La seduta è stata presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi e hanno partecipato il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani; il Ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini; il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini; la Vice Ministro dello sviluppo economico Alessandra Todde; il Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Maria Cecilia Guerra; il Sottosegretario di Stato del lavoro e delle politiche sociali Rossella Accoto; il Sottosegretario di Stato per gli affari europei Vincenzo Amendola; il Sottosegretario di Stato per il Sud e la coesione territoriale, Dalila Nesci.
Il CITE è stato convocato per l’esame del seguente ordine del giorno:
- relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano per la transizione ecologica (PTE);
- rimozione di due sussidi ambientalmente dannosi (SAD) sulla gestione dei rifiuti;
- aggiornamento sul dossier “Fit for 55”;
- materie prime critiche.
Nel presentare la prima relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano per la transizione ecologica approvato lo scorso 8 marzo, il Ministro Cingolani ha evidenziato come i recenti eventi geopolitici, uniti a quelli climatici, abbiano determinato una maggiore consapevolezza della necessità di accelerare la transizione ecologica.
La relazione si basa sul lavoro collegiale, interdisciplinare e interministeriale svolto dai Gruppi di lavoro istituiti con decreto del Ministro Cingolani del 27 aprile 2022. In quest’ottica, il Piano per la transizione ecologica, rappresenta lo strumento per armonizzare le politiche nazionali di settore.
Tra gli elementi qualificanti il Ministro Cingolani ha evidenziato l’accelerazione della messa in opera dei progetti per la realizzazione di impianti alimentati da fonti di energie rinnovabili (al riguardo la nuova commissione tecnica PNRR-PNIEC nel 2022 ha già processato 4 GW di progetti di nuova capacità rinnovabile); l’attività relativa agli investimenti PNRR sulla mobilità sostenibile, ove vengono assegnati 8,58 miliardi di euro alla conversione ecologica per contribuire alla decarbonizzazione del Paese; gli obiettivi raggiunti con la messa a bando di 2,1 miliardi di euro di risorse PNRR per la gestione dei rifiuti, nonché l’approvazione di due importanti riforme di settore ossia la Strategia nazionale per l’economia circolare e il Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR).
Il CITE ha approvato la relazione e ha chiesto ai Gruppi di lavoro di continuare la loro attività al fine di formulare proposte concrete per l’accelerazione della transizione ecologica.
Successivamente , il MiTE ha proposto l’eliminazione di due sussidi ambientalmente dannosi (SAD) relativi alla gestione rifiuti che il CITE ha condiviso riservandosi di valutare anche la possibilità di introdurre un possibile sussidio ambientalmente favorevole (SAF) con i conseguenti risparmi finanziari per promuovere comportamenti virtuosi.
Il Sottosegretario Vincenzo Amendola ha fornito aggiornamenti in merito al pacchetto europeo “Fit for 55”, che ha registrato progressi importanti verso l’attuazione dell’obiettivo UE di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. È stata altresì evidenziata la necessità di porre in essere una politica industriale europea, che favorisca la trasformazione delle filiere interessate, e di dedicare particolare attenzione agli aspetti sociali connessi alla transizione, per sostenere i soggetti più esposti.
Il Ministro Cingolani ha fatto inoltre il punto sul tema delle materie prime critiche necessarie alla transizione ecologica. A tale riguardo MiSE e MiTE hanno già avviato un tavolo di lavoro con la partecipazione di diversi attori, enti e istituzioni che sarà formalizzato con un decreto a firma dei due Ministri.
Il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi ha chiuso i lavori.