo Sport e Periferie, assegnando una dotazione finanziaria complessiva pari a 250 milioni di euro e secondo la seguente articolazione finanziaria:
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Anno 2019: milioni di euro 10,00;
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Anno 2020: milioni di euro 10,00;
-
Anno 2021: milioni di euro 10,00;
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Anno 2022: milioni di euro 10,00;
-
Anno 2023: milioni di euro 10,00;
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Anno 2024: milioni di euro 10,00;
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Anno 2025: milioni di euro 190,00.
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La delibera n. 15/2018 ha approvato il Piano Operativo Salute di competenza del Ministero della salute, assegnando una dotazione finanziaria complessiva pari a 200 milioni di euro e secondo la seguente articolazione finanziaria:
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Anno 2019: 10,00 milioni di euro;
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Anno 2020: 10,00 milioni di euro;
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Anno 2021: 10,00 milioni di euro;
-
Anno 2022: 10,00 milioni di euro;
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Anno 2023: 10,00 milioni di euro;
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Anno 2024: 10,00 milioni di euro;
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Anno 2025: 140,00 milioni di euro.
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La delibera n. 14/2018 ha approvato la nuova versione del Piano operativo Imprese e Competitività di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, assegnando una dotazione finanziaria aggiuntiva di 1.080 milioni di euro così articolata:
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Anno 2018: 70,00 milioni di euro;
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Anno 2019: 80,00 milioni di euro;
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Anno 2020: 230,00 milioni di euro;
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Anno 2021: 250,00 milioni di euro;
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Anno 2022: 100,00 milioni di euro;
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Anno 2023: 40,00 milioni di euro;
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Anno 2024: 10,00 milioni di euro;
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Anno 2025: 200,00 milioni di euro.
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La delibera n. 13/2018 ha approvato l’integrazione al Piano operativo Agricoltura finalizzato alla realizzazione del progetto provinciale di una nuova infrastruttura irrigua nei Comuni di Sarentino, San Genesio e Terlano e nella Provincia di Bolzano secondo la seguente articolazione finanziaria:
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Anno 2018: 100.000,00 euro;
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Anno 2019: 300.000,00 euro;
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Anno 2020: 2.000.000,00 euro;
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Anno 2021: 3.000.000,00 euro;
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Anno 2022: 3.000.000,00 euro;
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Anno 2023: 4.201.198,45 euro.
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La delibera n. 12/2018 ha approvato l’integrazione al Piano operativo Infrastrutture di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per un valore complessivo di 934,426 milioni di euro e secondo la seguente articolazione finanziaria:
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Anno 2018: 20,000 milioni di euro;
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Anno 2019: 20,000 milioni di euro;
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Anno 2020: 20,000 milioni di euro;
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Anno 2021: 100,000 milioni di euro;
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Anno 2022: 40,000 milioni di euro;
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Anno 2023: 10,000 milioni di euro;
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Anno 2024: 10,000 milioni di euro;
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Anno 2025: 714,426 milioni di euro.
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La delibera n. 11/2018 ha approvato il secondo Addendum al Piano operativo Ambiente, di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per un valore complessivo di 782 milioni di euro e secondo la seguente articolazione finanziaria:
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Anno 2018: 30,00 milioni di euro;
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Anno 2019: 30,00 milioni di euro;
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Anno 2020: 30,00 milioni di euro;
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Anno 2021: 100,00 milioni di euro;
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Anno 2022: 50,00 milioni di euro;
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Anno 2023: 10,00 milioni di euro;
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Anno 2024: 10,00 milioni di euro;
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Anno 2025: 522,00 milioni di euro.
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La delibera n.10/2018 ha approvato il Piano Operativo “Cultura e turismo”, di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo assegnando risorse pari a 740 milioni e secondo la seguente articolazione finanziaria:
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Anno 2018: 30,000 milioni di euro;
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Anno 2019: 50,000 milioni di euro;
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Anno 2020: 50,000 milioni di euro;
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Anno 2021: 100,000 milioni di euro;
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Anno 2022: 70,000 milioni di euro;
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Anno 2023: 10,000 milioni di euro;
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Anno 2024: 10,000 milioni di euro;
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Anno 2025: 420,000 milioni di euro.
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La delibera n. 107/2017ha approvato il Piano Operativo “Edilizia Sanitaria” assegnando risorse per 10 milioni di euro alla Regione Toscana e per 60 milioni di euro alla Regione Piemonte, rispettivamente per interventi prioritari di edilizia sanitaria come di seguito specificato:
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costruzione dell’Ospedale unico ASL Verbano-Cusio-Ossola di Ornavasso (Piemonte).
