aggiornato a novembre 2022
Il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica ha ritenuto di mettere a disposizione dei cittadini uno strumento di lettura delle trasformazioni economiche che il paese sta affrontando sulla base delle cifre di lungo periodo. Questo esercizio permette di cogliere l’evoluzione nel tempo della situazione italiana presentando alcuni grafici sui principali indicatori economici dell’economia italiana dal 2000 ad oggi, in alcuni casi dal 1990 o da altre date, confrontati con l’andamento medio europeo.
Questi dati vengono associati alle previsioni e agli obiettivi quantitativi del Governo, in particolare per quanto riguarda la crescita economica, l’indebitamento netto e il debito pubblico, individuati nel Documento di economia e finanza (DEF) o dalla relativa nota di aggiornamento (NADEF).
I grafici sono stati elaborati utilizzando dati pubblici di organismi ufficiali nazionali e internazionali (Istat-Eurostat, Banca d’Italia, OCSE, FMI). L’aggiornamento sarà periodico.
- Tasso di crescita del PIL reale
- Livello del PIL italiano
- Produzione industriale
- Vendite al dettaglio
2 Finanza pubblica
- Deficit pubblico
- Debito pubblico
- Spesa pubblica
- Prestazioni sociali, pensioni e lavoro dipendente della PA
3 Prezzi
4 Occupazione
- Tasso di occupazione
- Tasso di disoccupazione
- Tasso di disoccupazione giovanile
- Tasso di disoccupazione per sesso
- Tasso di disoccupazione per distribuzione geografica
- Livello di occupazione
5 Commercio con l’estero
- Esportazioni e importazioni
- Bilancia commerciale
- Riserve in valuta estera
- Posizione netta sull’estero
6 Investimenti, risparmio e patrimonio
- Investimenti comparati con l’UE
- Risparmi comparati con l’UE
- Risparmi e investimenti in Italia
- Patrimonio lordo delle famiglie
- Investimenti pubblici in Italia e nella zona euro
- Investimenti nelle infrastrutture ferroviarie
7 Reddito pro capite e povertà
- Evoluzione del reddito pro capite
- Quota di popolazione in povertà assoluta per aree geografiche
- Quota di popolazione in povertà relativa per aree geografiche
- I diversi livelli di povertà assoluta per numero di figli minori e anziani in famiglia
8 Economia reale
- Immatricolazioni nuove autoveicoli
- Transazioni immobiliari
- Produzione immobiliare
- Turismo: visitatori complessivi nei musei e aree archeologiche statali
- Turismo: visitatori nei maggiori musei e aree archeologiche statali
- Traffico ferroviario, passeggeri e merci trasportate
- Trasporto aereo, passeggeri e merci
- Variazione durante la pandemia del traffico autostradale ASPI e aeroportuale ADR
9 Popolazione
- Proiezioni ISTAT sull’evoluzione della popolazione in Italia
- Numero di nati e morti in Italia
- Tasso di fecondità in Italia
- Tasso di fecondità per distribuzione territoriale.
1 Prodotto Interno Lordo
Tasso di crescita del PIL reale
1.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Eurostat, Istat, Commissione europea e per l’Italia sui dati programmatici del NADEF di novembre 2022.
Nota esplicativa: Il dato è riferito al tasso di crescita del Prodotto interno lordo (PIL) dell’Italia e a quello medio dell’Unione europea. Per il 2022-2025 è indicato il dato programmatico del NADEF di novembre 2022 e delle previsioni della Commissione europea dell’estate 2022.
1.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico illustra l’andamento del Prodotto interno lordo italiano reale, cioè espresso in milioni di euro a prezzi costanti del 2015. I dati trimestrali sono stati destagionalizzati per il ciclo economico.
1.3 Fonte: Elaborazione DIPE su dati OCSE.
Nota esplicativa: L’indice della produzione industriale misura la variazione nel tempo del volume fisico della produzione effettuata dall’industria in senso stretto (ovvero con esclusione delle costruzioni). Le serie sono state calcolate prendendo come base il primo mese del 2000, posto uguale a 100, con dati mensili OCSE.
1.4
Nota esplicativa: L’indice della delle vendite del commercio al dettaglio misura la variazione nel tempo del valore delle vendite nel settore alimentare e in quello non alimentare, oltre a indicare la media totale su tutte le tipologie di beni di consumo. Le serie sono state calcolate prendendo come base il 2015, posto uguale a 100, con dati mensili destagionalizzati OCSE.
