Il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica ha ritenuto di mettere a disposizione del pubblico uno strumento di lettura delle trasformazioni economiche che il paese sta affrontando sulla base delle cifre di lungo periodo. Questo esercizio permette di cogliere l’evoluzione nel tempo della situazione italiana presentando alcuni grafici sui principali indicatori economici dell’economia italiana dal 2000 ad oggi, in alcuni casi dal 1990 o da altre date, confrontati con l’andamento medio europeo.
Questi dati vengono associati alle previsioni e agli obiettivi quantitativi del Governo, in particolare per quanto riguarda la crescita economica, l’indebitamento netto e il debito pubblico, individuati nel Documento di economia e finanza (DEF).
I grafici sono stati elaborati utilizzando dati pubblici di organismi ufficiali nazionali e internazionali (Istat-Eurostat, Banca d’Italia, OCSE, FMI). L’aggiornamento sarà periodico.
Finanza pubblica
- Deficit pubblico
- Debito pubblico
- Spesa pubblica
- Prestazioni sociali, pensioni e lavoro dipendente della PA
Prezzi
Occupazione
- Tasso di occupazione
- Tasso di disoccupazione
- Tasso di disoccupazione giovanile
- Tasso di disoccupazione per sesso
- Tasso di disoccupazione per distribuzione geografica
- Livello di occupazione
Commercio con l’estero
Investimenti, risparmio e patrimonio
- Investimenti comparati con l’UE
- Risparmi comparati con l’UE
- Risparmi e investimenti in Italia
- Patrimonio lordo delle famiglie
- Investimenti pubblici in Italia e nella zona euro
Reddito pro capite e povertà
- Evoluzione del reddito pro capite
- Quota di popolazione in povertà assoluta per aree geografiche
- Quota di popolazione in povertà relativa per aree geografiche
- I diversi livelli di povertà assoluta per numero di figli minori e anziani in famiglia
Economia reale
Popolazione
- Proiezioni ISTAT sull’evoluzione della popolazione in Italia
- Numero di nati e morti in Italia
- Tasso di fecondità in Italia
- Tasso di fecondità per distribuzione territoriale
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Prodotto Interno Lordo
Tasso di crescita del PIL reale
Elaborazione DIPE su dati Eurostat, Istat, Commissione europea.
Nota esplicativa: Il dato è riferito al tasso di crescita del Prodotto interno lordo (PIL) dell’Italia e a quello medio dell’Unione europea.
Elaborazione DIPE su dati Istat
Nota esplicativa: Il grafico illustra l’andamento del Prodotto interno lordo italiano reale, cioè espresso in milioni di euro a prezzi costanti del 2010. I dati trimestrali sono stati destagionalizzati per il ciclo economico e aggiustati per il numero di giorni lavorativi.
Elaborazione DIPE su dati OCSE
Nota esplicativa: L’indice della produzione industriale misura la variazione nel tempo del volume fisico della produzione effettuata dall’industria in senso stretto (ovvero con esclusione delle costruzioni). Le serie sono state calcolate prendendo come base il primo mese del 2000, posto uguale a 100, con dati mensili OCSE.
Finanza pubblica
Elaborazione DIPE su dati Eurostat, Istat e sui dati tendenziali della nota di aggiornamento del DEF di settembre 2018 e della Commissione europea di maggio 2018.
Nota esplicativa: Il dato è riferito al consuntivo dell’indebitamento netto italiano (flusso annuo), conosciuto più genericamente come “deficit pubblico”, calcolato in base agli accordi europei. Il dato Eurostat, relativo all’Italia e alla media dei paesi UE, è espresso in percentuale del Prodotto interno lordo.
Elaborazione DIPE su dati Banca d’Italia e Istat.
Nota esplicativa: Il dato è riferito al consuntivo del debito pubblico italiano (stock accumulato nel corso del tempo). Il dato Banca d’Italia, relativo all’Italia e alla media della zona euro, è espresso in percentuale del Prodotto interno lordo. I dati sul debito pubblico italiano sono aggiornati in base alla revisione del PIL effettuata dall’Istat a settembre 2014 in attuazione del nuovo sistema europeo di conti nazionali SEC 2010.
Elaborazione DIPE su dati Istat e Banca d’Italia
Nota esplicativa: La spesa delle Amministrazioni pubbliche è sia nel suo complesso che al netto del pagamento di interessi passivi sul debito pubblico e della spesa in conto capitale (spesa corrente primaria).
Prestazioni sociali, pensioni e lavoro dipendente della PA
Elaborazione DIPE su dati Istat, Eurostat, Banca d’Italia
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione in % del PIL della spesa per redditi da lavoro dipendente nella Pubblica Amministrazione e la spesa per prestazioni sociali in denaro, di cui la spesa per pensioni (incluse quelle indennitarie e assistenziali) costituisce la componente più consistente.