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completamento del Presidio ospedaliero della città di Prato (Toscana), “Nuovo ospedale S.Stefano di Prato;
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La delibera n. 106/2017 ha destinato le economie di gara realizzate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo assegnando risorse pari a 16.878.223,54 euro, secondo la seguente articolazione:
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1,990 milioni di euro per il Bacino culturale della Valle del Serchio – Sistema delle Rocche e delle Fortificazioni (Lucca);
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1,8 milioni di euro per il Circolo Canottieri “La Pescara” (Pescara);
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3,5 milioni di euro per il Palazzo Ducale di Sassuolo;
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223,54 euro per il Museo nazionale del Paleolitico di Isernia;
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3 milioni di euro per il Museo Fellini di Rimini;
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0,5 milioni di euro per il Palazzo Te (Mantova);
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1,9 milioni di euro per il Museo Ginori di Firenze;
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3 milioni di euro per la Rocca di Scandiano (Scandiano – Reggio Emilia);
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1 milione di euro per Piccoli musei in rete – Le Case museo del Comune (Comune di Primiero – San Martino di Castrozza, in Provincia di Trento).
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La delibera n. 105/2017 ha individuato le linee di intervento relative all’assegnazione di 100 milioni di euro effettuata dalla delibera n. 71 del 2017 nell’ambito della Strategia per la diffusione della Banda Ultra Larga, così articolate:
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60 milioni di euro destinati al cofinanziamento, fino all’ottanta per cento, di progetti di ricerca, sperimentazione, realizzazione e trasferimento tecnologico aventi ad oggetto l’applicazione della tecnologia 5G a beni e servizi di nuova generazione promossi dalle regioni coinvolte nel progetto di sperimentazione pre-commerciale del 5G e posto in essere dal Ministero per lo sviluppo economico;
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35 milioni di euro destinati al cofinanziamento, fino all’ottanta per cento, di progetti promossi dalle altre regioni, da altri Dicasteri o Enti pubblici di ricerca, per lo sviluppo di servizi di nuova generazione;
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5 milioni di euro destinati allo sviluppo della fase II del Progetto wifi.italia.it – ampliamento della rete wifi federata nei luoghi dell’arte, della cultura e del turismo.
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La delibera n. 102/2017 ha assegnato 535 milioni di euro in favore della misura denominata “Resto al Sud”, per incentivare l’imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno;
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La delibera n. 101/2017 ha approvato l’integrazione finanziaria al Piano operativo Imprese e Competitività di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico assegnando risorse per 18 milioni di euro così articolate:
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4 milioni di euro per l‘anno 2018:
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1 milione di euro per l’anno 2020;
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1 milione di euro per l’anno 2021;
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1 milione di euro per l’anno 2022;
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3 milioni di euro per l’anno 2023;
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4 milioni di euro per l’anno 2024;
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4 milioni di euro per l’anno 2025.
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La delibera n. 100/2017 ha approvato l’integrazione al Piano stralcio “Cultura e Turismo” di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo assegnando risorse per 30,35 milioni di euro, secondo la seguente distribuzione:
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Parco archeologico e Museo dell’era megalitica di Saint Martin de Corléans: 3, 8 milioni di euro;
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Castello di Saint Pierre: 4,94 milioni di euro;
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Castello di Issogne: 3,25 milioni di euro;
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Palazzo Roncas: 1,56 milioni di euro;
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Complesso industriale dell’ex AMIDERIA CHIOZZA sito in località La Fredda, comune di Ruda: 4,8 milioni di euro;
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Borgo medievale della città di Torino: 2 milioni di euro;
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Villa Mellano: 6 milioni di euro;
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Stireria di Collegno: 0,95 milioni di euro;
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Sacro Monte di Oropa – Comune di Biella: 0,8 milioni di euro;
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Museo regionale di scienze naturali – Comune di Torino: 2 milioni di euro;
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Casa del Genio – Comune di Fenestrelle (TO): 0,25 milioni di euro;
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L’articolazione finanziaria è pianificata come di seguito:
– 2 milioni di euro per l’anno 2020;
– 2 milioni di euro per l’anno 2021;
– 2 milioni di euro per l’anno 2022;
– 6 milioni di euro per l’anno 2023;
– 8 milioni di euro per l’anno 2024;
– 10,35 milioni di euro per l’anno 2025.