2 Finanza pubblica
2.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Eurostat, Istat e sui dati programmatici del NADEF di novembre 2022 e della Commissione europea sul 2021.
Nota esplicativa: Il dato è riferito al consuntivo dell’indebitamento netto italiano (flusso annuo), conosciuto più genericamente come “deficit pubblico”, calcolato in base agli accordi europei. Il dato Eurostat, relativo all’Italia e alla media dei paesi UE, è espresso in percentuale del Prodotto interno lordo. Per il 2022-2025 sono indicati i dati programmatici del NADEF di novembre 2022.
2.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Banca d’Italia, Istat e dati programmatici del NADEF di novembre 2022.
Nota esplicativa: Il dato è riferito al consuntivo del debito pubblico italiano (stock accumulato nel corso del tempo). Il dato Banca d’Italia, relativo all’Italia e alla media della zona euro, è espresso in percentuale del Prodotto interno lordo. Per il 2022-2025 sono indicati i dati programmatici del NADEF di novembre 2022.
2.3 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat, Banca d’Italia e dati a legislazione vigente del NADEF di novembre 2022.
Nota esplicativa: La spesa delle Amministrazioni pubbliche viene presentata sia nel suo complesso che al netto del pagamento di interessi passivi sul debito pubblico e della spesa in conto capitale (spesa corrente primaria).
Prestazioni sociali, pensioni e lavoro dipendente della PA
2.4 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat, Eurostat, Banca d’Italia e a legislazione vigente NADEF di novembre 2022.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione in % del PIL della spesa per redditi da lavoro dipendente nella Pubblica Amministrazione e la spesa per prestazioni sociali in denaro, di cui la spesa per pensioni (incluse quelle indennitarie e assistenziali) costituisce la componente più consistente.
3 Prezzi
3.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Eurostat.
Nota esplicativa: Il grafico presenta, per ogni mese, l’indice armonizzato della variazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le due serie illustrano il dato italiano e la media della zona euro.
3.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Eurostat.
Nota esplicativa: Il grafico presenta l’andamento dei prezzi alla produzione dei prodotti dell’industria in senso stretto (escluse le costruzioni), riportando le variazioni per ogni mese rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Vengono confrontati il dato italiano e la media della zona euro a 19 membri.
4 Occupazione
4.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Eurostat.
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di occupazione (pari al numero di occupati di età compresa tra i 20 e i 64 anni diviso per la popolazione residente della medesima fascia di età) in Italia e nella zona euro a 19 membri. I dati sono la media annuale calcolata da Eurostat. La fascia d’età considerata è in linea con l’indicatore corrispondente nella Strategia Europa 2020.
4.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Eurostat.
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di disoccupazione destagionalizzato, che è pari al numero di disoccupati che hanno cercato attivamente lavoro nel periodo precedente l’indagine diviso per il numero di componenti della forza lavoro (a sua volta pari al numero di occupati più il numero di persone in cerca di lavoro). Il dato utilizzato, relativo all’Italia e alla zona euro, è calcolato su base mensile da Eurostat.
Tasso di disoccupazione giovanile
4.3 Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di disoccupazione percentuale destagionalizzato in Italia per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni e per l’insieme della popolazione di età compresa tra 15 e 64 anni, che è pari al numero di disoccupati che hanno cercato attivamente lavoro nel periodo precedente l’indagine diviso per il numero di componenti della forza lavoro (a sua volta pari al numero di occupati più il numero di persone in cerca di lavoro). Essendo il tasso di disoccupazione giovanile pari a circa tre volte quello complessivo, le due scale utilizzate per confrontare i due tassi sono rappresentate graficamente su basi diverse, con un rapporto di tre a uno. Il dato utilizzato, relativo all’Italia è calcolato su base mensile da ISTAT.
Tasso di disoccupazione per sesso
4.4 Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT.
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di disoccupazione destagionalizzato per la fascia di età tra i 15 ed i 64 anni, relativo a maschi e femmine, sull’insieme del territorio nazionale.
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Tasso di disoccupazione per distribuzione geografica
4.5 Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT.
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di disoccupazione destagionalizzato per la fascia di età oltre i 15 anni, relativo a Nord, Centro, Mezzogiorno e media nazionale italiana. Vengono usati i dati trimestrali Istat.
4.6 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico presenta il numero assoluto destagionalizzato di occupati di 15 anni e oltre in Italia. Il dato utilizzato, relativo all’Italia, è calcolato su base mensile dall’Istat.
