Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) è, congiuntamente ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea . Il FSC ha la sua origine nei Fondi per le aree sottoutilizzate (FAS), istituiti con la legge finanziaria per il 2003 (legge 27 dicembre 2002, n. 289 – articoli 60 e 61) , presso il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero delle attività produttive. Allora, con la legge 30 luglio 2010, n. 122 (articolo 7, commi 26 e 27) la gestione del Fondo è stata attribuita al Presidente del Consiglio dei Ministri, che si avvale del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione, oggi istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Dipartimento per le politiche di coesione (DPCOE) in applicazione del DPCM 15 dicembre 2014.
Con il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, il FAS ha assunto la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) ed è stato finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. Il FSC ha carattere pluriennale in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, garantendo l’unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi comunitari. In particolare, l’intervento del Fondo è finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale.
L’articolo 61 della legge n. 289/2002 annota che il FSC deve essere ripartito con apposite delibere del CIPE, sottoposte al controllo preventivo della Corte dei conti.
Il CIPE, oggi modificato in Comitato interministeriale per la programmazione economica Sviluppo Sostenibile (CIPESS), svolge funzioni di coordinamento in materia di programmazione e di programmazione politica economica nazionale, nonché di coordinamento della politica economica nazionale con le politiche comunitarie (decreto legislativo n. 430/1997). Il CIPESS è chiamato a definire le linee di sviluppo politico economico ed internazionale in ambito nazionale, comunitario individuando gli indirizzi e gli obiettivi prioritari di sviluppo economico e sociale, delineando le linee di sviluppo necessarie per il conseguimento degli obiettivi prefissati.
Il FSC nel periodo di programmazione 2021-2027 FSC 2021-2027: Riferimenti normativi FSC 2021-2027: Elenco delibere CIPESS FSC 2021-2027: Riferimenti normativi FSC 2021-2027: Elenco delibere CIPESS La Delibera CIPESS n. 35/2022 ha disposto l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027, di circa 1,6 miliardi di euro a favore del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. L’assegnazione, disposta ai sensi dell’articolo 1, comma 178, lettera d), della legge n. 178 del 2022, è finalizzata a fronteggiare l’aumento eccezionale dei prezzi, con riferimento agli interventi infrastrutturali di cui alla delibera CIPESS n. 1 del 2022. Viene, inoltre, aggiornato il termine per l’acquisizione delle obbligazioni giuridicamente rilevanti (OGV) al 31 dicembre 2023, al fine di allineare la scadenza del 4 dicembre 2023 prevista dalla delibera CIPESS n. 1 del 2022 alle scadenze del monitoraggio. Le risorse in argomento, unitamente a quelle di cui alla delibera CIPESS n. 1 del 2022, confluiranno, una volta adottato, nel Piano sviluppo e coesione, programmazione 2021-2027, del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono. La Delibera CIPESS n. 34/2022 ha disposto, in applicazione dell’articolo 5, comma 2, del decreto-legge n. 91 del 2017, così come modificato dall’articolo 37, comma 2, del decreto-legge n. 36 del 2022, l’assegnazione dell’importo di 250 milioni di euro in favore del Ministero dello Sviluppo economico, nell’ambito delle disponibilità FSC 2021-2027. Tali risorse sono state destinate al rafforzamento della struttura produttiva delle Zone economiche speciali (ZES), istituite alla data di adozione della presente delibera, mediante lo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo. In particolare, l’importo assegnato dalla presente delibera avrà come specifica destinazione il finanziamento addizionale delle iniziative imprenditoriali nelle ZES. È inoltre previsto che le risorse in argomento confluiscano, una volta adottato, nel Piano sviluppo e coesione, programmazione 2021-2027, del Ministero dello sviluppo economico, con assoggettamento alla relativa disciplina. La Delibera CIPESS n. 7/2022 dispone l’assegnazione dell’importo di 2 miliardi di euro, nell’ambito delle disponibilità FSC 2021-2027, in favore del Ministero dello Sviluppo economico per il finanziamento dei Contratti di sviluppo – strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di sviluppo strategici ed innovativi di grandi dimensioni – secondo il seguente profilo temporale: L’assegnazione è disposta ai sensi dell’articolo 1, comma 178, lettera d), della legge 30 dicembre 2020, n. 178, che prevede la possibilità che le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, nelle more della definizione dei Piani di sviluppo e coesione per il periodo di programmazione 2021-2027, possano essere assegnate “per la realizzazione di interventi di immediato avvio dei lavori o il completamento di interventi in corso, così come risultanti dai sistemi informativi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, fermi restando i requisiti di addizionalità e di ammissibilità della spesa a decorrere dal 1° gennaio 2021, nel limite degli stanziamenti iscritti in bilancio.”. La Delibera CIPESS n. 2/2022 dispone l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di 199.473.707,29 euro per il finanziamento del Contratto istituzionale di Sviluppo (CIS) «Dalla Terra dei fuochi al giardino d’Europa», al fine di favorire la rapida realizzazione di progetti e di investimenti volti a rilanciare i territori interessati e promuovere interventi strategici per lo sviluppo del Paese, destinati alla copertura finanziaria di n. 67 interventi di priorità alta, elencati nella tabella allegata alla delibera, con il seguente profilo finanziario: La Delibera CIPESS n. 1/2022 dispone l’assegnazione, a titolo di anticipazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027, al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ai sensi dell’art. 1, comma 178, lettere d) ed f), della legge n. 178 del 2020, dell’importo complessivo di 4.680,085 milioni di euro per il finanziamento di interventi bandiera e locali relativi essenzialmente a progetti infrastrutturali per la mobilità sostenibile e, in particolare, relativi a rete stradale, primaria e secondaria, rete ferroviaria e opere di interesse regionale, nel rispetto del criterio normativo di riparto percentuale dell’80 per cento al Mezzogiorno e del 20 per cento al Centro-Nord, di cui: Gli interventi confluiscono, una volta adottato, nel Piano di sviluppo e coesione, programmazione 2021-2027, a titolarità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono. La delibera n. 79 del 2021, in applicazione dell’articolo 1, comma 178, della legge n. 178 del 2020 e nelle -more della definizione dei Piani di sviluppo e coesione per il periodo di programmazione 2021-2027, dispone l’assegnazione in favore di Regioni e Province Autonome dell’importo complessivo di 2.606,81 milioni di euro, di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, di cui 45,01 milioni di euro nell’ambito delle attuali disponibilità FSC 2014-2020 e 2.561,80 milioni di euro nell’ambito delle disponibilità FSC 2021-2027 come di seguito indicato: La quota parte dell’assegnazione costituita da risorse FSC 2014-2020 per le regioni Calabria e Sicilia è la seguente: – Calabria 44,38 milioni di euro; – Sicilia 0,63 milioni di euro. Le risorse FSC 2014-2020 confluiranno nella specifica sezione speciale dei Piani di sviluppo e coesione (PSC) dei singoli enti assegnatari. Le risorse FSC 2021-2027, ai sensi dell’articolo 1, comma 178, lettera d), della legge n. 178 del 2020, confluiranno nei PSC 2021-2027 in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono.
Gli interventi confluiranno, una volta adottato, nel Piano di sviluppo e coesione programmazione 2021-2027 del Ministero dell’università e della ricerca, in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono.
Il FSC nel periodo di programmazione 2014-2020 FSC 2014-2020: Elenco delibere CIPE/CIPESS FSC 2014-2020: Elenco delibere CIPE/CIPESS La delibera CIPESS n. 48 del 2022 ha approvato, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, la ricognizione degli interventi rientranti nell’ambito di applicazione dell’articolo 56, comma 3, del decreto legge n. 50 del 2022, individuando: Per ciascun intervento di quelli di cui ai punti 1. e 2. sono indicati gli obiettivi iniziali, intermedi e finali. Ai sensi della normativa sopra citata, risulteranno quindi definanziati gli interventi diversi da quelli di cui sopra per i quali non intervengano: Inoltre, la delibera prevede che, fermo restando quanto previsto dall’articolo 56, comma 2, secondo periodo, del citato decreto-legge n. 50 del 2022, secondo il quale “con una o più delibere da adottare entro novanta giorni dalla scadenza del termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, di cui all’articolo 44, commi 7, lettera b), e 7-bis del predetto decreto-legge n. 34 del 2019 il CIPESS accerta il valore degli interventi definanziati e provvede all’imputazione dell’eventuale fabbisogno residuo a valere sulle risorse disponibili della programmazione 2014-2020, con le richiamate delibere è altresì disposto: La delibera CIPESS n. 47/2022 approva il trasferimento di risorse pari a 200 milioni di euro – finalizzate all’istituzione del Fondo Nazionale per il reddito energetico in conseguenza della riorganizzazione dei Ministeri disposta dall’art. 10 del D.L. n.22/2021 – dal Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, approvata con la delibera CIPESS n. 46/2022, al Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, la cui dotazione finanziaria è incrementata da euro 3.547.203.024,60 a euro 3.747.203.024,60. La delibera CIPESS n. 46/2022 approva la riduzione di risorse, per complessivi 200 milioni di euro, della dotazione finanziaria del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che viene ridotta da 5.926,18 milioni di euro a 5.726,18 milioni di euro. Detta riduzione comporta nello specifico il trasferimento di 200 milioni di euro relativi al “Fondo nazionale reddito energetico” al Piano di sviluppo e coesione del MASE (ex MiTE), a sua volta approvato con la delibera CIPESS n. 47/2022 in conseguenza della riorganizzazione dei Ministeri disposta dall’art. 10 del D.L. n.22/2021. La delibera CIPESS n. 45/2022 riprogramma il Piano di sviluppo e coesione del Ministero della cultura (MIC), la cui dotazione finanziaria complessiva viene ridotta da 1.690,57 milioni di euro a 1.590,57 milioni di euro. Tale riduzione è operata in applicazione dell’articolo 178, comma 3, del decreto-legge n. 34 del 2020, che prevedeva apposita delibera CIPESS che disponesse la riduzione del suddetto Piano per il finanziamento pari a un importo di 100 milioni di euro del Fondo per il Turismo. La delibera CIPESS n. 32/2022 ha disposto l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di circa 1 milione di euro per il finanziamento, nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Dalla Terra dei fuochi al giardino d’Europa”, dell’intervento “Progetto di Videosorveglianza” del comune di Caivano. La delibera CIPESS n. 30/2022 ha disposto l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di circa 227 milioni di euro per il finanziamento del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Calabria – Svelare Bellezza”. L’assegnazione è destinata alla copertura finanziaria di 110 interventi, a priorità alta e meritevoli di immediato finanziamento. La delibera CIPESS n. 29/2022 ha disposto l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di circa 214 milioni di euro per il finanziamento del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Vesuvio-Pompei-Napoli”. L’assegnazione è destinata alla copertura finanziaria di 31 interventi, a priorità alta e meritevoli di immediato finanziamento, volti a rilanciare i territori. La delibera n. 9/2022 dispone che il Piano sviluppo e coesione del Ministero dello sviluppo economico sia ridotto per un valore complessivo di circa 1,2 miliardi di euro relativi al Piano Banda Ultra Larga. Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2021 ha destinato, infatti, il suddetto importo all’attuazione dei progetti in essere della linea di intervento M1C2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo”, linea di investimento 3 reti ultraveloci (banda-ultra larga e 5G) del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) attribuendone la titolarità alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. Il Piano sviluppo e coesione del Ministero dello sviluppo economico, conseguentemente, è passato da complessivi 7.138,68 milioni di euro a 5.926,18 milioni di euro a valere sul Fondo sviluppo e coesione di provenienza contabile 2014-2020. La delibera n. 85 del 2021 ha disposto la rimodulazione delle risorse FSC 2014-2020 assegnate al Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) per l’area di Taranto attraverso il definanziamento dell’intervento “Acquario green di Taranto” di cui alla delibera n. 80 del 2020, per un valore complessivo di 40,58 milioni di euro, e la conseguente destinazione delle corrispondenti risorse in favore dei seguenti interventi inclusi nel medesimo CIS: La delibera n. 83 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Catania, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, per un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Catania si compone di 70,40 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata, nonché di 264,60 milioni di euro di risorse per interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La delibera n. 82 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Palermo, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, per un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore complessivo di 335,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Palermo si compone di 288,10 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 46,90 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La delibera n. 81 del 2021 ha approvato, su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Piano sviluppo e coesione della Città metropolitana di Reggio Calabria, ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, per un valore complessivo di 136,00 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione, di provenienza contabile 2014-2020. Il PSC, in prima approvazione, è articolato in una sezione ordinaria, avente un valore complessivo di 136,00 milioni di euro, e di due sezioni speciali. In particolare, la sezione ordinaria del PSC della Città metropolitana di Reggio Calabria si compone di 90,10 milioni di euro per gli interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata e di 45,90 milioni di euro per gli interventi che, pur non rientrando nella suddetta casistica, sono stati valutati favorevolmente da parte del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per la coesione territoriale. La delibera n. 80 del 2021 dispone nell’ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, in coerenza con l’analoga scadenza prevista, per gli interventi confluiti nei Piani sviluppo e coesione dall’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, la proroga al 31 dicembre 2022 del termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti relative agli interventi di cui alla delibera CIPE n. 73 del 2017. Contestualmente viene fissato il termine del 31 marzo 2022 per la sottoscrizione delle convenzioni tra il Capo del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri e i comuni che ricadono nelle regioni del Mezzogiorno, per gli interventi a valere su risorse FSC. I comuni sono tenuti a fornire il CUP degli interventi, laddove previsto dalla normativa vigente, antecedentemente alla sottoscrizione delle convenzioni. La delibera n. 79 del 2021, in applicazione dell’articolo 1, comma 178, della legge n. 178 del 2020 e nelle more della definizione dei Piani di sviluppo e coesione per il periodo di programmazione 2021-2027, dispone l’assegnazione in favore di Regioni e Province Autonome dell’importo complessivo di 2.606,81 milioni di euro, di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, di cui 45,01 milioni di euro nell’ambito delle attuali disponibilità FSC 2014-2020 e 2.561,80 milioni di euro nell’ambito delle disponibilità FSC 2021-2027 come di seguito indicato. Annualità 2014 – 2020 2021 – 2027 Totale 2020 (residui) 45,01 – 45,01 2021 – – – 2022 – 1.000,00 1.000,00 2023 – 100,00 100,00 2024 – 800,00 800,00 2025 – 653,00 653,00 2026 – 8,80 8,80 2027 – – – Totale 45,01 2.561,80 2.606,81 La quota parte dell’assegnazione costituita da risorse FSC 2014-2020 per le regioni Calabria e Sicilia è la seguente: – Calabria 44,38 milioni di euro; – Sicilia 0,63 milioni di euro. Le risorse FSC 2014-2020 confluiranno nella specifica sezione speciale dei Piani di sviluppo e coesione (PSC) dei singoli enti assegnatari. Le risorse FSC 2021-2027, ai sensi dell’articolo 1, comma 178, lettera d), della legge n. 178 del 2020, confluiranno nei PSC 2021-2027 in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono. La delibera CIPE n. 59 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Marche il 18 settembre 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 29,08 milioni di euro alla Regione Marche e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 8,4 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto, ai sensi dell’articolo 241 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34, di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 37,50 milioni di euro. La delibera ha inoltre previsto, in applicazione dell’articolo 242, commi 2 e 5, del citato decreto-legge n. 34 del 2020 che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 12,35 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione. La delibera CIPE n. 51 del 2020 ha disposto, a valere sulle risorse FSC 2014-2020, l’assegnazione di 79,2 milioni di euro, per la realizzazione del progetto «Ampliamento della Stazione navale in Mar Grande» e, in particolare, per l’ampliamento del Molo Rotundi e la riqualificazione dell’area Chiapparo. Tale assegnazione è correlata a un intervento complessivo più ampio il cui costo è stimabile in circa 203 milioni di euro. L’ampliamento della stazione navale in Mar Grande si colloca all’interno di un’operazione che prevede anche la valorizzazione della stazione Torpediniere situata nel Mar Piccolo. A valle delle operazioni di dismissione dell’ex Stazione Torpediniere da parte della Marina Militare, che andrà a concentrare la sua operatività nella Base Navale in Mar Grande, sarà infatti possibile recuperare a beneficio della città di Taranto le sponde del Mar Piccolo. La delibera n. 49 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione autonoma della Valle d’Aosta il 27 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 18,80 milioni di euro alla Regione autonoma della Valle d’Aosta. In tal modo, la Regione Valle d’Aosta ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 18,80 milioni di euro. La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020,articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione autonoma fino a un importo massimo di 5,70 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione; La delibera n. 48 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Umbria il 21 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 97,87 milioni di euro alla Regione Umbria e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 0,73 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 241 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 98,60 milioni di euro; La delibera n. 46 del 2020 ha rideterminato in 1.645,35 milioni di euro la dotazione complessiva di risorse FSC 2014-2020 del Piano operativo «Cultura e turismo» di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, approvato dal CIPE con le delibere n. 3 del 2016, n. 100 del 2017, n. 10 del 2018 e n. 31 del 2018. Ciò in esito a due riduzioni operate in via legislativa: la prima riduzione, disposta dall’articolo 1, comma 366, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, era stata già recepita dalla delibera CIPE n. 8 del 2020 (per 75 milioni di euro); la seconda riduzione è stata recepita dalla delibera n. 46 del 2020 (50 milioni di euro) in applicazione del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18. In considerazione del nuovo valore complessivo del Piano, la delibera n. 46 del 2020 ne ridetermina anche i profili finanziari annuali; La delibera n. 45 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Provincia autonoma di Bolzano il 15 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 38,60 milioni di euro alla Provincia autonoma di Bolzano e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 1,40 milioni di euro. In tal modo, la Provincia autonoma ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondo SIE FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 40,00 milioni di euro. La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Provincia autonoma fino a un importo massimo di 40,00 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione; La delibera n. 44 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Liguria il 13 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 60,92 milioni di euro alla Regione Liguria e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 30,00 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 90,92 milioni di euro. La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 33,00 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione; La delibera n. 43 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Emilia Romagna il 16 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 249,10 milioni di euro alla Regione Emilia Romagna e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 0,90 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 241 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 250,00 milioni di euro; La delibera n. 42 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Lombardia il 16 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 345,70 milioni di euro alla Regione Lombardia e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34per un importo di 16,30 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 362,00 milioni di euro. La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 362,00 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione; La delibera n. 41 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Piemonte il 15 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 222,33 milioni di euro alla Regione Piemonte e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34per un importo di 122,84 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 345,17 milioni di euro. La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 333,61 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione; La delibera n. 40 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Toscana il 10 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 250,73 milioni di euro alla Regione Toscana e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 14,00 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 241, – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 264,73 milioni di euro; La delibera n. 39 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Veneto il 10 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 247,80 milioni di euro alla Regione Veneto e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34per un importo di 5,90 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 253,70 milioni di euro. La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione fino a un importo massimo di 67,00 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione; La delibera n. 38 del 2020, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Regione Lazio il 2 luglio 2020, ha disposto la nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo di 585,14 milioni di euro alla Regione Lazio e ha preso atto della riprogrammazione di risorse FSC ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 per un importo di 61,04 milioni di euro. In tal modo, la Regione ha ottenuto copertura per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza per un importo complessivo di 646,18 milioni di euro. La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Regione per un importo fino a 333,61 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione; La delibera n. 37 del 2020 ha disposto l’assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo di 51,00 milioni di euro alla Provincia Autonoma di Trento, in