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La delibera n. 99/2017 ha approvato l’integrazione al Piano Operativo ambiente di competenza del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare assegnando risorse per 116,4 milioni di euro, così articolati:
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14 milioni di euro per l’anno 2018;
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3 milioni di euro per l’anno 2020;
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5 milioni di euro per l’anno 2021;
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7 milioni di euro per l’anno 2022;
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15 milioni di euro per l’anno 2023;
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30 milioni di euro per l’anno 2024;
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42,40 milioni di euro per l’anno 2025.
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La delibera n. 98/2017 ha approvato l’Addendum al Piano operativo Infrastrutture di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, assegnando risorse per 5.430,99 milioni di euro, così articolate:
- 86,56 milioni di euro per l’anno 2016;
- 0,5 milioni di euro per l’anno 2017;
- 19,78 milioni di euro per l’anno 2018;
- 1,35 milioni di euro per l’anno 2019;
- 30 milioni di euro per l’anno 2020;
- 120 milioni di euro per l’anno 2021;
- 400 milioni di euro per l’anno 2022;
- 000 milioni di euro per l’anno 2023;
- 600 milioni di euro per l’anno 2024;
- 172,8 milioni di euro per l’anno 2025.
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La delibera n. 95/2017 ha disposto un incremento della dotazione finanziaria del Patto per lo sviluppo della Regione Molise, come determinata dalla delibera n. 26/2016, prevedendo un’assegnazione integrativa di 44 milioni di euro così ripartita:
- 14 milioni di euro all’Area tematica “Ambiente e Territorio”;
- 30 milioni di euro all’Area tematica “Sviluppo economico e produttivo”.
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La delibera n. 94/2017ha assegnato 300 milioni di euro al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, secondo la seguente articolazione:
- 28 milioni di euro per l’anno 2014;
- 85,5 milioni di euro per l’anno 2015;
- 186,5 milioni di euro per l’anno 2016.
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La delibera n.93/2017 ha assegnato l’importo complessivo di 17,7 milioni di euro per il soddisfacimento delle finalità del Contratto istituzionale di sviluppo – CIS, relativo all’area di Taranto, di cui
- 12 milioni di euro assegnati al Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione;
- 5,7 milioni assegnati al Ministero della Difesa per il “Progetto di recupero e valorizzazione turistico-culturale dell’Arsenale militare di Taranto”.
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La delibera n. 76/2017 ha approvato il Piano operativo della Regione Emilia Romagna. Sono stati complessivamente assegnati 55 milioni di euro per l’attuazione di interventi strategici riguardanti le aree tematiche “Infrastrutture”, “Ambiente” e “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”. Nell’ambito delle risorse destinate alle infrastrutture, 3 milioni di euro sono riferiti a “Impianti e spazi sportivi” da destinare ad interventi che ricadono nel territorio della Città metropolitana di Bologna.
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La delibera n. 75/2017 ha approvato il Piano operativo della Città metropolitana di Bologna. Sono stati complessivamente assegnati 107 milioni di euro per l’attuazione di interventi strategici riguardanti le aree tematiche “Infrastrutture”, “Ambiente” e “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.
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Ladelibera n. 74/2017 a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020:
- ha assegnato 715,00 milioni di euro alla “Misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno (denominata “Resto al Sud”)”;
- ha preso atto: i) dell’utilizzo di complessivi 50 milioni di euro disposto dall’articolo 2, commi 1 e 2, del decreto legge n.91/2017 destinati a estendere la misura denominata “Resto al Sud” alle imprese agricole nelle regioni del Mezzogiorno; ii) della riduzione di complessivi 206,45 milioni di euro prevista dall’articolo 5 del decreto legge n.91/2017 per l’attuazione delle “Zone Economiche Speciali” (ZES), istituite dall’articolo 4 del medesimo decreto. Il riparto per annualità di detto importo è il seguente: 25 milioni di euro nel 2018; 31,25 milioni di euro nel 2019 e 150,2 milioni di euro nel 2020.
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La delibera n. 73/2017 ha assegnato 90 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 da destinare sino al completo assorbimento delle risorse, ai progetti presentati dai comuni che ricadono nelle regioni del Mezzogiorno, inseriti nel Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, come individuati dal DPCM 6 giugno 2017, collocati in graduatoria a partire dal numero 47.
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La delibera n. 72/2017 ha precisato l’assegnazione stabilita con la delibera n. 2/2017 (fino a un massimo di 798,17 milioni di euro), determinandone l’importo in 761,32 milioni di euro, di cui 603,90 milioni di euro al Mezzogiorno e 157,42 al Centro Nord. Le risorse del FSC sono destinate a finanziare la quota dei progetti inseriti nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie individuati dal DPCM 6 dicembre 2016, non coperta da altre fonti finanziarie. Il Programma, che vale complessivamente 2.061,32 milioni di euro da destinare a 120 progetti, è finanziato da tre diverse fonti finanziarie pari rispettivamente a 500 milioni di euro, 800 milioni di euro e 761,32 milioni di euro. La precisazione si è resa necessaria in quanto il DPCM 29 maggio 2017, con il quale è stato assegnato l’importo di 800 milioni di euro, si è perfezionato successivamente all’adozione della delibera CIPE n.2/2017.