Prezzi
Elaborazione DIPE su dati Eurostat
Nota esplicativa: Il grafico presenta, per ogni mese, l’indice armonizzato della variazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le due serie illustrano il dato italiano e la media della zona euro.
Elaborazione DIPE su dati Eurostat
Nota esplicativa: Il grafico presenta l’andamento dei prezzi alla produzione dei prodotti dell’industria in senso stretto (escluse le costruzioni), riportando le variazioni per ogni mese rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Vengono confrontati il dato italiano e la media della zona euro a 19 membri.
Occupazione
Elaborazione DIPE su dati Eurostat
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di occupazione (pari al numero di occupati di età compresa tra i 20 e i 64 anni diviso per la popolazione residente della medesima fascia di età) in Italia e nella zona euro a 19 membri. I dati sono la media annuale calcolata da Eurostat. La fascia d’età considerata è in linea con l’indicatore corrispondente nella Strategia Europa 2020.
Elaborazione DIPE su dati Eurostat
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di disoccupazione destagionalizzato, che è pari al numero di disoccupati che hanno cercato attivamente lavoro nel periodo precedente l’indagine diviso per il numero di componenti della forza lavoro (a sua volta pari al numero di occupati più il numero di persone in cerca di lavoro). Il dato utilizzato, relativo all’Italia e alla zona euro, è calcolato su base mensile da Eurostat.
Tasso di disoccupazione giovanile
Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di disoccupazione destagionalizzato in Italia per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni e per l’insieme della popolazione di età compresa tra 15 e 64 anni, che è pari al numero di disoccupati che hanno cercato attivamente lavoro nel periodo precedente l’indagine diviso per il numero di componenti della forza lavoro (a sua volta pari al numero di occupati più il numero di persone in cerca di lavoro). Essendo il tasso di disoccupazione giovanile pari a circa tre volte quello complessivo, le due scale utilizzate per confrontare i due tassi sono rappresentate graficamente su basi diverse, con un rapporto di tre a uno. Il dato utilizzato, relativo all’Italia è calcolato su base mensile da ISTAT.
Tasso di disoccupazione per sesso
Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di disoccupazione destagionalizzato per la fascia di età tra i 15 ed i 64 anni, relativo a maschi e femmine, sull’insieme del territorio nazionale.
Tasso di disoccupazione per distribuzione geografica
Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico presenta il tasso di disoccupazione destagionalizzato per la fascia di età tra i 15 ed i 64 anni, relativo a Nord, Centro, Mezzogiorno e media nazionale italiana. Vengono usati i dati trimestrali Istat.
Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico presenta il numero assoluto destagionalizzato di occupati di 15 anni e oltre in Italia. Il dato utilizzato, relativo all’Italia, è calcolato su base trimestrale dall’Istat.
Commercio con l’estero
Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico riporta l’evoluzione delle importazioni e delle esportazioni italiane di merci da e verso tutto il mondo, valutate a prezzi correnti. I dati mensili sono espressi in milioni di euro a prezzi correnti, destagionalizzati dall’Istat.
Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico riporta mensilmente il saldo negli ultimi quindici anni della bilancia commerciale (saldo tra esportazioni e importazioni di beni e servizi). I valori, sono destagionalizzati e espressi in milioni di euro correnti.
Investimenti, risparmio e patrimonio
Investimenti comparati con l’UE
Elaborazione DIPE su dati del FMI
Nota esplicativa: Il grafico confronta con dati annuali l’evoluzione della quota del Pil destinata agli investimenti pubblici e privati in Italia e nell’Unione europea.
Elaborazione DIPE su dati del FMI
Nota esplicativa: Il grafico confronta con dati annuali l’evoluzione della quota del Pil destinata ai risparmi lordi in Italia e nell’Unione europea.
Risparmi e investimenti in Italia
Elaborazione DIPE su dati del FMI
Nota esplicativa: Il grafico confronta l’evoluzione della quota del Pil italiano destinata rispettivamente agli investimenti privati e pubblici e al risparmio lordo.
Patrimonio lordo delle famiglie
Elaborazione DIPE su dati Banca d’Italia
Nota esplicativa: Il grafico mostra per anno l’evoluzione principali categorie dello stock di ricchezza detenuto dalle famiglie italiane (al lordo dello stock di debiti) cioè abitazioni, attività finanziarie e altre attività reali, in miliardi di euro. I dati sono espressi a prezzi correnti e provengono dalla Banca d’Italia.