attuazione dell’Accordo sottoscritto tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e la Provincia Autonoma di Trento il 2 luglio 2020. Con tale assegnazione, la Provincia autonoma di Trento ha ottenuto compensazione per l’impegno da essa assunto – ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020 articoli 241 e 242 – di fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da Covid-19, attraverso la riprogrammazione delle risorse europee (Fondi SIE FESR e FSE) di sua competenza e in assenza di risorse FSC riprogrammabili ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34. La delibera in oggetto ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che, nel momento in cui le spese a carico dello Stato (anticipate e sostenute dalla Provincia autonoma per un importo di 22 milioni di euro) saranno rimborsate dall’Unione europea, le corrispondenti risorse FSC 2014-2020 assegnate tornino nelle disponibilità dello stesso Fondo per lo sviluppo e la coesione; La delibera n. 36 del 2020 ha disposto l’assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo di 728,40 milioni di euro all’Agenzia della coesione territoriale, in attuazione del protocollo d’intesa interministeriale sottoscritto il 10 luglio 2020 tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e i Ministri titolari di Programmi operativi nazionali. In particolare, con tale assegnazione, non avendo l’Agenzia per la coesione territoriale risorse FSC riprogrammabili ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44, si è provveduto a dare copertura agli interventi del Programma Operativo Nazionale (PON) “Città Metropolitane” 2014-2020 per un importo pari a 283,40 milioni di euro e a quelli del Programma operativo nazionale (PON) “Governance e capacità istituzionale” 2014-2020 per un importo pari a 445,00 milioni euro sostituiti dagli interventi a carattere emergenziale. La delibera n. 36 del 2020 ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che le risorse assegnate tornino nelle disponibilità del Fondo di Sviluppo e Coesione una volta che saranno disponibili nel programma le risorse rimborsate dall’Unione europea. La delibera n. 35 del 2020 ha disposto l’assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo di 65,00 milioni di euro al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in attuazione del protocollo d’intesa interministeriale sottoscritto il 10 luglio 2020 tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e i Ministri titolari di Programmi Operativi Nazionali. In particolare, con tale assegnazione, non avendo il Ministero del lavoro e delle politiche sociali risorse FSC riprogrammabili ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44, si è provveduto a dare copertura – agli interventi del Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione” 2014-2020 sostituiti dagli interventi a carattere emergenziale. La delibera n. 35 del 2020 ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che le risorse assegnate tornino nelle disponibilità del Fondo di Sviluppo e Coesione una volta che saranno disponibili nel programma le risorse rimborsate dall’Unione europea. La delibera n. 34 del 2020 ha disposto una nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per un importo complessivo di 508,77 milioni di euro al Ministero dell’università e della ricerca, in attuazione del protocollo d’intesa interministeriale sottoscritto il 10 luglio 2020 tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e i Ministri titolari di Programmi Operativi Nazionali. In particolare, con tale assegnazione, preso atto che il Ministero dell’università e della ricerca ha riprogrammato risorse FSC per complessivi 14,20 milioni di euro ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44 si è provveduto a dare copertura agli interventi del Programma Operativo Nazionale (PON) “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 sostituiti dagli interventi a carattere emergenziale. La delibera n. 34 del 2020 ha inoltre previsto, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articolo 242, commi 2 e 5, che le risorse assegnate tornino nelle disponibilità del Fondo di Sviluppo e Coesione una volta che saranno disponibili nel programma le risorse rimborsate dall’Unione europea. La delibera n. 33 del 2020 ha disposto la rimodulazione dei profili finanziari annuali delle assegnazioni FSC 2014-2020 concernenti: il Piano Banda ultra larga (BUL), di cui alle delibere n. 65 del 2015, n. 6 del 2016, n. 71 del 2017 e n. 83 del 2018; i Piani a carattere territoriale relativi al Mezzogiorno (cosiddetti “Patti per il sud”), di cui alle delibere n. 26 del 2016 e n. 6 del 2020. In sostanza – ferme restando le dotazioni complessive – è stato disposto lo spostamento in avanti del profilo temporale annuale delle assegnazioni già avvenute. L’operazione è stata motivata dall’esigenza di rendere coerente il profilo finanziario del FSC 2014-2020 alla tempistica degli interventi di contrasto all’emergenza Covid-19, particolarmente concentrata negli anni 2020 e 2021. L’operazione ha infatti reso disponibili profili di competenza per le annualità 2020 e 2021 – rispettivamente per 1.100,00 milioni di euro e per 1.000,00 milioni di euro – da utilizzare per prossime assegnazioni FSC volte a fronteggiare l’emergenza Covid-19, ai sensi del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020; La delibera n. 32 del 2020 ha disposto la riduzione di risorse FSC 2014-2020 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), in esito alle verifiche previste dall’articolo 44 del decreto-legge n. 34 del 2019relative all’attuazione e all’avanzamento degli interventi. In particolare la delibera: ha ridotto di un importo complessivo di 1.082 milioni di euro la dotazione FSC 2014-2020 del Piano operativo “Infrastrutture e trasporti” – di cui alle delibere CIPE n. 54 del 2016, n. 98 del 2017, n. 12 del 2018, n. 28 del 2019, n. 47 del 2019, n. 4 del 2020 – che pertanto passa da un valore complessivo 18.002,416 milioni di euro a un valore complessivo di 16.920,416 milioni di euro; ha rimodulato i profili finanziari annuali delle delibere oggetto di riduzione (delibera n. 54 del 2016 e delibera n. 98 del 2017). Come indicato al punto 3 della delibera, l’accertamento delle risorse soggette a riduzione, ai sensi del citato decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44, costituisce la base per la successiva definizione del valore del Piano sviluppo e coesione di competenza del MIT e per la riprogrammazione delle risorse FSC che si sono rese disponibili, al fine di assicurare la copertura finanziaria di interventi volti a fronteggiare l’emergenza Covid-19, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020. La delibera n. 31 del 2020 ha disposto la riduzione di risorse FSC 2014-2020 di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), in esito alle verifiche previste dall’articolo 44 del decreto-legge n. 34 del 2019relative all’attuazione e all’avanzamento degli interventi. In particolare la delibera: ha ridotto di un importo complessivo di 361,19 milioni di euro la dotazione FSC 2014-2020 del Piano operativo “Ambiente” – di cui alle delibere CIPE n. 55 del 2016, n. 99 del 2017, n. 11 del 2018 e n. 13 del 2019 – che pertanto passa da complessivi 3.248,40 milioni di euro a complessivi 2.887,21 milioni di euro; ha ridotto, per complessivi 25,00 milioni di euro, l’assegnazione di risorse FSC 2014-2020 disposta in favore del MATTM dalla delibera n. 66 del 2015; ha rimodulato i profili finanziari annuali delle delibere oggetto di riduzione. Come indicato al punto 3 della delibera, l’accertamento delle risorse soggette a riduzione, ai sensi del citato decreto-legge n. 34 del 2019, articolo 44, costituisce la base per la successiva definizione del valore del Piano sviluppo e coesione di competenza del MATTM e per la riprogrammazione delle risorse FSC che si sono rese disponibili, al fine di assicurare la copertura finanziaria di interventi volti a fronteggiare l’emergenza Covid-19, in applicazione del decreto-legge n. 34 del 2020, articoli 241 e 242, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020. La delibera n. 8 del 2020 ha preso atto della riduzione finanziaria del Piano operativo «Cultura e turismo» di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di cui alle precedenti delibere CIPE n. 10 e n. 31 del 2018, disposta – per un importo di 75 milioni di euro – dall’articolo 1, comma 366, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022. In esito a tale riduzione, il valore del Piano – inizialmente pari a 740 milioni di euro – risulta rideterminato in 665 milioni di euro. La delibera n. 7 del 2020 ha disposto l’assegnazione in favore del Piano operativo “Imprese e competitività”, di competenza del Ministero dello sviluppo economico, di una dotazione finanziaria aggiuntiva FSC 2014-2020 pari a 200 milioni di euro, destinata all’istituzione di un fondo da destinare all’istallazione di impianti fotovoltaici ad uso domestico, denominato fondo nazionale reddito energetico. Con tale assegnazione, il Piano operativo “Imprese e competitività”, approvato dal CIPE con la delibera n. 52 del 2016 e già integrato con le delibere n. 101 del 2017 e n. 14 del 2018, raggiunge una dotazione finanziaria complessiva pari a 2.698,00 milioni di euro. La delibera n. 6 del 2020 ha preso atto – in applicazione dell’articolo 1, comma 881, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, come integrato dal comma 881-bis inserito dal comma 3, lettera a) dell’art. 38quater, del decreto-legge n. 34 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 – del concorso alla finanza pubblica a carico della Regione Siciliana per l’anno 2019, per un importo complessivo di 140 milioni di euro. Tale importo è posto a valere sulle risorse FSC 2014-2020 già destinate al Patto regionale approvato dalla delibera CIPE n. 26 del 2016. Conseguentemente, le risorse FSC 2014-2020 del Patto relativo alla Regione Siciliana – inizialmente pari a complessivi 2.330,4 milioni di euro (2.320,4 milioni di euro a valere sulla delibera CIPE n. 26 del 2016 e 10 milioni di euro a valere sulla delibera CIPE n. 14 del 2019) – risultano rideterminate in 2.190,4 milioni di euro. La delibera n. 4 del 2020 ha assegnato risorse FSC 2014- 2020 per 3,4 milioni di euro, quale integrazione finanziaria del Piano operativo infrastrutture FSC 2014-2020 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, approvato con delibera CIPE n. 54 del 2016 e successivamente integrato con delibere n. 98 del 2017, n. 12 del 2018, n. 28 del 2019 e n. 47 del 2019. L’assegnazione è finalizzata alla realizzazione di un ponte provvisorio e di una viabilità alternativa (inclusa la progettazione del ponte definitivo) necessari per poter eseguire lavori di consolidamento e restauro del Ponte di Buriano (AR). La delibera n. 71/2019 ha assegnato l’importo di 1 milione di euro alla Città di Parma, in qualità di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2020 La delibera n. 64/2019 ha introdotto rilevanti misure volte ad accelerare gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di ripristino e tutela della risorsa ambientale, ricompresi negli strumenti programmatori del FSC 2014-2020 e rientranti nella competenza dei Presidenti di Regione in qualità di Commissari straordinari delegati; La delibera n. 50/2019 ha disposto, con riferimento al Piano Operativo “Rafforzamento del Sistema dei Conti Pubblici Territoriali (CPT)” – già approvato per 16,8 milioni di euro con la delibera n. 48/2017 – alcune modifiche volte ad armonizzare la disciplina prevista dalla citata delibera n. 48/2017, in relazione ai meccanismi e alle modalità attuative del Piano stesso; La delibera n. 48/2019 ha disposto, nell’ambito della Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati attraverso le politiche di coesione – ed in particolare del Piano per la valorizzazione dei beni confiscati da considerarsi esemplari – una prima assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per l’importo di 15,114 milioni di euro. Tali risorse sono destinate a sostenere gli investimenti relativi alla prima fase del progetto di riqualificazione del complesso denominato “La Balzana”, nel Comune di Santa Maria La Fossa (CE); La delibera n. 47/2019 ha assegnato un importo complessivo di 99 milioni di euro quale ulteriore integrazione del Piano Operativo “Infrastrutture”, approvato dalla delibera n. 54/2016 e già integrato dalle delibere n. 98/2017, n. 12/2018 e n. 28/2019 . L’assegnazione è finalizzata ai seguenti interventi: La delibera n. 45/2019 ha ulteriormente modificato l’articolazione finanziaria del “Piano operativo sport e Periferie” indicata al punto 5 della delibera n. 16/2018 e già modificata dalla delibera n. 10/2019. Resta fermo il valore complessivo del Piano, stabilito in 250 milioni di euro dalla delibera n. 16/2018; La delibera n. 29/2019 (ha disposto, a valere sulle risorse del FSC 2014-2020, una nuova assegnazione di 1 milione di euro in favore del Patto per lo sviluppo della Regione Basilicata per il potenziamento del servizio di collegamento ferroviario sulla tratta Bari centrale – Matera sud. Con tale assegnazione, la dotazione finanziaria del Patto per lo sviluppo della Regione Basilicata, come indicato dalla delibera n. 26 del 2016 e successive modificazioni, è rideterminata in 576,20 milioni di euro; La delibera n. 28/2019 ha assegnato risorse FSC 2014-2020, per un importo complessivo di 34,60 milioni di euro, quale integrazione finanziaria del Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014-2020 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, approvato con delibera CIPE n. 54/2016 e successivamente integrato con due Addendum (delibera n. 98/2017 e delibera n. 12/ 2018); La delibera n. 27/2019 ha assegnato risorse FSC 2014-2020, per un importo complessivo di 220 milioni di euro, per l’attivazione del Contratto istituzionale di sviluppo per la Regione Molise, denominato anche CIS Molise; La delibera n. 26/2019 ha assegnato risorse FSC 2014-2020, per un importo complessivo di 280 milioni di euro per l’attivazione del Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Foggia, denominato anche CIS Capitanata; La delibera n. 17/2019 ha disposto l’integrazione del Piano stralcio “Ricerca e Innovazione” approvato con la delibera n. 1 del 2016, mediante l’inserimento di due Progetti strategici, da realizzare nei territori delle Regioni Calabria e Sicilia, per un importo complessivo di 25 milioni di euro; La delibera n. 15/2019 ha assegnato, nell’ambito dei Patti FSC 2014-2020 per lo sviluppo delle Città metropolitane del Sud, un importo complessivo di 21 milioni di euro in favore del “Piano straordinario Asili nido”, destinato alla realizzazione di asili per l’infanzia nei Comuni capoluogo delle Città metropolitane del Mezzogiorno: Reggio Calabria, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Messina e Palermo. L’assegnazione per ciascuna delle citate Città metropolitane è pari a 3 milioni di euro; La delibera n. 14/2019 ha assegnato, nell’ambito dei Patti FSC 2014-2020 per lo sviluppo delle Regioni del Sud, un importo complessivo di 80 milioni di euro per la realizzazione di un “Piano straordinario per la messa in sicurezza delle strade nei piccoli Comuni delle aree interne”. Per tale finalità, a ciascuna Regione del Sud è destinato un importo di 10 milioni di euro; La delibera n. 13/2019 ha adottato un nuovo Addendum al Piano operativo “Ambiente” FSC 2014-2020, già approvato con delibera CIPE n. 55 del 2016. L’importo complessivo assegnato in favore di tale Addendum è pari a 450 milioni di euro, destinati per 420 milioni al sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque” e per 30 milioni al finanziamento della progettazione di interventi nel settore idrico; La delibera n. 12/2019 ha disposto l’integrazione finanziaria del Piano operativo “Agricoltura”, approvato dalla delibera n. 53 del 2016 e già integrato con le successive delibere n. 13 del 2018 e n. 69 del 2018. L’assegnazione è pari a 100 milioni di euro ed è destinata al Sottopiano 1 “Contratti di filiera e di distretto”, la cui dotazione integrata e aggiornata risulta pari a complessivi 210 milioni di euro; La delibera n. 10/2019 ha modificato l’articolazione finanziaria del Piano operativo Sport e Periferie, già approvato con delibera CIPE n. 16 del 2018 e, corrispondentemente, ha rimodulato l’articolazione finanziaria dei “Patti per il Sud” di cui alla delibera CIPE n. 26 del 2016; La delibera n. 83/2018 ha approvato il Progetto volto alla realizzazione di una rete nazionale automatica di “radiomonitoring” per l’analisi e al monitoraggio automatico e continuo dell’utilizzo dello spettro radioelettrico assegnando un importo pari a 9 milioni di euro. La delibera n. 69/2018 ha approvato il “Piano di emergenza per il contenimento di Xylella fastidiosa” predisposto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo assegnando un importo pari a 30 milioni di euro. Il Piano è da considerarsi una integrazione del Piano operativo “Agricoltura”. La delibera n. 61/2018 ha modificato il punto 1 della delibera n.105 del 2017 stabilendo di destinare: un importo complessivo fino a 45 milioni di euro per il completamento del progetto Wifi.Italia.it, con particolare attenzione alla copertura dei piccoli comuni e delle zone periferiche delle comunità piccole, medie e grandi, ivi comprese le azioni di comunicazione volte ad informare i cittadini e le comunità locali coinvolte; un importo complessivo fino a 5 milioni di euro per azioni di rafforzamento amministrativo volte al popolamento del Sistema Informativo nazionale federato delle infrastrutture – SINFI, di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 33; un importo complessivo fino a 45 milioni di euro per progetti di sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, anche in collaborazione con gli enti territoriali, relativi alle tecnologie emergenti, quali Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet delle cose, collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione; un importo complessivo di 5 milioni di euro destinato allo sviluppo della fase II del Progetto wifi.italia.it – ampliamento della rete wifi federata nei luoghi dell’arte, della cultura e del turismo. La delibera n. 51/2018 ha modificato la delibera n. 10 del 2015 stabilendo che il tasso di cofinanziamento relativo ai programmi finanziati con fondi strutturali europei delle regioni meno sviluppate (territori della Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia) è modulato nel rispetto dei limiti minimi previsti dall’articolo 120 del Regolamento (UE) n. 1303 del 2013. La delibera n. 49/2018 assegna 300 milioni di euro al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione FSC 2014-2020. L’utilizzo delle risorse assegnate avverrà nel rispetto del criterio di riparto percentuale dell’80 per cento al Mezzogiorno e del 20 per cento al Centro-Nord. In conformità a quanto previsto dall’articolo 22 del decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119, in fase di conversione in legge, l’assegnazione è imputata all’esercizio finanziario 2018. La delibera n. 31/2018 ha preso atto dell’espressione di avviso conforme da parte della Cabina di Regia FSC sui Piani operativi, aggiornati secondo le modifiche già approvate dalle delibere n. 10, n. 11, n. 14, n. 15 e n. 18 del 2018 e della ripartizione finanziaria tra le aree tematiche di interesse dello stesso Fondo approvato con la delibera n. 26/2018. La delibera n. 26/2018 ha aggiornato la ripartizione delle risorse secondo il seguente quadro finanziario: Aree tematiche Importi 1. Infrastrutture 30.810,22 2. Ambiente 8.806,38 3.a Sviluppo economico e produttivo 9.622,18 3.b Agricoltura 538,91 4. Turismo, cultura e valorizzazione risorse naturali 3.327,69 5. Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione 727,36 6. Rafforzamento PA 120,14 7. Risorse non tematizzate, di cui: 252,90 milioni di euro: risorse poste a copertura di tagli di finanza pubblica ovvero non ancora programmate a valere sull’importo complessivo di 1.136,760 milioni di euro riassegnato alle regioni del Mezzogiorno con delibera CIPE n. 21 del 2014; 472,32 milioni di euro: fondo riserva / disponibilità residua FSC 2014-2020. 725,22 Totale 54.678,10 La delibera n. 21/2018 ha approvato il Programma operativo complementare Per la Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento per un a valore complessivo pari a euro 59.738.237,21 di cui: euro 55.800.000,00 a valere sul Fondo di rotazione da utilizzare nelle Regioni più sviluppate; euro 3.938.237,21 da utilizzare nelle Regioni interessate dall’Obiettivo “Convergenza” della Programmazione 2007/2013 (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);ripartiti nella seguente modalità: Asse 1 – Istruzione: euro 53.568.000,00; Asse 2 – Infrastrutture per l’istruzione: euro 3.938.237,21; Asse 3 – Assistenza Tecnica: euro 2.232.000,00. progetto “NOI Techpark Brunico”, un Parco Tecnologico nel settore automotive con formazione duale universitaria, spazi di ricerca e lavoratori, per 18 milioni di euro, in favore della Provincia Autonoma di Bolzano; trasferimento del Polo Universitario di Ingegneria nell’ambito del Parco Scientifico Tecnologico di Erzelli (Genova) e realizzazione dei laboratori, per 30 milioni di euro, in favore della Regione Liguria delibera n. 18/2018 ha assegnato complessivamente 138 milioni di euro per la realizzazione di Poli tecnologici in grado di creare sinergie tra Università, ricerca, innovazione e imprese, situati nei territori della Provincia autonoma di Bolzano, della Regione Liguria e della Regione Piemonte, in particolare per i seguenti interventi prioritari: conformemente alla seguente articolazione annuale finanziaria: Beneficiario 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Totale Parco tecnologico prov. Auton. Bolzano 10.000.000,00 10.000.000,00 20.000.000,00 30.000.000,00 20.000.000,00 90.000.000,00 Parco scientifico tecnologico Erzelli (Ge) 5.000.000,00 25.000.000,00 30.000.000,00 Parco Città Salute Comune di Torino 162.976,52 764.010,67 9.822.220,69 7.250.792.12 18.000.000,00 Totale 162.976,52 15.764.010,67 44.822.220,69 27.250.792,12 30.000.000,00 20.000.000,00 138.000.000,00 La delibera n. 17/2018ha assegnato l’importo di 1 milione di euro alla Città di Palermo, in qualità di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2018. La delibera n. 16/2018ha approvato il Piano operativo Sport e Periferie, assegnando una dotazione finanziaria complessiva pari a 250 milioni di euro e secondo la seguente articolazione finanziaria: Anno 2019: milioni di euro 10,00; Anno 2020: milioni di euro 10,00; Anno 2021: milioni di euro 10,00; Anno 2022: milioni di euro 10,00; Anno 2023: milioni di euro 10,00; Anno 2024: milioni di euro 10,00; Anno 2025: milioni di euro 190,00. La delibera n. 15/2018 ha approvato il Piano Operativo Salute di competenza del Ministero della salute, assegnando una dotazione finanziaria complessiva pari a 200 milioni di euro e secondo la seguente articolazione finanziaria: Anno 2019: 10,00 milioni di euro; Anno 2020: 10,00 milioni di euro; Anno 2021: 10,00 milioni di euro; Anno 2022: 10,00 milioni di euro; Anno 2023: 10,00 milioni di euro; Anno 2024: 10,00 milioni di euro; Anno 2025: 140,00 milioni di euro. La delibera n. 14/2018 ha approvato la nuova versione del Piano operativo Imprese e Competitività di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, assegnando una dotazione finanziaria aggiuntiva di 1.080 milioni di euro così articolata: Anno 2018: 70,00 milioni di euro; Anno 2019: 80,00 milioni di euro; Anno 2020: 230,00 milioni di euro; Anno 2021: 250,00 milioni di euro; Anno 2022: 100,00 milioni di euro; Anno 2023: 40,00 milioni di euro; Anno 2024: 10,00 milioni di euro; Anno 2025: 200,00 milioni di euro. La delibera n. 13/2018 ha approvato l’integrazione al Piano operativo Agricoltura finalizzato alla realizzazione del progetto provinciale di una nuova infrastruttura irrigua nei Comuni di Sarentino, San Genesio e Terlano e nella Provincia di Bolzano secondo la seguente articolazione finanziaria: Anno 2018: 100.000,00 euro; Anno 2019: 300.000,00 euro; Anno 2020: 2.000.000,00 euro; Anno 2021: 3.000.000,00 euro; Anno 2022: 3.000.000,00 euro; Anno 2023: 4.201.198,45 euro. La delibera n. 12/2018 ha approvato l’integrazione al Piano operativo Infrastrutture di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per un valore complessivo di 934,426 milioni di euro e secondo la seguente articolazione finanziaria: Anno 2018: 20,000 milioni di euro; Anno 2019: 20,000 milioni di euro; Anno 2020: 20,000 milioni di euro; Anno 2021: 100,000 milioni di euro; Anno 2022: 40,000 milioni di euro; Anno 2023: 