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La delibera n. 71/2017 ha assegnato a valere sulle risorse FSC 2014-2020, 1,3 miliardi di euro nell’ambito del piano di investimenti previsti per l’attuazione della Strategia Banda Ultra Larga dalla delibera n.65/2015. Inoltre, nell’ambito dell’assegnazione di 2,2 miliardi di euro disposta dalla delibera n. 65/2015, ha rimodulato alcune finalità per un importo massimo di 577,5 milioni di euro. Infine, ha modificato il profilo temporale di impiego delle risorse definito dalla delibera n.65/2015.
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La delibera n. 50/2017 ha assegnato l’importo complessivo di 800 milioni di euro per assicurare il cofinanziamento nazionale delle risorse addizionali europee riconosciute all’Italia dalla Commissione Europea in esito all’adeguamento, connesso all’evoluzione del reddito nazionale lordo, del Quadro finanziario pluriennale. Tali risorse sono destinate alle seguenti priorità strategiche: iniziativa occupazione giovani; strategia nazionale di specializzazione intelligente; migrazione e marginalità sociale; SME Initiative (Iniziativa Piccole e Medie imprese); prevenzione dei rischi sismici e ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto nel 2016.
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La delibera n. 49/2017 ha assegnato, l’importo di 1 milione di euro alla Città di Mantova designata capitale italiana della cultura per l’anno 2016 e l’importo di 1 milione di euro alla Città di Pistoia designata capitale italiana della cultura per l’anno 2017.
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La delibera n. 48/2017 ha approvato il Piano operativo “Rafforzamento del Sistema dei Conti Pubblici Territoriali (CPT)”, di competenza dell’Agenzia per la Coesione Territoriale – Nucleo di verifica e controllo (NUVEC). Al sistema CPT che si occupa della ricostruzione dei conti consolidati dell’intero settore pubblico allargato a livello regionale, è stata assegnata una dotazione finanziaria di 16,8 milioni di euro.
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La delibera n.47/2017 ha assegnato la somma di euro 67.456.321 per il finanziamento della misura denominata “Voucher per la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese” localizzate nella macro-area territoriale del Centro-Nord. L’obiettivo della misura è favorire la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle PMI, al fine di migliorare l’efficienza aziendale e la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro attraverso l’acquisto di software/hardware/servizi informatici, l’introduzione di forme flessibili di lavoro e di uso degli strumenti tecnologici, la formazione qualificata del personale nel campo delle ICT. La delibera, inoltre, ha ripartito tra le regioni la sopraddetta assegnazione di euro 67.456.321 (Centro Nord), nonché la dotazione di euro 32.543.679 già destinata, per le stesse finalità, ai territori del Mezzogiorno con apposito decreto ministeriale adottato in data 7 luglio 2016.
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la delibera n. 5/2017 in applicazione dell’articolo 1, comma 605, della legge n. 232/2016 (legge di bilancio 2017) assegna in favore dell’Istituto italiano per gli studi storici e dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, con sede in Napoli, l’importo complessivo di 8 milioni di euro, per il periodo 2017-2020, nella misura di 1 milione di euro annuo per ciascuno dei due Istituti.
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la delibera n. 3/2017 ha ricostruito la dotazione finanziaria del Patto per lo sviluppo della Regione Campania – così come originariamente determinata dalla delibera 26/2016 per un ammontare complessivamente pari a 2.780,2 milioni di euro – provvedendo ad assegnare 590,986 milioni di euro alla Regione Campania, pari all’importo che la medesima Regione ha utilizzato per coprire i debiti del sistema di trasporto regionale su ferro, in attuazione dei commi 1 e 4 dell’articolo 11 del decreto legge n. 193/2016, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 225/2016.
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La delibera n. 2/2017, ad integrazione delle risorse del Fondo di cui all’art. 1, comma 140, della legge n. 232/2016, ha assegnato un importo complessivo fino ad un massimo di 798,17 milioni di euro in favore dei progetti inseriti nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie individuati dal DPCM 6 dicembre 2016.La quota di 798,17 milioni di euro è, in particolare, così ripartita: fino ad un massimo di 603,90 milioni di euro, a copertura integrale del fabbisogno finanziario residuo degli interventi delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo che appartengono alla macro-area del Mezzogiorno e che si siano collocati utilmente in graduatoria; per 194,27 milioni di euro, in favore di Città metropolitane e Comuni capoluogo del Centro Nord, fino a concorrenza di tale importo, secondo l’ordine di graduatoria e sempre per la parte corrispondente al fabbisogno finanziario non coperto della graduatoria medesima.