Investimenti pubblici in Italia e nella zona euro
Elaborazione DIPE su dati Banca d’Italia
Nota esplicativa: Il grafico confronta i dati relativi all’Italia con quelli dell’area euro esclusa l’Italia. La spesa complessiva in conto capitale viene riportata assieme alla sua principale componente quella degli investimenti in senso stretto (l’altra principale componente sono i trasferimenti in conto capitale). Gli investimenti riguardano la creazione di capitale fisso composto da beni materiali e immateriali destinati ad essere utilizzati nei processi produttivi per un periodo superiore ad un anno. I trasferimenti in conto capitale sono quella parte della spesa in conto capitale che si riferisce ai trasferimenti di capitale a imprese e a famiglie.
Reddito pro capite e povertà
Evoluzione del reddito pro capite
Fonte: Elaborazione DIPE su dati Eurostat
Nota esplicativa: Il grafico confronta i dati relativi al reddito pro capite in euro (misurato in termini di PIL pro capite) in Italia con quello medio dell’area euro e dell’Unione europea a 28 membri. I dati non sono espressi a prezzi correnti ma in funzione dei volumi concatenati.
Quota di popolazione in povertà assoluta per aree geografiche
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: L’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una soglia corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile. Vengono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia. Questa varia a seconda del numero di componenti della famiglia, della loro età, della localizzazione geografica e della tipologia di comune in cui vivono. Ad esempio nel 2014 una famiglia di due persone, composta da un adulto e da un bambino piccolo, è considerata assolutamente povera con meno di 1.085 euro al mese se vive in una città metropolitana del Nord o con meno di 762 euro se vive in un piccolo comune del Mezzogiorno. Per un adulto solo tra i 18 e i 59 anni tale soglia scende rispettivamente a 817 e 548 euro.
Quota di popolazione in povertà relativa per aree geografiche
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: L’incidenza della povertà relativa viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. Tale valore si modifica solo in funzione del numero di componenti del nucleo familiare (e, contrariamente alla povertà assoluta, non è differenziata per zona geografica, dimensione del comune di residenza o età dei componenti del nucleo familiare). Nel 2014 la soglia era di 625 euro di spesa mensile per una persona, di 1.042 euro per due persone e di 1.698 euro per quattro persone.
I diversi livelli di povertà assoluta per numero di figli minori e anziani in famiglia
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: L’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una soglia corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile. Vengono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia. Questa varia a seconda del numero di componenti della famiglia, della loro età, della localizzazione geografica e della tipologia di comune in cui vivono. Ad esempio nel 2014 una famiglia di due persone, composta da un adulto e da un bambino piccolo, era considerata assolutamente povera con meno di 1.085 euro di spesa al mese se vive in una città metropolitana del Nord o con meno di 762 euro se vive in un piccolo comune del Mezzogiorno. Per un adulto solo tra i 18 e i 59 anni tale soglia scendeva rispettivamente a 817 euro e 548 euro.
Economia reale
Immatricolazioni nuove autoveicoli
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ACI
Nota esplicativa: Il grafico mostra il livello di nuove iscrizioni di veicoli in Italia dal 2000 ad oggi utilizzando i dati ACI relativi sia alle autovetture che a motocicli, autobus, camion e altri veicoli.
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico illustra l’andamento, fortemente oscillante in funzione della stagionalità, del numero di compravendite di unità immobiliari registrate con convenzioni notarili dal 1997 ad oggi.
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione dell’attività della costruzione edilizia tramite l’indice Istat di produzione nelle costruzioni con dati mensili da gennaio del 1995 ad oggi. L’indice è a base 100 nel 2015.
Popolazione
Proiezioni ISTAT sull’evoluzione della popolazione in Italia
Fonte: Elaborazione DIPE su dati e proiezioni ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione della popolazione complessiva residente in Italia al 1 gennaio di ogni anno, dal 1960 al 2017 (italiani e stranieri), come ricostruita dall’Istat. Dal 2018 vengono riportate nel grafico tre delle proiezioni demografiche sviluppate dall’Istat fino al 2065, con la mediana quale valore centrale, oltre alle proiezioni derivanti dagli scenari più elevati e più bassi tra quelli sviluppati dall’Istat.
Numero di nati e morti in Italia
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’evoluzione del numero assoluto di nati vivi e di morti in Italia dal 1980 al 2017.
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’andamento del numero medio di figli per donna in età fertile, convenzionalmente definita tra i 15 e i 49 anni, in Italia. Il tasso di fecondità delle madri italiane è leggermente più basso di quelle medio per l’Italia, poiché le donne straniere registrate all’anagrafe in Italia hanno un tasso di fecondità più alto, sebbene anch’esso in calo.
Tasso di fecondità per distribuzione territoriale
Fonte: Elaborazione DIPE su dati ISTAT
Nota esplicativa: Il grafico mostra l’andamento del numero medio di figli per donna in età fertile, convenzionalmente definita tra i 15 e i 49 anni, nel Nord, Centro e Mezzogiorno d’Italia.