10,000 milioni di euro; Anno 2024: 10,000 milioni di euro; Anno 2025: 714,426 milioni di euro. La delibera n. 11/2018 ha approvato il secondo Addendum al Piano operativo Ambiente, di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per un valore complessivo di 782 milioni di euro e secondo la seguente articolazione finanziaria: Anno 2018: 30,00 milioni di euro; Anno 2019: 30,00 milioni di euro; Anno 2020: 30,00 milioni di euro; Anno 2021: 100,00 milioni di euro; Anno 2022: 50,00 milioni di euro; Anno 2023: 10,00 milioni di euro; Anno 2024: 10,00 milioni di euro; Anno 2025: 522,00 milioni di euro. La delibera n.10/2018 ha approvato il Piano Operativo “Cultura e turismo”, di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo assegnando risorse pari a 740 milioni e secondo la seguente articolazione finanziaria: Anno 2018: 30,000 milioni di euro; Anno 2019: 50,000 milioni di euro; Anno 2020: 50,000 milioni di euro; Anno 2021: 100,000 milioni di euro; Anno 2022: 70,000 milioni di euro; Anno 2023: 10,000 milioni di euro; Anno 2024: 10,000 milioni di euro; Anno 2025: 420,000 milioni di euro. La delibera n. 107/2017ha approvato il Piano Operativo “Edilizia Sanitaria” assegnando risorse per 10 milioni di euro alla Regione Toscana e per 60 milioni di euro alla Regione Piemonte, rispettivamente per interventi prioritari di edilizia sanitaria come di seguito specificato: costruzione dell’Ospedale unico ASL Verbano-Cusio-Ossola di Ornavasso (Piemonte). completamento del Presidio ospedaliero della città di Prato (Toscana), “Nuovo ospedale S.Stefano di Prato; La delibera n. 106/2017 ha destinato le economie di gara realizzate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo assegnando risorse pari a 16.878.223,54 euro, secondo la seguente articolazione: 1,990 milioni di euro per il Bacino culturale della Valle del Serchio – Sistema delle Rocche e delle Fortificazioni (Lucca); 1,8 milioni di euro per il Circolo Canottieri “La Pescara” (Pescara); 3,5 milioni di euro per il Palazzo Ducale di Sassuolo; 223,54 euro per il Museo nazionale del Paleolitico di Isernia; 3 milioni di euro per il Museo Fellini di Rimini; 0,5 milioni di euro per il Palazzo Te (Mantova); 1,9 milioni di euro per il Museo Ginori di Firenze; 3 milioni di euro per la Rocca di Scandiano (Scandiano – Reggio Emilia); 1 milione di euro per Piccoli musei in rete – Le Case museo del Comune (Comune di Primiero – San Martino di Castrozza, in Provincia di Trento). La delibera n. 105/2017 ha individuato le linee di intervento relative all’assegnazione di 100 milioni di euro effettuata dalla delibera n. 71 del 2017 nell’ambito della Strategia per la diffusione della Banda Ultra Larga, così articolate: 60 milioni di euro destinati al cofinanziamento, fino all’ottanta per cento, di progetti di ricerca, sperimentazione, realizzazione e trasferimento tecnologico aventi ad oggetto l’applicazione della tecnologia 5G a beni e servizi di nuova generazione promossi dalle regioni coinvolte nel progetto di sperimentazione pre-commerciale del 5G e posto in essere dal Ministero per lo sviluppo economico; 35 milioni di euro destinati al cofinanziamento, fino all’ottanta per cento, di progetti promossi dalle altre regioni, da altri Dicasteri o Enti pubblici di ricerca, per lo sviluppo di servizi di nuova generazione; 5 milioni di euro destinati allo sviluppo della fase II del Progetto wifi.italia.it – ampliamento della rete wifi federata nei luoghi dell’arte, della cultura e del turismo. La delibera n. 102/2017 ha assegnato 535 milioni di euro in favore della misura denominata “Resto al Sud”, per incentivare l’imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno; La delibera n. 101/2017 ha approvato l’integrazione finanziaria al Piano operativo Imprese e Competitività di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico assegnando risorse per 18 milioni di euro così articolate: 4 milioni di euro per l‘anno 2018: 1 milione di euro per l’anno 2020; 1 milione di euro per l’anno 2021; 1 milione di euro per l’anno 2022; 3 milioni di euro per l’anno 2023; 4 milioni di euro per l’anno 2024; 4 milioni di euro per l’anno 2025. La delibera n. 100/2017 ha approvato l’integrazione al Piano stralcio “Cultura e Turismo” di competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo assegnando risorse per 30,35 milioni di euro, secondo la seguente distribuzione: Parco archeologico e Museo dell’era megalitica di Saint Martin de Corléans: 3, 8 milioni di euro; Castello di Saint Pierre: 4,94 milioni di euro; Castello di Issogne: 3,25 milioni di euro; Palazzo Roncas: 1,56 milioni di euro; Complesso industriale dell’ex AMIDERIA CHIOZZA sito in località La Fredda, comune di Ruda: 4,8 milioni di euro; Borgo medievale della città di Torino: 2 milioni di euro; Villa Mellano: 6 milioni di euro; Stireria di Collegno: 0,95 milioni di euro; Sacro Monte di Oropa – Comune di Biella: 0,8 milioni di euro; Museo regionale di scienze naturali – Comune di Torino: 2 milioni di euro; Casa del Genio – Comune di Fenestrelle (TO): 0,25 milioni di euro; L’articolazione finanziaria è pianificata come di seguito: La delibera n. 99/2017 ha approvato l’integrazione al Piano Operativo ambiente di competenza del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare assegnando risorse per 116,4 milioni di euro, così articolati: 14 milioni di euro per l’anno 2018; 3 milioni di euro per l’anno 2020; 5 milioni di euro per l’anno 2021; 7 milioni di euro per l’anno 2022; 15 milioni di euro per l’anno 2023; 30 milioni di euro per l’anno 2024; 42,40 milioni di euro per l’anno 2025. La delibera n. 98/2017 ha approvato l’Addendum al Piano operativo Infrastrutture di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, assegnando risorse per 5.430,99 milioni di euro, così articolate: La delibera n. 95/2017 ha disposto un incremento della dotazione finanziaria del Patto per lo sviluppo della Regione Molise, come determinata dalla delibera n. 26/2016, prevedendo un’assegnazione integrativa di 44 milioni di euro così ripartita: La delibera n. 94/2017ha assegnato 300 milioni di euro al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, secondo la seguente articolazione: La delibera n.93/2017 ha assegnato l’importo complessivo di 17,7 milioni di euro per il soddisfacimento delle finalità del Contratto istituzionale di sviluppo – CIS, relativo all’area di Taranto, di cui La delibera n. 76/2017 ha approvato il Piano operativo della Regione Emilia Romagna. Sono stati complessivamente assegnati 55 milioni di euro per l’attuazione di interventi strategici riguardanti le aree tematiche “Infrastrutture”, “Ambiente” e “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”. Nell’ambito delle risorse destinate alle infrastrutture, 3 milioni di euro sono riferiti a “Impianti e spazi sportivi” da destinare ad interventi che ricadono nel territorio della Città metropolitana di Bologna. La delibera n. 75/2017 ha approvato il Piano operativo della Città metropolitana di Bologna. Sono stati complessivamente assegnati 107 milioni di euro per l’attuazione di interventi strategici riguardanti le aree tematiche “Infrastrutture”, “Ambiente” e “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”. Ladelibera n. 74/2017 a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020: La delibera n. 73/2017 ha assegnato 90 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 da destinare sino al completo assorbimento delle risorse, ai progetti presentati dai comuni che ricadono nelle regioni del Mezzogiorno, inseriti nel Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, come individuati dal DPCM 6 giugno 2017, collocati in graduatoria a partire dal numero 47. La delibera n. 72/2017 ha precisato l’assegnazione stabilita con la delibera n. 2/2017 (fino a un massimo di 798,17 milioni di euro), determinandone l’importo in 761,32 milioni di euro, di cui 603,90 milioni di euro al Mezzogiorno e 157,42 al Centro Nord. Le risorse del FSC sono destinate a finanziare la quota dei progetti inseriti nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie individuati dal DPCM 6 dicembre 2016, non coperta da altre fonti finanziarie. Il Programma, che vale complessivamente 2.061,32 milioni di euro da destinare a 120 progetti, è finanziato da tre diverse fonti finanziarie pari rispettivamente a 500 milioni di euro, 800 milioni di euro e 761,32 milioni di euro. La precisazione si è resa necessaria in quanto il DPCM 29 maggio 2017, con il quale è stato assegnato l’importo di 800 milioni di euro, si è perfezionato successivamente all’adozione della delibera CIPE n.2/2017. La delibera n. 71/2017 ha assegnato a valere sulle risorse FSC 2014-2020, 1,3 miliardi di euro nell’ambito del piano di investimenti previsti per l’attuazione della Strategia Banda Ultra Larga dalla delibera n.65/2015. Inoltre, nell’ambito dell’assegnazione di 2,2 miliardi di euro disposta dalla delibera n. 65/2015, ha rimodulato alcune finalità per un importo massimo di 577,5 milioni di euro. Infine, ha modificato il profilo temporale di impiego delle risorse definito dalla delibera n.65/2015. La delibera n. 50/2017 ha assegnato l’importo complessivo di 800 milioni di euro per assicurare il cofinanziamento nazionale delle risorse addizionali europee riconosciute all’Italia dalla Commissione Europea in esito all’adeguamento, connesso all’evoluzione del reddito nazionale lordo, del Quadro finanziario pluriennale. Tali risorse sono destinate alle seguenti priorità strategiche: iniziativa occupazione giovani; strategia nazionale di specializzazione intelligente; migrazione e marginalità sociale; SME Initiative (Iniziativa Piccole e Medie imprese); prevenzione dei rischi sismici e ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto nel 2016. La delibera n. 49/2017 ha assegnato, l’importo di 1 milione di euro alla Città di Mantova designata capitale italiana della cultura per l’anno 2016 e l’importo di 1 milione di euro alla Città di Pistoia designata capitale italiana della cultura per l’anno 2017. La delibera n. 48/2017 ha approvato il Piano operativo “Rafforzamento del Sistema dei Conti Pubblici Territoriali (CPT)”, di competenza dell’Agenzia per la Coesione Territoriale – Nucleo di verifica e controllo (NUVEC). Al sistema CPT che si occupa della ricostruzione dei conti consolidati dell’intero settore pubblico allargato a livello regionale, è stata assegnata una dotazione finanziaria di 16,8 milioni di euro. La delibera n.47/2017 ha assegnato la somma di euro 67.456.321 per il finanziamento della misura denominata “Voucher per la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese” localizzate nella macro-area territoriale del Centro-Nord. L’obiettivo della misura è favorire la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle PMI, al fine di migliorare l’efficienza aziendale e la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro attraverso l’acquisto di software/hardware/servizi informatici, l’introduzione di forme flessibili di lavoro e di uso degli strumenti tecnologici, la formazione qualificata del personale nel campo delle ICT. La delibera, inoltre, ha ripartito tra le regioni la sopraddetta assegnazione di euro 67.456.321 (Centro Nord), nonché la dotazione di euro 32.543.679 già destinata, per le stesse finalità, ai territori del Mezzogiorno con apposito decreto ministeriale adottato in data 7 luglio 2016. la delibera n. 5/2017 in applicazione dell’articolo 1, comma 605, della legge n. 232/2016 (legge di bilancio 2017) assegna in favore dell’Istituto italiano per gli studi storici e dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, con sede in Napoli, l’importo complessivo di 8 milioni di euro, per il periodo 2017-2020, nella misura di 1 milione di euro annuo per ciascuno dei due Istituti. la delibera n. 3/2017 ha ricostruito la dotazione finanziaria del Patto per lo sviluppo della Regione Campania – così come originariamente determinata dalla delibera 26/2016 per un ammontare complessivamente pari a 2.780,2 milioni di euro – provvedendo ad assegnare 590,986 milioni di euro alla Regione Campania, pari all’importo che la medesima Regione ha utilizzato per coprire i debiti del sistema di trasporto regionale su ferro, in attuazione dei commi 1 e 4 dell’articolo 11 del decreto legge n. 193/2016, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 225/2016. La delibera n. 2/2017, ad integrazione