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la delibera n. 56/2016 ha destinato alla Regione Lazio, alla Regione Lombardia e alle Città metropolitane di Firenze, Milano, Genova e Venezia complessivi 1.882,25 milioni di euro, di cui 977,25 milioni di euro fanno parte delle assegnazioni disposte in favore dei Piani operativi Infrastrutture e Ambiente con le delibere n. 54 e 55 del 1 dicembre 2016 e 905 milioni di euro costituiscono nuova assegnazione. L’articolazione territoriale prevista dalla delibera è la seguente:
- Regione Lazio 723,55 milioni di euro
- Regione Lombardia 718,70 milioni di euro
- Città metropolitana di Milano 110 milioni di euro
- Città metropolitana di Firenze 110 milioni di euro
- Città metropolitana di Genova 110 milioni di euro
- Città metropolitana di Venezia 110 milioni di euro
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la delibera n. 55/2016 ha approvato, in applicazione dell’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e della delibera n. 25/2016, il Piano operativo Ambiente di competenza del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con una dotazione finanziaria di 1.900 milioni di euro.
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la delibera n. 54/2016 ha approvato, in applicazione dell’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e della delibera n. 25/2016, il Piano operativo Infrastrutture di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una dotazione finanziaria di 11.500 milioni di euro
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la delibera n. 53/2016ha approvato, in applicazione dell’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014(legge di stabilità 2015) e della delibera n. 25/2016, il Piano operativo Agricoltura di competenza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro.
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la delibera n. 52/2016 ha approvato, in applicazione dell’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e della delibera n. 25/2016, il Piano operativo Imprese e Competitività di competenza del Ministero dello sviluppo economico, con una dotazione finanziaria di 1.400 milioni di euro.
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la delibera n. 27/2016 ha assegnato – ai sensi dell’articolo 1, comma 804, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) – 7,5 milioni di euro in favore del Ministero dell’istruzione, università e ricerca (3,938 milioni di euro) e della Regione Lazio (3,562 milioni di euro) per il finanziamento del completamento di progetti inseriti nei Programmi operativi 2007/2013 di riferimento. Tale delibera comprende anche assegnazioni in favore di Programmi complementari, come meglio illustrato nella sezione “Programmi approvati dal CIPE” della pagina “Piano di azione e coesione” di questo sito web.
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la delibera n. 26/2016 ha destinato 13,412 miliardi di euro per interventi da realizzarsi nelle Regioni e nelle Città metropolitane del Mezzogiorno mediante appositi Accordi interistituzionali denominati “Patti per il Sud”.
La dotazione finanziaria di ciascun Patto è la seguente:
- Regione Abruzzo: 753,4 milioni di euro;
- Regione Basilicata: 565,2 milioni di euro;
- Regione Calabria: 1.198,7 milioni di euro;
- Città di Reggio Calabria: 133 milioni di euro;
- Regione Campania: 2.780,2 milioni di euro;
- Città di Napoli: 308 milioni di euro;
- Regione Molise: 378 milioni di euro;
- Regione Puglia: 2.071,5 milioni di euro;
- Città di Bari: 230 milioni di euro;
- Regione Sardegna: 1.509,6 milioni di euro;
- Città di Cagliari: 168 milioni di euro;
- Regione Siciliana: 2.320,4 milioni di euro;
- Città di Catania: 332 milioni di euro;
- Città di Messina: 332 milioni di euro;
- Città di Palermo: 332 milioni di euro.
Sono ammissibili a finanziamento interventi immediatamente attivabili, rientranti nelle aree tematiche individuate con la delibera n. 25/2016: 1) Infrastrutture; 2) Ambiente; 3) Sviluppo economico e produttivo; 4) Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali; 5) Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione; 6) Rafforzamento della PA. Possono essere finanziati anche fondi rotativi di progettazione relativi ad interventi con finalità di sviluppo nei medesimi settori.