5 Commercio con l’estero
5.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico riporta l’evoluzione delle importazioni e delle esportazioni italiane di merci da e verso tutto il mondo, valutate a prezzi correnti. I dati mensili sono espressi in milioni di euro a prezzi correnti, destagionalizzati dall’Istat.
5.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico riporta mensilmente il saldo negli ultimi quindici anni della bilancia commerciale (saldo tra esportazioni e importazioni di beni e servizi). I valori, sono destagionalizzati e espressi in milioni di euro correnti.
5.3 Dati Banca Mondiale
Nota esplicativa: Il grafico riporta il valore delle riserve in valuta estera dell’Italia, sulla base di dati annuali della Banca mondiale. Sono riportati sia il valore nominale in miliardi di dollari correnti delle riserve italiane (incluso il valore delle riserve in oro detenute dalla Banca d’Italia), che il suo equivalente misurato in mesi di importazioni al valore corrente, misura che tiene conto dell’andamento dei prezzi delle esportazioni.
5.4 Dati Banca d’Italia
Nota esplicativa: Il grafico riporta la posizione netta sull’estero dell’Italia, sulla base di dati trimestrali della Banca mondiale. Quando il grafico ha un valore negativo l’Italia si trova in una posizione di debito netto nei confronti dell’estero, mentre il valore positivo significa che l’Italia è un creditore netto rispetto al resto del mondo.
6 Investimenti, risparmio e patrimonio
Investimenti comparati con l’UE
6.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati del FMI.
Nota esplicativa: Il grafico confronta con dati annuali l’evoluzione della quota del PIL destinata agli investimenti pubblici e privati in Italia e nell’Unione europea.
6.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati del FMI.
Nota esplicativa: Il grafico confronta con dati annuali l’evoluzione della quota del Pil destinata ai risparmi lordi in Italia e nell’Unione europea.
Risparmi e investimenti in Italia
6.3 Fonte: Elaborazione DIPE su dati del FMI.
Nota esplicativa: Il grafico confronta l’evoluzione della quota del Pil italiano destinata rispettivamente agli investimenti privati e pubblici e al risparmio lordo.
Patrimonio lordo delle famiglie
6.4 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Banca d’Italia.
Nota esplicativa: Il grafico mostra per anno l’evoluzione principali categorie dello stock di ricchezza detenuto dalle famiglie italiane (al lordo dello stock di debiti) cioè abitazioni, attività finanziarie e altre attività reali, in milioni di euro. I dati sono espressi a prezzi correnti e provengono dalla Banca d’Italia.
Investimenti pubblici in Italia e nella zona euro
6.5 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Banca d’Italia e a legislazione vigente NADEF di novembre 2022.
Nota esplicativa: Il grafico confronta i dati relativi all’Italia con quelli dell’area euro. Il grafico mostra l’evoluzione della spesa per investimenti in senso stretto (l’altra principale componente sono i trasferimenti in conto capitale). Gli investimenti riguardano la creazione di capitale fisso composto da beni materiali e immateriali destinati ad essere utilizzati nei processi produttivi per un periodo superiore ad un anno.
Investimenti nelle infrastrutture ferroviarie
6.6 Fonte: Elaborazione DIPE su dati della Relazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al Parlamento sullo stato di attuazione al 31 dicembre 2020 del contratto di programma MIT-RFI S.p.A..
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione della spesa effettivamente realizzata da Rete Ferroviaria Italia S.p.A. per la realizzazione di investimenti previsti nei Contratti di programma siglati con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sia per la parte Servizi che per quella investimenti. I dati sono in miliardi di euro correnti e sono forniti sia aggregati che disaggregati tra le spese per la rete convenzionale e ad alta capacità che per il maggiore investimento ferroviario degli anni 2000, la linea ad alta velocità Milano-Napoli-Roma. Per il 2013-20 viene anche indicato separatamente il dato sulla manutenzione straordinaria.
7 Reddito pro capite e povertà
Evoluzione del reddito pro capite
7.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Eurostat.
Nota esplicativa: Il grafico confronta i dati relativi al reddito pro capite in euro (misurato in termini di PIL pro capite) in Italia con quello medio dell’area euro e dell’Unione europea a 28 membri. I dati non sono espressi a prezzi correnti ma in funzione dei volumi concatenati.
Quota di popolazione in povertà assoluta per aree geografiche
7.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT.
Nota esplicativa: L’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una soglia corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile. Vengono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia. Questa varia a seconda del numero di componenti della famiglia, della loro età, della localizzazione geografica e della tipologia di comune in cui vivono e dell’anno di riferimento.
Quota di popolazione in povertà relativa per aree geografiche
7.3 Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT.