delle risorse del Fondo di cui all’art. 1, comma 140, della legge n. 232/2016, ha assegnato un importo complessivo fino ad un massimo di 798,17 milioni di euro in favore dei progetti inseriti nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie individuati dal DPCM 6 dicembre 2016.La quota di 798,17 milioni di euro è, in particolare, così ripartita: fino ad un massimo di 603,90 milioni di euro, a copertura integrale del fabbisogno finanziario residuo degli interventi delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo che appartengono alla macro-area del Mezzogiorno e che si siano collocati utilmente in graduatoria; per 194,27 milioni di euro, in favore di Città metropolitane e Comuni capoluogo del Centro Nord, fino a concorrenza di tale importo, secondo l’ordine di graduatoria e sempre per la parte corrispondente al fabbisogno finanziario non coperto della graduatoria medesima. la delibera n. 56/2016 ha destinato alla Regione Lazio, alla Regione Lombardia e alle Città metropolitane di Firenze, Milano, Genova e Venezia complessivi 1.882,25 milioni di euro, di cui 977,25 milioni di euro fanno parte delle assegnazioni disposte in favore dei Piani operativi Infrastrutture e Ambiente con le delibere n. 54 e 55 del 1 dicembre 2016 e 905 milioni di euro costituiscono nuova assegnazione. L’articolazione territoriale prevista dalla delibera è la seguente: la delibera n. 55/2016 ha approvato, in applicazione dell’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e della delibera n. 25/2016, il Piano operativo Ambiente di competenza del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con una dotazione finanziaria di 1.900 milioni di euro. la delibera n. 54/2016 ha approvato, in applicazione dell’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e della delibera n. 25/2016, il Piano operativo Infrastrutture di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una dotazione finanziaria di 11.500 milioni di euro la delibera n. 53/2016ha approvato, in applicazione dell’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014(legge di stabilità 2015) e della delibera n. 25/2016, il Piano operativo Agricoltura di competenza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro. la delibera n. 52/2016 ha approvato, in applicazione dell’articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e della delibera n. 25/2016, il Piano operativo Imprese e Competitività di competenza del Ministero dello sviluppo economico, con una dotazione finanziaria di 1.400 milioni di euro. la delibera n. 27/2016 ha assegnato – ai sensi dell’articolo 1, comma 804, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) – 7,5 milioni di euro in favore del Ministero dell’istruzione, università e ricerca (3,938 milioni di euro) e della Regione Lazio (3,562 milioni di euro) per il finanziamento del completamento di progetti inseriti nei Programmi operativi 2007/2013 di riferimento. Tale delibera comprende anche assegnazioni in favore di Programmi complementari, come meglio illustrato nella sezione “Programmi approvati dal CIPE” della pagina “Piano di azione e coesione” di questo sito web. la delibera n. 26/2016 ha destinato 13,412 miliardi di euro per interventi da realizzarsi nelle Regioni e nelle Città metropolitane del Mezzogiorno mediante appositi Accordi interistituzionali denominati “Patti per il Sud”. La dotazione finanziaria di ciascun Patto è la seguente: Sono ammissibili a finanziamento interventi immediatamente attivabili, rientranti nelle aree tematiche individuate con la delibera n. 25/2016: 1) Infrastrutture; 2) Ambiente; 3) Sviluppo economico e produttivo; 4) Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali; 5) Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione; 6) Rafforzamento della PA. Possono essere finanziati anche fondi rotativi di progettazione relativi ad interventi con finalità di sviluppo nei medesimi settori. la delibera n. 9/2016 ha disposto l’assegnazione definitiva in favore dell’Istituto italiano per gli studi storici e all’Istituto italiano per gli studi filosofici, con sede in Napoli, di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016 (un milione annuo per ciascun Istituto), già programmaticamente assegnati dalla delibera n. 34/2014in applicazione dell’articolo 1, commi 6 e 43, della legge n.147/2013 (legge di stabilità 2014); la delibera n. 5/2016 ha assegnato all’Autorità Portuale di Livorno 50 milioni di euro per il finanziamento di quota parte del costo degli interventi previsti a carico della finanza pubblica, relativi alla realizzazione della Darsena Europa, nell’ambito dell’ Accordo di Programma per il rilancio competitivo dell’area costiera livornese sottoscritto l’8 maggio 2015; la delibera n. 4/2016 ha assegnato 40 milioni di euro per garantire l’avvio immediato dell’esame delle istruttorie concernenti le misure agevolative in favore dell’autoimpiego, strumento che ha registrato risultati significativi su tutto il territorio nazionale, soprattutto in relazione alla capacità di fornire risposte occupazionali rapide in particolare per le categorie dei così detti “lavoratori svantaggiati”. La delibera ha previsto che l’erogazione delle risorse assegnate avvenga in favore della società Invitalia; la delibera n. 3/2016 ha assegnato 1 miliardo di euro al Piano stralcio “Cultura e turismo”, presentato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT), il cui obiettivo strategico è il potenziamento dell’offerta culturale e dei sistemi di fruizione turistica, attraverso il rafforzamento e la riqualificazione del sistema delle infrastrutture culturali mediante interventi diretti alla tutela, valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale, materiale ed immateriale, ed al consolidamento e/o realizzazione dei sistemi territoriali turistico-culturali. In particolare, l’assegnazione è ripartita tra i seguenti tre macroaggregati, rispettivamente: la delibera n. 102/2015 ha disposto l’assegnazione complessiva di 3.999.755,24 euro per il finanziamento dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione della sede storica del Palazzo di Giustizia di Lecco. Per 467.755,24 euro la copertura è posta a valere sulla residua disponibilità dello stanziamento di 30 milioni di euro previsto dall’articolo 1, comma 181, della legge di stabilità 2014, mentre per l’importo di 3.532.000 euro la copertura è posta a carico delle disponibilità derivanti dalle sanzioni applicate alle Regioni meridionali sulle assegnazioni FSC 2007-2013 per il mancato rispetto dei termini per l’assunzione di OGV di cui alla delibera n. 21/2014 e alle successive delibere di verifica ulteriore del rispetto di tali termini; la delibera n. 98/2015 ha assegnato 11,050 milioni di euro per la realizzazione nella Regione Toscana del Programma, denominato “Sensi contemporanei – Lo sviluppo dell’industria audiovisiva”. Il Ministero per i beni e le attività culturali (MIBACT) provvederà, attraverso la stipula di Accordo di Programma Quadro, a rendere disponibili tali risorse alla Regione le suddette risorse. ladelibera n. 73/2015 ha assegnato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) un importo di 60 milioni di euro per il finanziamento di interventi per il ripristino della funzionalità e del decoro degli edifici adibiti a istituzioni scolastiche nel secondo semestre 2015 e nel primo trimestre 2016. Di tale assegnazione, il decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2015 (“Disposizioni urgenti in materia economico-sociale e per interventi urgenti sul territorio”) ha disposto l’immediato utilizzo al fine di assicurare una celere prosecuzione degli interventi relativi al piano straordinario “Scuole belle” , autorizzando peraltro la spesa di ulteriori 50 milioni di euro per l’anno 2015, con copertura a carico del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione. la delibera n. 72/2015 ha disposto l’assegnazione definitiva di un importo di 26,532 milioni di euro per il completamento della Cittadella giudiziaria di Salerno, confermando l’assegnazione programmatica già disposta per la stessa finalità dalla delibera n. 12/2014, in applicazione dell’articolo 1, comma 181, della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014); la delibera n. 66/2015 ha destinato un importo di 25 milioni di euro, per il periodo 2015-2017, per la messa in sicurezza del sito di interesse nazionale (SIN) di Brindisi; la delibera n. 65/2015, come modificata dalla delibera n. 6/2016, ha assegnato risorse per complessivi 2.200,00 milioni di euro per la realizzazione del piano di investimenti per la diffusione della Banda Ultra Larga, ai fini dell’attivazione della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga approvata dal Consiglio dei Ministri in data 3 marzo 2015; la delibera n. 39/2015 ha assegnato, in applicazione dell’articolo 1, comma 319, della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), 20 milioni di euro, per il triennio 2014-2020, al Comune di Lampedusa e Linosa per il finanziamento del Piano di interventi per l’Isola di Lampedusa, concernente il miglioramento dell’efficienza della rete idrica, la riqualificazione urbanistica ed il potenziamento e ammodernamento dell’edilizia scolastica; la delibera n. 33/2015 ha destinato risorse per complessivi 250 milioni di euro, per il periodo 2015-2018, per il finanziamento dello strumento agevolativo “Contratti di sviluppo” di competenza del Ministero dello sviluppo economico (MISE), di cui all’articolo 43 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112; la delibera n. 32/2015 ha assegnato al Ministero dell’ambiente, del territorio e del mare (MATTM) risorse per complessivi 550 milioni di euro per il periodo 2015-2019, di cui 450 milioni di euro destinati al finanziamento del Piano stralcio di interventi prioritari contrasto e mitigazione rischio idrogeologico e 100 milioni di euro per il finanziamento di attività di progettazione a sostegno del complessivo Piano nazionale degli interventi per il periodo 2015-2020; la delibera n. 7/2015 ha assegnato 3 milioni di euro per il completamento del nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, in applicazione dell’articolo 1, comma 181, della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014); la delibera n. 5/2015 ha assegnato al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), in applicazione dell’articolo 1, comma 319, della legge n.147/2013 (legge di stabilità 2014), complessivi 140 milioni di euro per la concessione ai Comuni e loro Consorzi, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, di contributi settennali in conto capitale (20 milioni di euro annui, per il periodo 2014-2020) per il completamento del Programma di metanizzazione nel Mezzogiorno, di cui all’articolo 11 della legge 28 novembre 1980 n. 784, e successive modifiche ed integrazioni. La delibera contiene anche una griglia parametrica dei criteri per l’accesso ai contributi da parte dei Comuni e dei loro consorzi, con un minimo del 45% e fino ad un massimo del 50% della spesa preventivata per la realizzazione delle opere di distribuzione urbana e territoriale del gas metano; la delibera n. 47/2014 ha assegnato alla Regione Toscana, per l’anno 2015, un importo di 50 milioni di euro per la riconversione e la riqualificazione del polo industriale di Piombino, nell’ambito dell’Accordo di programma di messa in sicurezza del relativo sito di interesse nazionale (SIN), sottoscritto in data 24 aprile 2014; la delibera n. 40/2014 ha assegnato alla Regione Friuli Venezia Giulia, per l’anno 2015, un importo di 15,4 milioni di euro per la riconversione e la riqualificazione dell’area industriale di Trieste, nell’ambito dell’Accordo di programma di messa in sicurezza del relativo sito di interesse nazionale (SIN) sottoscritto in data 30 gennaio 2014; la delibera n. 34/2014, in applicazione dell’articolo 1, commi 6 e 43, della legge n.147/2013 (legge di stabilità 2014), ha disposto l’assegnazione a favore dell’Istituto italiano per gli studi storici e all’Istituto italiano per gli studi filosofici, con sede in Napoli, di un importo complessivo di 6 milioni di euro, di cui 2 milioni per l’anno 2014 (assegnazione definitiva di 1 milione di euro a ciascuno dei due Istituti) e 4 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016 (assegnazione programmatica di un milione di euro annuo per ciascuno dei due Istituti).