- la delibera n. 25/2016 ha individuato le seguenti 6 aree tematiche ripartendo le risorse FSC disponibili – determinate in 38.716,10 milioni di euro, al netto delle pre-deduzioni operate in via legislativa nel 2014 e nel 2015:
Aree tematiche (milioni di euro) 1. Infrastrutture 21.422,86 2. Ambiente 7.505,95 3.a Sviluppo economico e produttivo 5.887,16 3.b Agricoltura 546,31 4. Turismo, cultura e valorizzazione risorse naturali 2.222,13 5. Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione 376,10 6. Rafforzamento PA 29,75 7. Fondo riserva non tematizzato 725,84 Totale 38.716,10 - La ripartizione delle risorse per macroaree territoriali (Mezzogiorno e Centro-Nord) segue la chiave di riparto 80%-20%, con applicazione di correttivi necessari per tenere conto di esigenze compensative di alcune Regioni.La delibera determina in 15.274,70 milioni di euro la dotazione residua (al netto delle assegnazioni intervenute in via legislativa o con delibere del CIPE) destinata ai Piani operativi da adottarsi ai sensi della lettera c) del comma 703. Di questi, 15.200,00 milioni di euro sono destinati a Piani operativi afferenti le aree tematiche, come riportato nella seguente Tabella:
Aree tematiche (milioni di euro) 1. Infrastrutture 11.500,00 2. Ambiente 1.900,00 3.a Sviluppo economico e produttivo 1.400,00 3.b Agricoltura 400,00 - La delibera individua inoltre i principi/criteri di funzionamento e di utilizzo delle risorse. In particolare: indica gli elementi che dovranno essere contenuti nei Piani operativi che saranno definiti, nell’ambito delle aree tematiche, dalla Cabina di regia di cui al DPCM 25 febbraio 2016e presentati dall’Autorità politica per la coesione; disciplina le fasi di attuazione, sorveglianza, monitoraggio, pubblicità/informazione degli interventi, nonché i sistemi di gestione e controllo e le attività di verifica; individua nella data del 31 dicembre 2019 il termine ultimo per l’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV), prevedendo la revoca delle risorse assegnate agli interventi per i quali la relativa OGV non sia conseguita entro tale termine; disciplina le eventuali modifiche dei Piani (riprogrammazioni) e varianti in corso d’opera; indica l’articolazione – mediante anticipazioni, pagamenti intermedi e saldi – dei trasferimenti di risorse e individua i criteri di ammissibilità delle spese.
- La ripartizione delle risorse per macroaree territoriali (Mezzogiorno e Centro-Nord) segue la chiave di riparto 80%-20%, con applicazione di correttivi necessari per tenere conto di esigenze compensative di alcune Regioni.La delibera determina in 15.274,70 milioni di euro la dotazione residua (al netto delle assegnazioni intervenute in via legislativa o con delibere del CIPE) destinata ai Piani operativi da adottarsi ai sensi della lettera c) del comma 703. Di questi, 15.200,00 milioni di euro sono destinati a Piani operativi afferenti le aree tematiche, come riportato nella seguente Tabella:
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la delibera n. 9/2016 ha disposto l’assegnazione definitiva in favore dell’Istituto italiano per gli studi storici e all’Istituto italiano per gli studi filosofici, con sede in Napoli, di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016 (un milione annuo per ciascun Istituto), già programmaticamente assegnati dalla delibera n. 34/2014in applicazione dell’articolo 1, commi 6 e 43, della legge n.147/2013 (legge di stabilità 2014);
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la delibera n. 5/2016 ha assegnato all’Autorità Portuale di Livorno 50 milioni di euro per il finanziamento di quota parte del costo degli interventi previsti a carico della finanza pubblica, relativi alla realizzazione della Darsena Europa, nell’ambito dell’ Accordo di Programma per il rilancio competitivo dell’area costiera livornese sottoscritto l’8 maggio 2015;
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la delibera n. 4/2016 ha assegnato 40 milioni di euro per garantire l’avvio immediato dell’esame delle istruttorie concernenti le misure agevolative in favore dell’autoimpiego, strumento che ha registrato risultati significativi su tutto il territorio nazionale, soprattutto in relazione alla capacità di fornire risposte occupazionali rapide in particolare per le categorie dei così detti “lavoratori svantaggiati”. La delibera ha previsto che l’erogazione delle risorse assegnate avvenga in favore della società Invitalia;
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la delibera n. 3/2016 ha assegnato 1 miliardo di euro al Piano stralcio “Cultura e turismo”, presentato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT), il cui obiettivo strategico è il potenziamento dell’offerta culturale e dei sistemi di fruizione turistica, attraverso il rafforzamento e la riqualificazione del sistema delle infrastrutture culturali mediante interventi diretti alla tutela, valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale, materiale ed immateriale, ed al consolidamento e/o realizzazione dei sistemi territoriali turistico-culturali. In particolare, l’assegnazione è ripartita tra i seguenti tre macroaggregati, rispettivamente:
– sistema museale italiano, per complessivi 645 milioni di euro;– sistemi territoriali turistico-culturali (cammini, percorsi, aree vaste), per complessivi 185 milioni di euro;– interventi di completamento particolarmente significativi e nuovi interventi, cui è destinata una riserva di 170 milioni di euro, tutti da individuare con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Nell’ambito di tale riserva, 150 milioni di euro sono stati destinati a favore di interventi, non superiori a 10 milioni di euro, afferenti al progetto di recupero di luoghi culturali dimenticati, denominato “Bellezz@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”; - la delibera n. 1/2016 ha approvato il Piano stralcio “Ricerca e innovazione 2015-2017”, del valore di 500 milioni di euro, nell’ambito del Programma nazionale per la ricerca (PNR) di cui al decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, articoli 1 e 2. In particolare l’assegnazione è stata ripartita tra le azioni relative alle seguenti linee di rilevanza strategica, che rappresentano 3 dei 6 pilastri in cui si articola il PNR:
- Programma nazionale infrastrutture per la ricerca (PNIR), con assegnazione dell’importo complessivo di 150 milioni di euro alle infrastrutture di ricerca (IR);
- Capitale umano, con una assegnazione complessiva di 145 milioni di euro;
- Cooperazione pubblico-privata e ricerca industriale, con una assegnazione complessiva di 205 milioni di euro;
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la delibera n. 102/2015 ha disposto l’assegnazione complessiva di 3.999.755,24 euro per il finanziamento dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione della sede storica del Palazzo di Giustizia di Lecco. Per 467.755,24 euro la copertura è posta a valere sulla residua disponibilità dello stanziamento di 30 milioni di euro previsto dall’articolo 1, comma 181, della legge di stabilità 2014, mentre per l’importo di 3.532.000 euro la copertura è posta a carico delle disponibilità derivanti dalle sanzioni applicate alle Regioni meridionali sulle assegnazioni FSC 2007-2013 per il mancato rispetto dei termini per l’assunzione di OGV di cui alla delibera n. 21/2014 e alle successive delibere di verifica ulteriore del rispetto di tali termini;
- la delibera n. 100/2015 ha assegnato l’importo di 38,693 milioni di euro per la realizzazione del Piano stralcio di interventi di immediata attivazione per l’Area di Taranto, di cui:
- euro 37,193 milioni per la realizzazione del progetto “Interventi di recupero infrastrutturale e adeguamento impianti Arsenale Militare” a titolarità del Ministero della Difesa;
- euro 1,5 milioni per la realizzazione, a titolarità di INVITALIA spa, del concorso di idee finalizzato alla definizione della strategia di sviluppo per la Città Vecchia di Taranto; per la realizzazione di uno studio di fattibilità finalizzato a verificare le opzioni di valorizzazione culturale e turistica dell’Arsenale militare marittimo di Taranto, nonché per la realizzazione di azioni volte ad accelerare la predisposizione dei successivi livelli di progettazione funzionali all’avvio degli interventi
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la delibera n. 98/2015 ha assegnato 11,050 milioni di euro per la realizzazione nella Regione Toscana del Programma, denominato “Sensi contemporanei – Lo sviluppo dell’industria audiovisiva”. Il Ministero per i beni e le attività culturali (MIBACT) provvederà, attraverso la stipula di Accordo di Programma Quadro, a rendere disponibili tali risorse alla Regione le suddette risorse.
- la delibera n. 97/2015 ha assegnato l’importo complessivo di 1 milione di euro in favore delle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena, assegnatarie del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2015.A ciascuna delle 5 Città sopraindicate è in particolare assegnato l’importo di 200.000 euro per il finanziamento di programmi di eventi ed iniziative culturali a valenza nazionale e/o internazionale, di alto rilievo culturale, scientifico, artistico e storico proposti da ciascuna Città al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT), che contribuisce al cofinanziamento di tali iniziative con risorse a carico del proprio bilancio, nella misura di 800 mila euro per ciascuna Città, per un ammontare complessivo di 4 milioni di euro.
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ladelibera n. 73/2015 ha assegnato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) un importo di 60 milioni di euro per il finanziamento di interventi per il ripristino della funzionalità e del decoro degli edifici adibiti a istituzioni scolastiche nel secondo semestre 2015 e nel primo trimestre 2016. Di tale assegnazione, il decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2015 (“Disposizioni urgenti in materia economico-sociale e per interventi urgenti sul territorio”) ha disposto l’immediato utilizzo al fine di assicurare una celere prosecuzione degli interventi relativi al piano straordinario “Scuole belle” , autorizzando peraltro la spesa di ulteriori 50 milioni di euro per l’anno 2015, con copertura a carico del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione.