Nota esplicativa: L’incidenza della povertà relativa viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. Tale valore si modifica solo in funzione del numero di componenti del nucleo familiare (e, contrariamente alla povertà assoluta, non è differenziata per zona geografica, dimensione del comune di residenza o età dei componenti del nucleo familiare).
I diversi livelli di povertà assoluta per numero di figli minori e anziani in famiglia
7.4 Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT.
Nota esplicativa: L’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una soglia corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile. Vengono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia. Questa varia a seconda del numero di componenti della famiglia, della loro età, della localizzazione geografica e della tipologia di comune in cui vivono.
8 Economia reale
Immatricolazioni nuove autoveicoli
8.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati ACI.
Nota esplicativa: Il grafico mostra il livello di nuove iscrizioni di veicoli in Italia dal 2000 ad oggi utilizzando i dati ACI relativi sia alle autovetture che a motocicli, autobus, camion e altri veicoli.
8.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico illustra l’andamento, fortemente oscillante in funzione della stagionalità, del numero di compravendite di unità immobiliari registrate con convenzioni notarili dal 1997 ad oggi.
8.3 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione dell’attività della costruzione edilizia tramite l’indice Istat di produzione nelle costruzioni con dati mensili da gennaio del 1995 ad oggi. L’indice è a base 100 nel 2015.
Turismo: visitatori complessivi nei musei e aree archeologiche statali
8.4 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Mibact-Ufficio Statistica, vari anni
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione del numero di visitatori e del gettito complessivo per i biglietti di ingresso ai musei statali ed aree archeologiche statali (che dunque non includono quelli comunali o regionali) dal 1996 al 2021.
Turismo: visitatori nei maggiori musei e aree archeologiche statali
8.5 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Mibact-Ufficio Statistica, vari anni.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione del numero di visitatori nei maggiori musei e siti archeologici statali in Italia dal 1996 al 2021, secondo i dati del MIBACT.
Traffico ferroviario, passeggeri e merci trasportate
8.6 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat, vari anni.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione del numero di passeggeri e del volume merci, in tonnellate traportate via ferrovia in Italia dal 2004 ad oggi, secondo i dati annuali dell’ISTAT.
Trasporto aereo, passeggeri e merci
8.7 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat, vari anni.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione del numero di passeggeri e del volume merci, in tonnellate traportate via aerea in Italia dal 2000 ad oggi, da e per tutti il mondo, inclusi i voli di linea e charter, interni e internazionali, secondo i dati annuali dell’ISTAT.
Variazione durante la pandemia del traffico autostradale ASPI e aeroportuale ADR
8.8 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Atlantia
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione, dall’inizio della pandemia di Covid fino a settembre 2021, del numero di passeggeri traportate via aerea da Aeroporti di Roma (ADR), Fiumicino e Ciampino dal 2000 ad oggi, e del numero di chilometri percorso da automezzi passeggeri sulla rete di Autostrade per l’Italia. I dati sono settimanali e indicano il tasso di variazione rispetto alla corrispondente settimana del 2019, che rimane il riferimento più recente prima dell’avvio della pandemia.
9 Popolazione
Proiezioni ISTAT sull’evoluzione della popolazione in Italia
9.1 Fonte: Elaborazione DIPE su dati e proiezioni Istat.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione della popolazione complessiva residente in Italia secondo i censimenti condotti dal 1861 al 2011 (italiani e stranieri), come ricostruita dall’Istat. Dal 2020 vengono riportate nel grafico tre scenari previsionali demografici sviluppati nel 2021 dall’Istat fino al 2070, con la mediana quale valore centrale, oltre a due scenari alto e basso nell’intervallo di confidenza del 90% rispetto allo scenario mediano.
Numero di nati e morti in Italia
9.2 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione del numero assoluto di nati vivi e di morti in Italia dal 1980 al 2018.
9.3 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’andamento del numero medio di figli per donna in età fertile, convenzionalmente definita tra i 15 e i 49 anni, in Italia. Il tasso di fecondità delle madri italiane è leggermente più basso di quelle medio per l’Italia, poiché le donne straniere registrate all’anagrafe in Italia hanno un tasso di fecondità più alto, sebbene anch’esso in calo.
Tasso di fecondità per distribuzione territoriale
9.4 Fonte: Elaborazione DIPE su dati Istat.
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’andamento del numero medio di figli per donna in età fertile, convenzionalmente definita tra i 15 e i 49 anni, nel Nord, Centro e Mezzogiorno d’Italia.