FSC 2014-2020: Riferimenti normativi
Per ogni singolo PSC i trasferimenti sono distinti per “sezione ordinaria” e per “sezione speciale”, facendo riferimento agli importi complessivi assegnati, rispettivamente, alla sezione ordinaria o alla sezione speciale.
Per i progetti finanziati con risorse FSC 2014-2020, resta ferma l’applicabilità dell’articolo 97 del decreto-legge n. 18 del 2020 al verificarsi delle condizioni ivi previste e con esclusivo riferimento agli interventi che, all’atto della delibera CIPESS di adozione del Piano sviluppo e coesione di riferimento, in coerenza con quanto disposto dalla medesima norma, risultassero inclusi nei Patti per lo sviluppo o nei Piani operativi delle Amministrazioni centrali e non ancora assegnatari dell’anticipazione del 20 per cento prevista dalla medesima norma.
– messa in sicurezza del Porto di Palermo (39 milioni di euro);
– messa in sicurezza del Porto di Castellammare di Stabia (35 milioni di euro);
– lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’aeroporto di Reggio Calabria ai sensi dell’articolo 1, commi 131 e 132, legge 30 dicembre 2018, n. 145(25 milioni di euro);
(milioni di euro)
(Euro)
– 2 milioni di euro per l’anno 2020;
– 2 milioni di euro per l’anno 2021;
– 2 milioni di euro per l’anno 2022;
– 6 milioni di euro per l’anno 2023;
– 8 milioni di euro per l’anno 2024;
– 10,35 milioni di euro per l’anno 2025.
Aree tematiche
(milioni di euro)
1. Infrastrutture
21.422,86
2. Ambiente
7.505,95
3.a Sviluppo economico e produttivo
5.887,16
3.b Agricoltura
546,31
4. Turismo, cultura e valorizzazione risorse naturali
2.222,13
5. Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione
376,10
6. Rafforzamento PA
29,75
7. Fondo riserva non tematizzato
725,84
Totale
38.716,10
Aree tematiche
(milioni di euro)
1. Infrastrutture
11.500,00
2. Ambiente
1.900,00
3.a Sviluppo economico e produttivo
1.400,00
3.b Agricoltura
400,00
Il FSC nel periodo di programmazione 2007-2013 La programmazione delle risorse FSC per il periodo 2007-2013 è stata avviata con la delibera CIPE n. 166/2007, che ha rappresentato la prima esperienza di programmazione FSC in linea con i criteri di programmazione, attuazione, valutazione e monitoraggio dei fondi strutturali europei. L’obiettivo perseguito era quello di assicurare l’unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle risorse FSC con quelle dei Fondi strutturali europei programmati nell’ambito del Quadro strategico nazionale (QSN) approvato con la delibera CIPE n. 174/2006 e adottato successivamente dalla Commissione europea. A tale scopo, la delibera n. 166/2007 ha definito: l’articolazione temporale pluriennale delle risorse (7 anni); gli ambiti di intervento, corrispondenti alle 10 priorità individuate nel QSN 2007-2013; le 3 tipologie di Programmi Attuativi di interesse strategico: Regionali, Interregionali, Nazionali, cui si aggiungono accantonamenti per destinazioni particolari e riserve di programmazione; i principi fondamentali di programmazione/selezione/attuazione degli interventi e in particolare: l’addizionalità delle risorse (risorse aggiuntive, non possono sostituirsi a quelle della politica ordinaria); la concentrazione degli interventi (per settore e per dimensione finanziaria); la coerenza e l’efficacia rispetto agli obiettivi generali e specifici della strategia; la governance e la sorveglianza dei programmi (organismi di gestione, di certificazione, di controllo, Comitati di Sorveglianza); la valutazione e il monitoraggio dei programmi/interventi. L’importo complessivamente destinato alla programmazione FSC 2007-2013 e ripartito con la delibera CIPE n. 166/2007 è pari a 63,273 miliardi di euro (85% al Mezzogiorno e 15% al Centro-Nord). FSC 2007-2013 – ripartizione per macroaree (delibera CIPE n. 166/2007) Il grafico seguente rappresenta l’articolazione delle risorse ripartite dalla delibera n. 166/2007 per tipologie di programmi e macro-aree di riferimento (Mezzogiorno e Centro-Nord) FSC 2007-2013 – delibera CIPE n. 166/2007: ripartizione programmatica per macroarea Le risorse destinate ai Programmi di interesse strategico regionale sono state ripartite dalla delibera n. 166/2007 tra le Regioni delle due macro-aree sulla base di percentuali assegnate a ciascuna Regione (cosiddetta chiave di riparto) nell’ambito del QSN, anche in funzione della popolazione e del prodotto interno lordo (PIL). Successivamente all’adozione della delibera n. 166/2007, alcuni provvedimenti legislativi – adottati nel periodo 2008-2011 al fine di corrispondere alle esigenze di contenimento della spesa pubblica e di controllo della finanza pubblica – hanno comportato significative riduzioni della originaria dotazione del FSC 2007-2013 per circa 22,3 miliardi di euro. Per assorbire tali riduzioni si è resa necessaria la progressiva adozione da parte del CIPE di successive delibere, che hanno determinato un significativo impatto anche sulla originaria impostazione programmatica. Si tratta in particolare delle delibere n. 112/2008, nn. 1, 2, 3 e 4 del 2009, n. 1 /2011 e n. 6/2012, che hanno altresì disegnato la nuova articolazione delle risorse FSC nazionali e regionali disponibili, quantificate in complessivi 41 miliardi di euro circa (rispetto ai 63,273 miliardi della dotazione iniziale ex delibera n. 166/2007), come sinteticamente rappresentato nel grafico che segue. FSC 2007-2013: Programmazione nazionale La quota di FSC 2007 – 2013 destinata alla programmazione nazionale è stata articolata in 3 distinti fondi, corrispondenti a tre finalità strategiche del Paese: Fondo occupazione e formazione (delibera n. 2/2009) con dotazione iniziale pari a 4 miliardi di euro, integralmente destinati agli ammortizzatori sociali in deroga per il biennio 2009-2010, affidati alla gestione diretta del Ministero del lavoro, salute e politiche sociali; Fondo infrastrutture (delibere n. 112/2008e n. 3/2009) con dotazione iniziale pari a complessivi 12,356 miliardi di euro, successivamente ridotti con disposizione legislativa; destinato principalmente al potenziamento della rete infrastrutturale nazionale (ferrovie, aeroporti, autostrade, mobilità), alla messa in sicurezza delle scuole, all’edilizia carceraria ed alle opere di risanamento ambientale. Risorse di questo fondo sono state in seguito utilizzate anche per la ricostruzione dei territori della regione Abruzzo colpiti dal terremoto del 2009; Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale (delibera n. 4/2009) con dotazione iniziale pari a iniziale 9,053 miliardi di euro, successivamente ridotti, con disposizione legislativa, per destinare 4 miliardi di euro alle emergenze post-sismiche (in particolare della regione Abruzzo), ad interventi per l’infrastrutturazione e il sostegno produttivo alle imprese, all’emergenza rifiuti e alla tutela ambientale. La delibera n. 6/2012 fornisce il quadro d’insieme degli interventi finanziati dal CIPE nel periodo 2009 – 2011 a valere sulle risorse complessivamente assegnate al Fondo infrastrutture ed al Fondo strategico e delle riduzioni e riprogrammazioni disposte in esito alle riduzioni con disposizione legislativa. La stessa delibera individua inoltre la disponibilità residua di risorse FSC nazionali in 145,293 milioni di euro, che il CIPE ha poi assegnato, nel corso del 2012, a favore di misure agevolative per l’impresa (delibere n. 36 e n. 37 del 2012), di interventi nel settore dei beni culturali (delibere n. 38, n. 39 e n. 134 del 2012) e della ricerca (delibera n. 132/2012). FSC 2007-2013: Programmazione regionale In accordo con le modalità previste dalla delibera n. 166/2007, ogni Regione avrebbe dovuto presentare il proprio “Programma Attuativo di interesse strategico Regionale” (PAR), di cui il CIPE avrebbe preso atto. Tuttavia, solo le regioni del Centro-Nord e tre regioni del Mezzogiorno lo hanno presentato. In particolare, per quanto riguarda il Centro-Nord, nel 2009 con la delibera n.11/2009 sono stati adottati i PAR per le Regioni Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano; nel 2011 con delibera n. 3/2011 il PAR per la Regione Lazio, che ha destinato l’intero importo a copertura del disavanzo sanitario regionale; nel 2012 con le delibere n. 9/2012, 10/2012 e 11/2012 rispettivamente per le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e per la Provincia autonoma di Trento. Per quanto riguarda il Mezzogiorno, è stato adottato nel 2009 con la delibera n. 66/2009 il PAR per la Regione Sicilia e nel 2011 con la delibera n. 63/2011 il PAR per la Regione Molise e con la delibera n. 79/2011 il PAR per la Regione Abruzzo. Nel tempo sono stati riprogrammati alcuni dei PAR sopra richiamati. In particolare, le riprogrammazioni hanno interessato le seguenti Regioni: Liguria (delibere n. 32/2014; 30/2015; 31/2016); Veneto (delibera n. 40/2015); Friuli Venezia Giulia (delibera n. 41/2015); Piemonte (delibera n. 71/2015); Toscana (delibera n. 104/2015); Marche (delibera n. 30/2016). Per quanto riguarda il Mezzogiorno, sono stati riprogrammati i PAR delle Regioni: Molise (delibera n. 68/2015); Abruzzo (delibera n. 103/2015). Per quanto concerne il Mezzogiorno, il CIPE ha poi introdotto nel 2011 una diversa modalità di programmazione delle risorse regionali FSC 2007-2013, che superando il criterio per programmi era orientata verso assegnazioni di carattere settoriale sulla cui base ogni Regione ha destinato quote della propria dotazione FSC ad interventi ritenuti strategici a livello nazionale, regionale o interregionale in coerenza con i principi di concentrazione della strategia, della programmazione e delle risorse su pochi obiettivi prioritari. I settori interessati dalle delibere adottate dal CIPE secondo l’approccio sono i seguenti: Infrastrutture: delibera n. 62/2011; Ricerca, innovazione e competitività (sistema universitario): delibere n. 78/2011e n. 7/2012; Ambiente (dissesto idrogeologico, frane e versanti): delibera n. 8/2012; Ambiente (depurazione e bonifiche):delibera n. 60/2012; Ambiente (manutenzione straordinaria del territorio: bonifiche/rifiuti/sistema