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la delibera n. 72/2015 ha disposto l’assegnazione definitiva di un importo di 26,532 milioni di euro per il completamento della Cittadella giudiziaria di Salerno, confermando l’assegnazione programmatica già disposta per la stessa finalità dalla delibera n. 12/2014, in applicazione dell’articolo 1, comma 181, della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014);
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la delibera n. 66/2015 ha destinato un importo di 25 milioni di euro, per il periodo 2015-2017, per la messa in sicurezza del sito di interesse nazionale (SIN) di Brindisi;
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la delibera n. 65/2015, come modificata dalla delibera n. 6/2016, ha assegnato risorse per complessivi 2.200,00 milioni di euro per la realizzazione del piano di investimenti per la diffusione della Banda Ultra Larga, ai fini dell’attivazione della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga approvata dal Consiglio dei Ministri in data 3 marzo 2015;
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la delibera n. 39/2015 ha assegnato, in applicazione dell’articolo 1, comma 319, della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), 20 milioni di euro, per il triennio 2014-2020, al Comune di Lampedusa e Linosa per il finanziamento del Piano di interventi per l’Isola di Lampedusa, concernente il miglioramento dell’efficienza della rete idrica, la riqualificazione urbanistica ed il potenziamento e ammodernamento dell’edilizia scolastica;
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la delibera n. 33/2015 ha destinato risorse per complessivi 250 milioni di euro, per il periodo 2015-2018, per il finanziamento dello strumento agevolativo “Contratti di sviluppo” di competenza del Ministero dello sviluppo economico (MISE), di cui all’articolo 43 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112;
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la delibera n. 32/2015 ha assegnato al Ministero dell’ambiente, del territorio e del mare (MATTM) risorse per complessivi 550 milioni di euro per il periodo 2015-2019, di cui 450 milioni di euro destinati al finanziamento del Piano stralcio di interventi prioritari contrasto e mitigazione rischio idrogeologico e 100 milioni di euro per il finanziamento di attività di progettazione a sostegno del complessivo Piano nazionale degli interventi per il periodo 2015-2020;
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la delibera n. 7/2015 ha assegnato 3 milioni di euro per il completamento del nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, in applicazione dell’articolo 1, comma 181, della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014);
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la delibera n. 5/2015 ha assegnato al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), in applicazione dell’articolo 1, comma 319, della legge n.147/2013 (legge di stabilità 2014), complessivi 140 milioni di euro per la concessione ai Comuni e loro Consorzi, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, di contributi settennali in conto capitale (20 milioni di euro annui, per il periodo 2014-2020) per il completamento del Programma di metanizzazione nel Mezzogiorno, di cui all’articolo 11 della legge 28 novembre 1980 n. 784, e successive modifiche ed integrazioni. La delibera contiene anche una griglia parametrica dei criteri per l’accesso ai contributi da parte dei Comuni e dei loro consorzi, con un minimo del 45% e fino ad un massimo del 50% della spesa preventivata per la realizzazione delle opere di distribuzione urbana e territoriale del gas metano;
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la delibera n. 47/2014 ha assegnato alla Regione Toscana, per l’anno 2015, un importo di 50 milioni di euro per la riconversione e la riqualificazione del polo industriale di Piombino, nell’ambito dell’Accordo di programma di messa in sicurezza del relativo sito di interesse nazionale (SIN), sottoscritto in data 24 aprile 2014;
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la delibera n. 40/2014 ha assegnato alla Regione Friuli Venezia Giulia, per l’anno 2015, un importo di 15,4 milioni di euro per la riconversione e la riqualificazione dell’area industriale di Trieste, nell’ambito dell’Accordo di programma di messa in sicurezza del relativo sito di interesse nazionale (SIN) sottoscritto in data 30 gennaio 2014;
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la delibera n. 34/2014, in applicazione dell’articolo 1, commi 6 e 43, della legge n.147/2013 (legge di stabilità 2014), ha disposto l’assegnazione a favore dell’Istituto italiano per gli studi storici e all’Istituto italiano per gli studi filosofici, con sede in Napoli, di un importo complessivo di 6 milioni di euro, di cui 2 milioni per l’anno 2014 (assegnazione definitiva di 1 milione di euro a ciascuno dei due Istituti) e 4 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016 (assegnazione programmatica di un milione di euro annuo per ciascuno dei due Istituti).