idrico integrato, difesa suolo e forestazione): delibera n. 87/2012. Le delibere settoriali per il Mezzogiorno hanno utilizzato complessivamente oltre 10 miliardi di euro, che costituiscono una quota significativa delle risorse FSC inizialmente destinate ai PAR delle Regioni del Mezzogiorno, ai PAIN e agli Obiettivi di servizio. Al netto della programmazione settoriale, le residue dotazioni regionali sono state oggetto di ricognizione con la delibera CIPE n. 78/2012. Quest’ultima ha previsto che ciascuna Regione programmasse la propria quota con una modalità semplificata rispetto a quella inizialmente prevista dalla delibera n. 166/2007 per i PAR, con l’individuazione degli interventi in settori ritenuti strategici a livello regionale. Sulla base di tale nuova modalità il CIPE ha pertanto adottato nel 2012 le delibere n. 88, n. 89, n. 90, n. 91, n. 92, n. 93, n. 94 e n. 156 che sono riferite alle 7 regioni afferenti all’obiettivo convergenza: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Le Regioni hanno prevalentemente concentrato le risorse su interventi nei settori sanità, grandi infrastrutture, promozione d’impresa, scuole e università, riqualificazione urbana. Queste delibere completano la programmazione regionale del FSC 2007-2013. Nelle delibere erano stati previsti dei termini temporali entro i quali le Amministrazioni beneficiarie di finanziamenti avrebbero dovuto assumere Obbligazioni Giuridicamente Vincolanti (OGV). Con tale espressione si intende l’adozione di atti (per esempio, l’aggiudicazione di un appalto, la stipula di un contratto, l’affidamento di un servizio) tali da determinare per l’Amministrazione l’obbligo di realizzare il progetto e, specularmente, per l’affidatario (vincitore dell’appalto o soggetto che ha stipulato il contratto) il diritto di realizzare il progetto ottenendo il compenso previsto. In un primo momento è intervenuta la delibera n. 14/2013 che ha sostanzialmente unificato i termini, che erano diversificati per settore, in un’unica scadenza fissata al 31 dicembre 2013. Con la delibera n. 94/2013 il CIPE, avviando una ricognizione presso le regioni meridionali con riferimento allo stato degli impegni assunti a valere sulle assegnazioni disposte con le delibere settoriali, disponeva la proroga di questo termine temporale per le OGV al 30 giugno 2014. La successiva delibera n. 21/2014 ha acquisito gli esiti della ricognizione soprarichiamata e, prendendo a base delle sue decisioni i dati di monitoraggio disponibili al giugno 2014, ha ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2014 il termine per le OGV, prendendo decisioni diverse in base allo stato di avanzamento degli interventi. Più precisamente, sono stati individuati tutti gli interventi per i quali si prevedeva l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) entro il 31 dicembre 2014. Per essi si è stabilito di non procedere a revoca, stabilendone la “salvaguardia”. Però, essendo comunque tali interventi in ritardo rispetto al termine del 30 giugno 2014, le relative risorse sono state decurtate del 10 per cento. La decurtazione non veniva immediatamente operata ma posta a carico della quota spettante alla Regione interessata per la programmazione regionale del periodo 2014-2020. Qualora non fossero state effettivamente adottate le OGV al 31 dicembre 2014, la decurtazione sarebbe stata del 15 per cento. La distribuzione fra le Regioni del Mezzogiorno di tale decurtazione è esposta nell’allegato 1 della medesima delibera. Inoltre, sono state anche individuate le risorse destinate a interventi per i quali – alla data di adozione della delibera – l’assunzione delle OGV era prevista, secondo il monitoraggio, successivamente al 31 dicembre 2014. Queste risorse sono state considerate sottratte alla disponibilità delle Regioni per il ciclo 2007-2013 e rientranti nella disponibilità del CIPE. Anche in questo caso la distribuzione fra le Regioni del Mezzogiorno risulta dall’allegato 2 della delibera. Tali risorse, decurtate stavolta del 15 per cento (essendo più accentuato il ritardo nella spesa), è stato previsto che fossero riassegnate per il ciclo 2014-2020, a condizione che le OGV fossero assunte al 31 dicembre 2015 (si tratta quindi di 1.136,76 milioni di euro, riassegnate con la delibera n. 25/2016). Infine, al punto 6.1 la delibera n. 21/2014 prevede ulteriori sanzioni pari all’1,5 per cento da applicare per le OGV assunte fra il 31 dicembre 2015 e il 30 giugno 2016 e stabilisce che, decorso inutilmente tale termine le risorse saranno definitivamente revocate e rientreranno nella disponibilità del CIPE, facendo diventare tale data la data ultima entro la quale assumere OGV per quanto riguarda il ciclo di programmazione 2007-2013. Le delibere adottate successivamente alla delibera n. 21/2014 sono state molteplici, ma sono di fatto riconducibili a tre categorie: il trattamento degli interventi salvaguardati, la riassegnazione delle risorse decurtate, l’eventuale riprogrammazione delle risorse disponibili. Tali delibere hanno interessato, in particolare, le Regioni: Basilicata (delibera n. 33/2014di aggiornamento dell’elenco infrastrutture strategiche stradali; delibere 28/2015, 29/2015, n. 7/2016); Sardegna (delibera n. 50/2014con l’elenco dei progetti da finanziare; delibere n. 27/2015, 95/2015); a questa Regione, inoltre, sono state assegnate risorse per il Piano Sulcis (delibera n. 31/2015, come successivamente rimodulata con la delibera n. 96/2015e con la delibera delibera n. 4/2017); Regione Siciliana (delibere n. 6/2015finalizzata agli obiettivi di finanza pubblica e per la bonifica ambientale nella Valle del Belice, 26/2015, 69/2015, n. 93/2015, n. 8/2016); Puglia (delibere n. 24/2015, 100/2015, quale salvaguardia delle risorse finalizzate al Contratto istituzionale di sviluppo per l’Area di Taranto; 32/2016); Campania (delibere n. 25/2015, 70/2015, 29/2016); Calabria (delibera n. 67/2015). Le sanzioni applicate in attuazione della delibera n. 21/2014 ammontano a 178,643 milioni di euro e sono state in parte impiegate come segue: assegnazione di risorse per il finanziamento di iniziative connesse alla realizzazione di EXPO 2015 (delibera n. 49/2014); assegnazione di una dotazione finanziaria da destinare agli interventi di riqualificazione ambientale dei porti minori nel comune di Bari (delibera n. 99/2015); assegnazione a favore del Ministero dell’Interno per la realizzazione di un piano di interventi per la sicurezza urbana di Roma (delibera n. 101/2015); assegnazione di risorse – a valere sulla residua disponibilità delle risorse FSC 2007-2013 sottratte alle Regioni per il mancato rispetto dei termini per l’assunzione di OGV di cui alla delibera n. 21/2014– per la realizzazione del “Museo delle Terme” presso la Palazzina Regia sita nel Comune di Montecatini Terme (PT) (delibera n. 28/2016); assegnazione complessiva di 107,22 milioni di euro per la realizzazione di interventi proposti da Comuni ed Enti Pubblici (delibera 57/2016). La delibera n. 97/2017 ha disposto le seguenti sanzioni e revoche, rispettivamente in relazione a ritardi nell’assunzione delle OGV o a mancate assunzioni di OGV ai sensi del punto 1.2 della delibera n. 57 del 2016: un importo complessivo di 10.401.690 euro è sottratto alla disponibilità delle Regioni quale sanzione dell’1,5 per cento su un ammontare di risorse FSC 2007-2013 pari a circa 693 milioni di euro; un importo complessivo di 1.592.541 euro è sottratto alla disponibilità delle Regioni quale sanzione del 3 per cento su un ammontare di risorse FSC 2007-2013 pari a circa 53 milioni di euro; un importo complessivo di 39.207.458 euro è oggetto di revoca, in relazione ad interventi programmati per i quali non sono stati rispettati i prescritti termini di assunzione delle OGV; un’ulteriore revoca viene disposta per un importo di 70.062.427 euro, in relazione a risorse assegnate alle Regioni ma oggetto di mancata programmazione da parte delle stesse. La delibera n. 28 del 2020 ha prorogato alla data del 31 dicembre 2020 il termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) relative agli interventi di cui alle delibere CIPE n. 99 del 2015, n. 101 del 2015, n. 28 del 2016 e n. 57 del 2016, finanziati con risorse a valere sulla residua disponibilità del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2007-2013 sottratte alle Regioni per il mancato rispetto dei termini per l’assunzione delle OGV di cui alla delibera CIPE n. 21 del 2014 e alle successive delibere di ulteriore verifica del rispetto di tali termini. La delibera n. 77 del 2020 ha disposto la proroga al 31 dicembre 2021 del termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti relative agli interventi di cui alle delibere n. 99 del 2015, n. 101 del 2015, n. 28 del 2016, n. 57 del 2016, n. 97 del 2017 e n. 19 del 2018, nonché la riprogrammazione del Piano di interventi per la sicurezza urbana di Roma di cui alla delibera n. 101 del 2015, per un importo complessivo pari a 1,210 milioni di euro, e degli interventi relativi agli impianti sportivi della Marina Militare di cui alla delibera n. 19 del 2018, per un importo complessivo pari a 1,995 milioni di euro.
(importi in miliardi di euro)
(importi in miliardi di euro)
La delibera n. 57/2016 ha posticipato al 31 dicembre 2016 i termini per l’assunzione delle OGV per il complesso delle risorse assegnate alle Amministrazioni centrali e regionali per l’intero ciclo di programmazione FSC 2007-2013, precedentemente fissato al 31 dicembre 2015 dal punto 6.1 della delibera n. 21/2014.
La proroga è stata motivata dallo stato di emergenza sopravvenuto derivante dalla diffusione dell’epidemia da Covid-19 che ha, tra l’altro, determinato rilevanti ritardi procedurali nella realizzazione delle opere pubbliche, nonché dal modificato quadro normativo del FSC in quanto alcuni interventi saranno riclassificati nei nuovi Piani di Sviluppo e Coesione, in applicazione dell’articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, convertitori, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58;